Le lettere della domenica

Le lettere della domenica Le lettere della domenica Nostri soldati in Montenegro Sono uno del molti italiani che per sua sventura dovette combattere in mezza Europa. Combattei anche in Montenegro sotto bandiere diverse. Dapprima con 11 battaglione alpini Val Tagllamento della •Julia», poi con il battaglione Exilles della «Taurinense» ed infine con la Brigata Garibaldi. Sono lieto che 11 nostro Presidente si sia recato in Montenegro ad onorare i partigiani italiani della «Garibaldi» con i quali ho lottato e sofferto, perù sono rimasto assai male nel constatare che si sono totalmente «ignorati» i valorosi soldati morti e sepolti a Plevja nel periodo precedente la nostra resa (8 settembre 1943). Forse che 11 colonnello Galliano, 11 tenente Panlzza, il tenente Toselll, 11 tenente Mordi glia (cito a caso i nomi di alcuni) non compirono sino all'eroismo il loro dovere? Poteva l'addetto militare del presidente Pertini ignorare che proprio a Plevja esiste uno del più grandi cimiteri di guerra di soldati italiani morti in Balcania prima dell'armistizio? Antonio Burdino, Cuneo Si sta meglio senza mutua? Alle osservazioni esattissl me de La Stampa in data 24 settembre sugli inconvenienti del progetto di esclusione dall'assistenza mutualistica del lavoratori dipendenti con reddito annuo (lordo?) eccedente 1 venticinque milioni, aggiungo che l'assistenza predetta e una componente essenziale del trattamento economico. Conseguentemente, limi' tando la mia attenzione ai dipendenti statali, lo Stato dovrebbe non soltanto eliminare le relative trattenute sugli stipendi, ma provvedere anche ad un riassetto delle retribuzioni stesse, affinché i dipendenti siano messi nelle condizioni di contrarre un'assicurazione privata contro i rischi di malattia. A meno che il progetto debba intendersi diretto a regolare i contratti d'impiego futuri e non quelli In corsa Ma anche in questo caso, con quali conseguenze sul plano retributivo? Carlo B. Strambio, Torino Il ministro della Sanità propone di escludere dal Servizio sanitario nazionale chi ha raspsscpcreccsSI ri i o o a redditi superiori a 25 milioni annui. Spero che tale proposta sia presto realtà. Come professionista rientro in questa categoria e attualmente sono obbligato a versare un contributo che tra quota fissa percentuale sui redditi supera 11 milione annuo. Potrò cosi sottoscrivere un'assicurazione privata per infortuni e malattie a costo inferiore e con maggiori bene liei, cosa che avrei già fatto da tempo se avessi potuto rinunciare al Servizio sanitario nazionale. Carlo Vennuso, Milano Il semaforo oasi protetta Data la mia grande ammirazione per chi studia e lavora a favore del disinquinamento, non posso trattenermi dal fare un plauso alla nuova vettura Fiat «Regata» E. S. (Energy Savir. g) che, adottando il Cltymatic, spegne e riaccende automaticamente ili motore durante le soste al semafori, Tale brillante soluzione non solo fa risparmiare carburante costosissimo, ma soprattutto riduce notevolmente l'inquinamento atmosferico. Quante tonnellate di scarichi nocivi in meno nell'atmosfera? Se poi si tiene conto che 11 motore girando al minimo a vettura ferma produce gas più tossici, la soluzione adottata acquista maggior rilievo. . Pertanto mi auguro che in futuro questa meraviglia elettronica venga applicata su tutte le auto. Antonio Gianone, Montano QnntfnUna tragica palestra La logica dei professionisti della guerra è necessariamente diversa, e perciò non deve stupirci quanto ha detto il capo del nostro contingen te militare nel Libano, generale Angloni, per il quale «il Libano si è rivelato un perfetto banco di prova per 1 nostri soldati... veri professionisti, ai quali finora era stata negata la possibilità di provare quanto potessero essere bravi». Una dichiarazione da far rabbrividire se si pensa in quale contesto di morte e di rovine stanno «provando nostri compatrioti. Graziella Arnaldi, Torino Quel farmaco • non fa miracoli Al 13° congresso intemazionale di Chemioterapia, svoltosi a Vienna, si è tentato di fare 11 punto sull'impiego del nuovo citostatico Mitoxantrono. L'attuale ricerca nel campo del derivati dell'Adriamiclna è volta soprattutto a scoprire sostanze dotate di una minore tossicità, in particolare cardiaca, rispetto all'Adriamlcina. li Mltoxantrone si è dimostrato attivo su alcune neoplasie (carcinoma della mammella, M. Hodgkln), ma 6 ancora da valutare adeguatamente per la maggior parte del tumori. La tossicità si è rilevata minore, tuttavia niente affatto assente, come sembrerebbe1 Invece di capire leggendo l'articolo pubblicato da La Stampa (18 settembre). Se pure i fenomeni della caduta del capelli, la nausea e il vomito siano ridotti con l'impiego del Mltoxantrone, rispetto airAdriamiclna, c'è da sottolineare che la tossicità midollare (diminuzione dei globuli blanchi-leucopenla) 6 del tutto sovrapponibile e, nonostante i dati ottimistici iniziali, alcuni casi di tossicità cardiaca, anche se probabilmente meno frequenti, sono comunque stati già segnalati. Ho voluto fornire informazioni dettagliate sulle particolarità di questo farmaco poiché 1 pazienti possono essere facilmente sviati da un articolo magari un po' ottimistico. Giuseppe Giaccone! Ass. dlv. di Oncologia