Sequestrato dai giudici il nastro con il processo br a Roberto Peci di Marzio Fabbri

Sequestrato dai giudici il nastro con il processo br a Roberto Peci Doveva andare in onda ieri sera alla tv privata «Retequattro» Sequestrato dai giudici il nastro con il processo br a Roberto Peci MILANO — E" stato sequestrato dalla magistratura 11 nastro videoregistrato del processo br a Roberto Peci (fratello del pentito Patrizio) che doveva andare in onda ieri sera sulle frequenze dell'emittente privata Retequattro nel programma «Linearossa» di Enzo Biagl. I giudici di Ascoli Piceno hanno bloccato la diffusione del programma su tutto il territorio nazionale motivando il provvedimento con la «violazione del segreto Istruttorio». E' la prima volta che questo accade nella storia della televisione. Secondo quanto si è appreso, 11 sequestro è stato sollecitato da Ida Peci, sorella di Roberto e Patrizio. La signora, saputo della trasmissione dalle anticipazioni dei quotidiani, si è recata alla procura di Ascoli Piceno chiedendo un intervento. Un sostituto procuratore le ha spiegato che il processo per l'uccisione di Roberto Peci è ormai condotto dall'ufficio istruzione e cosi Ida Peci si è rivolta al giudice Annamaria Abate che ha firmato un ordine di sequestro valido su tutto il territorio nazionale. Delle 23 emittenti consociate a Retequattro la prima ad essere visitata dai carabinieri è stata T.V.P. Di San Benedetto del Tronto, poi via via è stata la volta delle altre, in tutte le regioni d'Italia. La decisione di non mandare in onda 11 programma anche se non fossero giunti provvedimenti ufficiali è stata presa dal responsabili del «network» già nel pomeriggio, ma comunque, in serata, 1 carabinieri si sono presentati anche alla sede milanese di Segrate. Enzo Blagl, curatore del programma, è apparso sui teleschermi al posto di «Linearossa» spiegando al telespettatori quanto avveniva e mettendo in risalto come sia la prima volta che una cosa del genere accade in Italia. «Pur rispettando il dolore dei familiari dei protagonisti di queste vicende — ha detto — ritengo che esista il dovere di contribuire a spiegare con un filmato, più evidente e più toccante di qualunque pagina scritta, il fenomeno che ha profondamente influemato la vita del Paese: Avvicinato dal cronisti Biagl ha aggiunto: «II provvedimento dei giudici è di una gravità incredibile perché è stataemesso da persone che, non sanno neppure che cosa sequestrano non avendo visto il programma. Del videotape che secondo lóro, se conosciuto dagli italiani, potrebbe ostacolare le indagini, non sanno neppure che cosa io abbia lasciato nella versione definitiva della trasmissione: potrebbe esserci anche una sola immagine, potrebbe esserci anche una sola voce: Oltre alla registrazione ef¬ fettuata dal terroristi del «processo» contro Roberto Peci «Linearossa» prevedeva anche l'intervista con 1 genitori di Flavio Amico, un giovane condannato a 18 anni per la sua attività nelle br, e Un colloquio con 11 padre di Alceste Campanile, un ragazzo di Reggio Emilia ucciso con due colpi di pistola alla testa forse perché si era accorto del fatto che alcuni suol compagni di lotta politica erano finiti nella «lòtta armata». Un comunicato emesso in serata da Retequattro afferma che il network «ricorrerà nelle sedi opportune perché il diritto all'informazione venga salvaguardato, poiché in "Linearossa" non c'è nulla che possa in qualche modo interferire con le indagini giudiziarie'. Il legale dell'emittente, prof. Alberto Dall'Ora, ha anticipato un'azione per ottenere 11 dissequestro al più presto e ha ipotizzato una richiesta di danni contro chi ha sollecitato il provvedimento. L'avvocato ha affermato che la decisione dei giudici di Ascoli 'è una censura camuffata degna del Mìnculpop» Marzio Fabbri

Luoghi citati: Ascoli Piceno, Italia, Milano, Reggio Emilia, San Benedetto Del Tronto, Segrate