Lo Stato pescivendolo

Lo Stato pescivendolo Lo Stato pescivendolo Forse siamo inguaribili. Leggiamo un verbale parlamentare del 1911 e sembra cronaca odierna. Francesco Saverio'Nitti, allora ministro dell'Agricoltura, Industria é Commercio sbeffeggiava i Sostenitori di alberghi pubblici per gli tini anti ' in partenza, con i parole: <mòraim^ Wt'iloHa un semplicismo' ridicolo. A^éJyk. <er gli emigratiti preseti t ano alcuni inconvenienti; il rimedio è pronto, k statizziamo. Se statizzando le cose migliorassero comesi renderebbe firesto felice l'umanità! La verità è che trippa spesso noi non facciamo che distruggere riethezza*. . Parole vane. Oggi abbiamo non solo motel e bar pubblici per vender gelati e panettoni, ma lo Stato si è fatto anche vinattiere e pescivendolo. Vi è,, infatti, sotto l'egida dell'Efim, la Sópal (Società partecipazioni' alimentari': un nome che si presta .a non peregrine associazioni di pensiero) la cui esilarante ragione di esistenza ' risiede ufficialmente nell'assicurare al nostro Paese, quasi fosse uno M^['■ ^ MARIO P1RAN1 staterei lo affamato del Terzo Mondo, privo di strutture commerciali «l'approvvigionamento di fonti proteiche, principalmente di origine Mnimale»; Questa Sopal, con le sue venti associate, è, solo una fonte di sprechi e ^Mtifnifp^ra^ai^ ['■ Qtfalù'nque commerciante a questo punto avrebbe chiuso bottega, ma i pubblici ufficiali dèi tonno in. scatola non corrono pericoli, poiché lo Stato è pronto a rifondere le spese. Anzi più perde più spende e si espande. Così, tanto per fare un buon affare, la Sopal si è affrettata ad acquistare una partecipazione per 9 miliardi in una società di Montecatini, la Panapesca, lanciata alla conquista del mercato mondiale con i soldi dei contribuenti (recentemente ha acquistato tutte le partite di gamberi del Bangla Desh). Gli esempi di questa assurda gestione sono innumerevoli. La Frigodaunia, una delle società Sopal, che ^ lavora e vende pesce surgelato, è riuscita con un capitale di 8 miliardi a perderne in due anni più della metà, per la precisione 4 miliardi, 887 milioni, 530 mila 571 lire. E spulciando il suo bilancio si "evidenziano altre perle come la misteriosa uscita di 4 miliardi e 179 j^mllfórtr-pcr ispàe e oneri». ^^SSnib- non bastasse,-'la"' |^^è«K '<-hc se tosse privata avrebbe già portato i libri in tribunale, ha concesso un • prestito di 600 milioni al' 12 per cento ad una tal società «Scelto» di Acqui Terme con ineffabili giustificazioni. Un altro pilastro della Sopal è l'Alco (lavorazione del tonno) che denuncia in due anni più di 6 miliardi di deficit, mettendo però all'attivo ben 12 miliardi di rimanenze e, cioè, di pesce avanzato nei magazzini. Infine nel,» settore vini brilla la Vinita-' lià che per vendere un milione e mézzo di. ettolitri perde 3 miliardi e 600 milioni. Si direbbe che il pesce di Stato cominci a puzzare, e che il Chianti pubblico sappia di tappo.

Luoghi citati: Acqui Terme, Montecatini