«Mi arrendo se ci farete sposare subito»

«Mi arrendo se ci farete sposare subito» Milano, un quartiere in stato d'assedio per un ergastolano che si è barricato con la sua donna e la figlia «Mi arrendo se ci farete sposare subito» .. MILANO — Un'intera zona bloccata al traffico, ore di tensione ieri a Milano per un ricercato che si era asserragliato in casa con la compagna e sua figlia. La sequenza degli avvenimenti però, grazie anche all'intervento di un avvocato e di un magistrato, non ha mai preso una piega drammatica e alle 14,15 l'uomo si è arreso. Tutto comincia ieri mattina all'alba. Verso le cinque In uno stabile di piazza Tirana 12, alla periferia Sud-Ovest della città, arriva la polizia: è In corso una vasta operazione contro la malavita condotta dagli Inquirenti di Bergamo. Al settimo piano dello stabile compiono due arresti (uno dovrebbe essere il fratello dell'uomo asserragliato). Poi scendono al quarto plano. La polizia ha saputo che 11 vive Giuseppe Paderl, 32 anni: proprio pochi giorni fa a Ca¬ gliari è stato condannato all'ergastolo per omicidio nel processo sul «caso Manuella», l'avvocato rapito e mai più ritrovato. Paderl è latitante dall'81 ed è di quell'epoca il suo trasferimento a Milano dove conosce Addolorata Aragnl, 22 anni. Va a vivere con lei in piazza Tirana, in un bilocale con servizi. I due hanno anche una figlia, Veronica, che ora ha un anno e mezzo. Gli agenti suonano alla porta dell'appartamento e dopo 11 classico 'aprite, polizia-, si sentono opporre un netto rifiuto. 'No, non mi consegno, sono innocente — urla Paderl dall'altra parte — state lontani, sono armato-. E per dare risalto alle sue parole spara cinque colpi in aria. Gli agenti a questo, punto rinunciano a fare irruzione nella casa: sanno che 11 ci sono anche una ragazza e una bambina piccola. Cominciano una trattati¬ va. Dopo le prime battute, quando si accorge che gli agenti sono disponibili, Giuseppe Paderl si calma e comincia a fare le sue richieste. Per prima cosa vuole che sia presente l'avvocato Della Valle: non è il suo legale, ma ha difeso con successo un suo amico e di lui si fida. L'avvocato viene chiamato al telefono e un'ora dopo è in piazza Tirana. Arriva anche 11 giudice DI Pietro, sostituto procu- ratore a Bergamo. Inoltre la Slp Installa una linea telefonica volante che permette all'uomo di parlare con la madre a Cagliari. La trattativa va avanti per ore: un po' sulla porta un po' dentro casa dove Paderl permette al giudice e all'avvocato di entrare. Lo stesso magistrato afferma che l'uomo è tranquillo e si comporta cosi solo perché si ritiene innocente. Nel frattempo però tutto 11 traffico della zona è bloccato; ferme anche due linee di tram che fanno capolinea proprio 11. La folla comincia a radunarsi attorno allo stabile di piazza Tirana. Arriva anche la madre di Addolorata Aragnl e alle 11,40 la piccola Veronica lascia l'appartamento e viene affidata alla nonna. Poi, una per volta, Paderl comincia a consegnare le armi: tre pistole, un fucile, un caricatore e 1 relativi proietti¬ li. Continua a insistere su due' condizioni: potersi sposare subito e parlare con il giudice Istruttore dell'inchiesta Manuella. Forse chiede l'immediato matrimonio per- evitare alla sua compagna l'arresto per favoreggiamento, che cadrebbe se lei diventasse sua moglie. Fatto sta che, alla fine, accetta la promessa di potersi sposare In carcere, non appena possibile. E alle 14,15 esce di casa. Vestito in giacca e cravatta, apparentemente tranquillo, Giuseppe Paderl dice solo -sono innocente- poi sale su' un'auto con Di Pietro, l'autista e due funzionari della mobile di Bergamo. Dopo un quarto d'ora esce anche Addolorata Aragnl: sembra più tesa e si nasconde 11 volto con le mani. Dalla folla Intorno le solite reazioni: applausi,, qualche Invettiva. Susanna Marzolla E' mancata all'alletto dei suoi cari

Persone citate: Della Valle, Di Pietro, Giuseppe Paderl, Susanna Marzolla

Luoghi citati: Bergamo, Cagliari, Milano