Motori e gomme, che problemi per tutte le squadre

Motori e gomme, che problemi per tutte le squadre FORMULA 1 Chiuso il mondiale '83 con il successo di Piquet, si pensa con preoccupazione alla prossima stagione Motori e gomme, che problemi per tutte le squadre I turbo sono prodotti da Alfa Romeo, Bmw, Ferrari, Hart, Honda, Porsche e Renault, ma solo alcune Case sono disposte a cederli, e a prezzo elevato Idem per le coperture - Le spese salgono a livelli stratosferici e qualche team dovrà rinunciare all'attività - Un piano di Ecclestone per interessare gli Usa DAL NOSTRO INVIATO kyalami—Il mondiale di F.lsiè concluso con successo: non si erano mai visti 100.000 spettatori al G.P. del Sud Africa ed un collegamento televisivo che ha coinvolto 60 Paesi, fra trasmissioni dirette e differite, per un'*audience' calcolata in centinaia di milioni di persone. L'incertezza delle corse, l'alternanza dei risultati ora a favore di una ora dell'altra scuderia, la grande sfida finale tra Piquet, Prost e Arnoux, l'arrivo di case come Honda e Porsche in aggiunta ° m e Renault hanno contribuito a aumentare l'interesse, anche se nel corso della stagione non sempre lo spettacolo è stato all'altezza, ed alcune gare sono ' risultate addirittura noiose. Però il futuro non è tutto roseo. Le spese per i teams sono cresciute enormemente e già nel 1984, salvo sorprese, la crisi si farà sentire. Dopo la scomparsa della Fittipaldi, della Ensign e della Theodore, tempi duri si prospettano per altre squadre. Condizione principale per poter continuare nell'attività sarà quella di possedere un motore turbo. Chi non ne disporrà, potrà fare solo da comparsa e rischiare addirittura di non qualificarsi. Inoltre, non troverà sponsor, in quanto una vettura che si presenta senza un minimo di competitività, non interessa pubblicitariamente. ^blicitariamente. Un ruotare turbo può costare (prezzo 'politico.) circa 100.000 dollari (155 milioni di lire) e ne occorrono almeno cinque per ogni vettura (anche perché si rompono con ^maggiore frequenza), dò significa.clie, comprese le revisioni, una scuderia deve prevedere un bilancio di circa due miliardi. Ma disporre dei capitali necessari non sarà sufficiente. Le Case che attualmente producono motori sovralimentati (Ferrari, Alfa Romeo, Renault, Bmw, Porsche, Honda, Hart) o nàh sonò favorevoli a cederli (Marariello; ad: esèm¬ pio) o hanno intenzione di cambiare. La Brabham, ad esempio, per utilizzare il Bmw turbo ha preteso tutto il materiale a titolo gratuito, piU un contratto pubblicitario. Adesso la Bmw, come le altre Case, non vuole continuare sulla stessa strada, chi vorrà i suoi propulsori dovrà pagarli o comunque rinunciare a un finanziamento. Idem per i pneumatici. La Michelin ha già fatto sapere che nel 1984 fornirà ufficialmente tre team (Renault, Brabham e McLaren), Se altri vorranno i radiali francési, dovranno comperarli, ammes¬ so che ne vengano prodotti a sufficienza, e senea la garanzia di avere il materiale sviluppato per ogni singola gara, come per le tre squadre prioritarie. Goodyear e Pirelli sono orientate nello stesso senso. In fondo è giusto, in quanto non si vede perché un'industria debba spendere miliardi per far eventulamente arricchire degli assemblatori. Solo alcune Case come Ferrari, Renault e Alfa Romeo possono garantire prima di tutto una maggiore pubblicità e poi un utilizzo di tipo commerciale sulle vetture di tutti l giorni: ' Ci saranno dunque grandi lotte quest'inverno per accaparrarsi i fornitori di motori e pneumatici, ma è probabile che il campionato 1984 veda alla partenza un numero minore di concorrenti. Alcuni piloti resteranno 'disoccupati'' e, salvò qualche caso (Piquet, Lauda, Prost, tutti sull'ordine dei due miliardi all'anno di ingaggio), gli stipendi diminuiranno. Alcuni giovani che premono per entrare in F. 1 sono'disposti non solo a chiedere poco ma anche a versare del denaro (magari tramite gli sponsor) per avere un volante. ■ L'ultima nota è positiva è riguarda la Fòda (l'assoc\dz\ttr ne costruttori) e la Fisa (Federazione sportiva). I due orga-t nismi sonò- d'accordo per' attrarre l'automobilismo amerlcanoinF.l. Non sarebbe una sorpresa se nel giro di uno o due anni arrivassero uno o più teams statunitensi, tanto plU che gli Usa; dopo la cancellazione di Long Beaeh e Las Vegas, propóngono New York e Dallas, ferme restando le corse di Detroit e Montreal (Canada). Bemie Ecclestone per incentivare l'interesse sta lavorando per preparare una sfida clamorosa fra le monoposto di F.l e quelle americane della F. Indy. Un duello che dovrebbe svolgersi ad Indianapolis con le maggiori squadre rappresentanti le due diverse categorie. Un programma ambizioso che potrebbe essere l'ancora di salvezza per tutti. Cristiano Chlavegato I, I Kyalami. Piquet (Brabitani-Bmw) e Prosi (Renault) in azione nel Gran Premio-dei Sud Africa di F.l I,

Luoghi citati: Canada, Detroit, Indianapolis, Las Vegas, Montreal, New York, Sud Africa, Usa