Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi L'ex manager cerca un posto da netturbino - Fisico da indossatrice per vigilare i bambini? - «Signor ministro, quest'indennità è iniqua» - Si poteva restaurare non una mensa, ma il Cenacolo - Che gioiello quel balletto - ni iiiiiiiiiituiiiiiiiiiinii niuno è e ù o ù a a a a a a Un lettore ci scrive da Lombardore: «La scorsa settimana seguendo una trasmissione televisiva sono rimasto piuttosto perplesso di fronte al "caso" di una giovane neodiplomata di Bari die, nell'impossibilità di trovare impieghi più consoni al suo titolo di studio, si è "adattata" a lavorare come net turbina. «Pur con tutta là mia solidarietà per la signorina, mi chiedo fino a die punto ci si renda conto die esistono casi ben peggiori legati al fenomeno della crisi occupazionale. Chi scrive,1 per esempio, è un disoccupato di 35 anni con 2 figlie, diplomato, 13 anni di anzianità Fiat, che (e sia detto con la màssima umiltà) sino a 3 anni '/a rivestiva la carica di 'manager", aveva la responsabilità gestionale di fatturati di miliardi di lire, viaggiava per mezzo mondo e trattava con persone di allis- ' sitno livello. Nonostante ciò nell'attuale situazione considererei non già un "adattar' si" ma "un colpo di fortuna" poter trovare un lavoro da netturbino, visto che sino ad ora non mi si è presentata la benché minima occasione anche nei lavori più umili tipo lo scaricare le casse ai mercati generali. «Scrivo questo non per sostenere che il mio caso sia unico, ma semplicemente per esternare il forte dubbio die, pur. essendo un po' tutti a conoscenza della "crisi", non tutti coloro che dovrebbero si rendono conto appieno ed esattamente delle sue proporzioni sia qualitative che quantitative». Segue la firma Una lettrice ci scrive : «Sono una ragazza di 22 anni, da alcuni anni diplomala maestra elementare e segretaria di ufficio, ed iscritta all'Ufficio di Collocaménto di Torino dal marzo '81. Il 7 settembre feci, dopo 2 tentativi falliti negli anni precedenti, la prova, di selezione per poter frequentare il corso triennale di Vigilatrice d'Infanzia presso l'Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino,' corso bandito dalla Regione Piemonte. La prova andò bene e mi classificai tra le prime 35 (tale era il numero di persone ammesse) su drca 300 candidati alla prova. «Ma, dopo essermi sottoposta a tutti gli esami medici richiesti ed avere regolarmente frequentato la prima settimana del corso scolastico, iniziato il 3 ottobre, venni informala dalla direttrice della scuola che ero risultata "non idonea" per frequentare il corso. All'Usi mi risposero che l'unico motivo dell'esclusione era quello che non esisteva rapporto ottimale tra la mia altezza ed il mio peso: che, insomma, ero troppo "robusta". Faccio presente che sul bando di concorso non erano richiesti né un'altezza minima né un peso massimo. «Ora chiedo se in un ospedale le infermiere pediatriche debbono occuparsi del bambino malato oppure fare sfilate di moda tra te corsie. A parte la battuta per me "amara", non avrei di certo partedpato al concorso se la clausola che mi ha esclusa Jos&e stata inserita nel bando di concórso alla voce "sana e robusta costituzione fisica "». Roberta Valentin uzzi ' Una lettrice ci scrive da Trecate (Novara): « Vorrei chiedere all'ori. Nicolazzi se è equo che i commercianti, già privilegiati dai bassi affitti prorogati per legge, debbano essere anche "ri¬ sarciti" a fine locazione con l'indennità di buona uscita, non,secondo quanto pagano, ma secondo il ''canone corrente" del negozi che sono in grado di difendersi, avendo affittlnuovi. • Come piccola proprietaria Ilo pagato le tasse senza detrazioni speciali, tra poco dovrò pagare V'una tantum" comunale; l'inquilino, invece, può detrarre l'affitto dal reddito imponibile, non paga tasse sulla "buona uscita" ed Ita anche il privilegio del "diritto di prelazione"- quando, magari, sarò costretta a vendere la casa per pagare la suddetta indennità». Giovanna Ferrara Una lettrice ci scrive: «Sono una mamma l cui figli frequentano la scuola di Venaria. Mio marito ed io lavoriamo entrambi, da qui la necessità di dover iscrivere i nostri figli al tempo pieno, necessità sentita dalla maggioranza delle famiglie che hanno scelto questa scuola. •Non mi spiego perché, se già nell'anno scolastico 1982/83 il tempo pieno fu interrotto a causa del restauro della mensa, continui a protrarsi questa situazione di disagio perché tale servizio non è stalo a'tutt'oggl ripristinato nonostante il lungo perio- -, do avuto a disposizione, né si. è pensato di porre rimedio at- : traverso un'alternativa quale una mensa provvisoria collocata in altri locali. Anna Rosi ■ Una lettrice ci scrive: «Domenica scorsa sono stata a teatro per assistere ad un bellissimo balletto, e tanto ne ero entusiasta che, battendo ripetutamente le mani ho perso la pietra del mio anello, non di grandissimo '■ valore, ma di grandissimo ricordo. «Tutto sarebbe stato quasi normale se non avessi incontrato la massima indifferenza e l'ostentazione di noia da parte della direttrice è del personale addetti alla sala. Non mi fu aperto il palco che avevo occupato e non mi hanno fatto entrare in platea. La possibilità di cercare la pietra fu rinviato a martedì, giorno delle pulizie. Hanno voluto il mio recapito telefonico, ma non mi hanno mai chiamata. Ho chiamato io e mi è stato risposto che non avrei dovuto più battere le mani e che le signore non dovrebbero mai portare i gioielli a teatro». Elsa Cristiani ' ■:\ a-su

Persone citate: Anna Rosi, Elsa Cristiani, Giovanna Ferrara, Nicolazzi, Roberta Valentin

Luoghi citati: Lombardore, Novara, Piemonte, Torino, Trecate, Venaria