Platini: «Attenti, Leduc è un mago»

Platini: «Attenti/ Leduc è un mago» COPPA COPPE I bianconeri da ieri sera in Francia con gli azzurri (vecchi e giovani) smaniosi di riscatto Platini: «Attenti/ Leduc è un mago» DAL NOSTRO INVIATO PARIGI — L'ultima volta che la' Juventus si esibì al Parco dei Principi fu il settembre 198p, in amichevole, cóntro la Nazionale di Frància capitanata dà Michel Platini. I bianconeri vennero sconfitti (1-0, gol di Zlmako) ma strapparono applausi al pubblico parigino. E Platini, che adesso è dall'altra parte della barricata, ricorda quella serata in chiave negativa: -Il risultato fu bugiardo perché la Juventus di BraAy ci mise in crisi. Noi, all'inizio di stagione, non starno mai in forma. Accadde anche in un altro "gala", sempre a Parigi, contro lo Stoccarda. Perdemmo 3-1 e la gente mi fischiò. Non eramai successo». Cosa 'accadrà domani sera? All'arrivo a Parigi ha.rlcevuto una calorosa accoglienza poiché è sempre «le ròi» del calcio transalpino anche se per la prima volta si presenta come nemico ai suoi, «fratelli». «M'aspetto tanti applausi e qualche fischio», sorride Michel. Ma si vede che «sente» l'avvenimento. Boritele che ha vissuto analoghe esperienze in Polonia, addirittura contro il suo Widzew Lodz, è quello che lo capisce di più. In tono scherzoso, ma non troppo, Zibl dice: .Tutti si preoccupano di Platini, significa che io, Rossi e gli altri avremo maggior libertà. Ho solo paura dell'arbitro cecoslovacco Christov. Mi porta sfortuna. Comunque il calcio non è più per i solisti ma un fatto collettivo-. A Platini non mancherà le «olaque»: fra quelli in arrivo da Torino e dintorni (un palo di migliaia) e gli emigranti, ci saranno almeno diecimila tifosi juventini. «£' li "tout Paris' — aggiunge Michel —. Per questa partita' ci sono state 250 mila richieste di biglietto. Mio padre, però, la vedrà in tv a Nancy. Preferisce così e non gli dò torto. Il mio stato d'animo? Se m'impegno al massimo i miei conhaeionàli diranno . che sono un "traditore", se I non m'impegno lo diranno gli italiani. M'impegnerò, farò la mia partita, {asciando questi pensieri negli spogliatoi.. Luclen Leduc teme Platini al punto d'avergli augurato l'influenza. E lui ribatte: «Sono pia raffreddato. Comunque Leduc è davvero un "mago" in panchina e fa giocare il Paris St. Germain come la Svezia. Poichéi parigini sono. atleticamente inferiori agii svedesi dovremmo, avere meno' problemi con la "zona", un atteggiamento che ormai quasi tutto il mondo assume mentre in Italia, non si verifica ancora: Ieri mattina, in allenamento, ha visto 1 reduci da Napoli, sia coloro che hanno giocato che gli altri, molto caricati: 'Questo mi dà fiducia: Li aveva intervistati per Telemontecarlo, compreso Trapattoni, al quale aveva rivolto domande sul derby. Il tecnico gli ha anticipato che su Schachner giocherà Brio. A Parigi, Trapattoni è Intenzionato a riproporre la stessa formula adottata con la Lazio a Ro¬ ma. E Plàtini, prendendo lo spunto dai grossi pericoli di quella vittoriosa trasferta, ammonisce sé slesso e i compagni. Se subiremo, come accadde nel secondo tempo con la Lazio, prenderemo, una "bambola" perché i francesi corrono per 90', creando numerose occasioni: gènte come ■Suste' e Rocheteau non perdonano', assicura Platini. Sa che la Juventus ha maggior esperienza internazionale e un tassò di classe superiore: «Dobbiamo cercare di imporre la nostra iniziativa e di segnare per ipotecare la qualificazione e giocare più tranquilli al ritorno: i Anche Platini, sia pure con un po' di .batticuore per la doppia sfida fratricida, vuole disputare una grande partita per la Juventus (con la quale dovrebbe rinnovare il contratto per altre due stagioni) e per aggiungere-altri voti verso quel «Pallone d'oro» che, sinora, proprio 1 francesi gli hanno negato.; Bruno Bernal di Il re del calcio francese emozionato per il suo ritorno in Francia da avversario. «Giocano alla svedese, ma atleticamente sono inferiori». «Susic e Rocheteau non perdonano»