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La moglie del capo di Autonomia ignora gl'imputati del 7 aprile La moglie del capo di Autonomia ignora gl'imputati del 7 aprile Roma. DALIA REDAZIONE ROMANA ROMA — Paola Meo, moglie di Toni Negli, li deputato radicale latitante, era lontana dall'aula del Foro Italico, dove è In corso 11 processo del «7 Aprile», dal giorno In cui 11 marito interruppe la sua deposizione per andare a sederai sugli scanni di Montecitorio. Ieri, improvvisamente, c'è tornata. Per tutta l'udienza è rimasta in perfetta solitudine nel settore riservato al pubblico, solitamente deserto. Nessun saluto, neppure un cenno con lo sguardo verso gli occupanti della terza «gabbia». OH Imputati, a loro volta, si sono ben guardati dal- Vattirare la sua attenzione,, ignorandola o facendo finta di farlo. La signora Negri ha avuto un lungo conciliabolo con l'avvocato Tommaso Mancini, difensore del marito. In compenso, ha seguito con estrema attenzione l'udienza di Ieri, tutta incentra-, ta sull'interrogatorio di un'lmputata, Caterina Pllenga, che non ama essere definita «pentita». Milanese, 53 anni, insegnante alle scuole serali degli operai, la Pllenga ha detto di essere stata niente di più di «una pedina manovrata dai dirigenti di "Autonomia", un'esecutrice di ordini che non si dovevano discutere. E gli ordini, ha detto, 11 impartiva sempre «il capo», cioè Toni Negri ohe presiedeva le riunioni della «direzione del gruppo» che si svolsero nella sua casa' > Per tre volte 11 presidente Santlaplchl le ha chiesto se fosse certa che fu proprio Toni Negri a dirle di accompagnare oltreconf Ine 1 «ragazzi» reduci dalla sanguinosa sparatoria della rapina di Argelato, nel dicembre del 1974. « Certo—ha risposto la Pile n ga —.Lo incontrai-in casa di Borromeo e mi disse esattamente quello che io e Silvana' Morelli dovevamo fare*. E 11 furto del quadro della «Madonna delle Orazle» nella chiesa di San Giovanni d'Alba? Fu Carlo Fioroni a dirle che serviva per finanziare l'organizzazione e che, dopo il «colpo», fu nascosto nella casa padovana del docente. Ed ancora: Negri le chiese esplicitamente di ospitare per qualche giorno nella sua casa milanese Rossano Cochis e Carlo Castrati, i «malavitosi» reclutati da «Autonomia». Improvvisa comparsa di Paola Negri all'udienza di ieri