Si usa meno olio? Allora l'olivo diventerà una pianta ornamentale di Sergio Miravalle

Si usa meno olio? Allora l'olivo diventerà una pianta ornamentale La nostra inchiesta sulle scuole professionali agrarie: PESCI A Si usa meno olio? Allora l'olivo diventerà una pianta ornamentale DAL NOSTRO INVIATO PESCIA (Pistola) — Famosa nel mondo per i suoi fiori e per aver dato, oella vicina frazione di CoBBfftvf nata»«P> l'autore di ■Pinocchio», Peseta nel panorama nazionale delle scuole di agricoltura riserva una sorpresa. L'Istituto tecnico agrario «Anzllotti», il cui grande edificio domina dalla'collina la cittadina toscana, non ha specializzazioni in floricoltura: e cosi i chilometri di serre e vivai che contraddistinguono il panorama della zona non trovano la loro naturale corrispondenza didattica. •La nostra scuola sorse nel 1908 — spiega Giuseppe Pierozzi, vlcepreslde e docente di "Industrie agrarie" —, negli Anni Trenta divenne istituto •agrario e con specializzazione nel settore dell'olivicoltura: ' A quei tempi l'olivo era la prlnclpale^risorsa arriccila, del Nord della Toscana e la scuodl Peseta venne dotata ariche di un oleificio sperimentale. Ma nel dopoguerra l'economia agricola mutò rapidamente. I grandi olivetl persero di redditività, s'imposero nuove colture: prime fra tutte 1 fiori. Pescla divenne in breve un florido mercato per 1 garofani, i gladioli, i crisantemi. La specializzazione in olivicoltura diminuì d'Importanza e l'istituto smise di essere un punto di riferimento per l'agricoltura locale. •Ora dobbiamo riallacciare i contatti con il mondo del lavoro. Questa scuola non deve essere considerata un semplice "diplomificio" che dà un pezzo di carta a giovani senza prospettive concrete — dice il prof. Francesco Laurita Longo. da poche settimane nuovo preside dell' Anzllotti —; dobbiamo riorganizzarci tenendo conto delle vocazioni e delle possibilità occupazionali nella zona: I 300 studenti della sede centrale (90 frequentano la Sezione di Mutignano, in provincia di Lucca) dispongono di un convitto, che è occupato da 100 ragazzi provenienti da tutta la Toscana. •Abbiamo un vigneto a Doc (Bianco della Val di Nievole), il frutteto e le serre per gli ortaggi', precisa Pier Luigi Gailinoni, un perito agrario, ex studente dell'istituto che ora vi lavora come alutante tecnico. La vecchia specializzazione ha lasciato un ollveto sperimentale con varie qualità e metodi di coltivazione. Una serra con pannelli solari è Impiegata per la radicazione dell'olivo a talea nebulizzata. La scuola ha anche una cantina didattica e l'oleificio dove, accanto alle vecchie macine del frantoio, ci sono moderne attrezzature per la produzione di oliò e dei suoi derivati. L'olivicoltura di qualità, con il rilancio della dieta mediterranea, potrebbe tornare ad avere sbocchi Interessanti. . ... E per l'olivo.-proprio datesela, si aprono nuove prospettive. L'istituto e numerosi vi' valsti privati stanno Infatti sperimentando l'olivo (nelle qualità più piccole) come pianta da arredamento, ottima sul balconi e nel giardini. •E' resistente, bella, poco costosa-, assicurano a Peseta. min fondo — commenta 11 preside — sarebbe un modo per unire le due vocazioni agricole di questo territorio: se anche l'olivo può diventare pianta ornamentale sarà più facile ricollegare l'istituto alla realtà agricola locale». Sergio Miravalle

Persone citate: Francesco Laurita Longo, Giuseppe Pierozzi, Pier Luigi Gailinoni, Pistola

Luoghi citati: Bianco, Doc, Lucca, Mutignano, Toscana