medica Ospedale 8. Giovanni, Torino Come scoprire chi è ricco Sono un ex funzionario di banca da pochi giorni in pensione e leggo su Là Stampa che, in base alle dichiarazioni di Craxi e di altri ministri, il governo pensa di porre rimedio al pauroso deficit di bilancio, almeno in parte, col recupero di evasioni ed esazioni fl-*| scali. Pur senza troppa convinzione, mi auguro che finalmente alle parole seguano i fatti, ma per intanto debbo rilevare, con molta amarezza, che viene ancora volutamente trascurata la soluzione più semplice ed ottimale del problema e cioè l'abolizione del segreto bancario. Il sistema bancario italiano sarebbe Infatti facilmente in grado di segnalare, ove richiesto, la posizione patrimoniale, finanziarla e reddituale della stragrande maggioranza del contribuenti, siano essi persone fisiche o giuridiche e ciò senza perdite di tempo Franco Ferrerò, Novara In Italia altro scandalo Voglio raccontare con quanta poca obiettività buona parte della stampa tedesca riferisce le notizie sull'Italia. Potrei citare mólti casi, ma mi voglio limitare a riferirne uno recente. ] Circa un mese fa 11 quotidiano Die Bildzeltung pubblicò in prima pagina la notizia che una ex patti natrice di nome Marlka Kilius era stata rapinata con 11 seguente titolo. 11 quale occupava la metà della prima pagina, «Grande scandalo di nuovo in Italia, rapinata del suoi gioielli Marlka Kilius.. Ora da un po' di tempo si legge su tutti 1 quotidiani ita-, lianl che diversi turisti tede-, scili in ferie in Italia simulano rapine di macchine o altri oggetti per poi truffare le assicurazioni. Giovanni Darocca, Langen Le cantonate di Mussolini Quello di confondere Protagora con Anassagora, come ha ricordato Tristano Bolelli su La Stampa del 23 settembre, non fu la sola cantonata presa da Mussolini oratore. In quello stesso discorso, pronunciato nel luglio '43 pochi giorni prima che fosse defenestrato, egli spavaldamente ' : si disse sicuro che nel loro imminente sbarco in Sicilia gli anglo-americani sarebbero' stati inchiodati sulla linea del «bagnasciuga». Invece avrebbe dovuto dire più appropriatamente «battigia». In precedente occasione 11 duce, parlando agli studenti dt Bologna, aveva attribuito a Lorenzlno del Medici i versi •Quant'e bella giovinezza...» con quel che segue, scrìtti Invece, come tutti sanno, da Lorenzo li Magnifico. Ancora una svista: in altra orazione, 'presenti gli Accademici d'Italia, vai quanto dire la crema' della cultura, Mussolini scambiò 11 Faust di Goethe col Faust manicheo del terzo secolo. Domenico Farina, Napoli Una proposta per la distensione La comica disperazione che circonda la menzione di certi nomi russi mi fa rammentare l'ondata di ostilità che si scatenò contro l'ammiraglio zarista RozéstvensklJ allorquando egli assunse 11 comando della squadra navale che, dopo un lungo e fortunoso viaggio dal Baltico, fu sconfitta a Tsuscima dal giapponesi nel 1905. I dispacci che venivano ritrasmessi dalle agenzie di stampa citavano il nome dell'ammiraglio con le più cervellotiche traslitterazioni. Ognuno si Ingegnava di trascrìvere quel nome come meglio credeva, per cui la conclusione fu che chiunque portas-, se un simile nome non poteva essere che un barbaro ed un bruto. n vostro Giorgio Pestelli nel suo servizio da Stresa (La Stampa, 21-9-83) non giunge a tali estremi quando scrìve del direttore d'orchestra russo Guennadi Rozhdestwenski, ma fa comunque sorgere li so-' spetto che sempre del casato RozéstvensklJ si tratti Io dico che dà estremamente fastidio vedersi maltrattato e stravolto il proprio nome. Non ci vuole altro per indispettire la gente. Non è escluso che-la pessima situazione del rapporti Ovest-Est sia anche da attribuire alla deplorevole mancanza di riguardo usata in Occidente nel citare 1 nomi russi. Mi risulta che dal l'altra parte 1 nomi occidentali sono trascritti In cirillico con estrema accuratezza. Luciano Perera, Spinetta Per Tortora speranza comune Scrìvo a proposito dell'articolo «Da Negri a Tortora, di Alessandro Galante Garrone (La Stampa, 2 ottobre). Subito, un'osservazione: perché Garrone ci definisce «frangia di quel pittoresco partito radicale...»? Se lo siamo, slamo pittoreschi in proprio. Andando al sodo, non c'è dubbio che il problema è proprio quello che Galante Garrone individua nella seconda parte del suo articolo: «Anche 11 caso Tortora rivela uno dei mali che inceppano il corso di questa nostra giustizia...». Ne slamo a tal punto convinti da ritenere, non da ora, non più eludibili o dilazionabili i problemi legati alla giustizia: innanzi tutto, varo del nuovo codice di procedura penale: applicazione integrale della riforma carceraria; riforma per gli agenti di custodia: avvio di una seria riflessione, avendo come oggetto la revisione della legislazione cosiddetta dell'emergenza. Tornando alla vicenda Tortora, nessuno di noi si sente autorizzato a «sputar sentenze»'. Il senso dell'offerta di candidatura — che, giova ricordarlo, non garantisce alcuna candidatura, dal momento clie I consiglieri comunali, per, fortuna non ne godono — è quello di contribuire a tener desta l'attenzione della pubblica opinione su un problema che riguarda tutti. Nessuna accusa ai giudici, per carità; e nessuna estremistica Invettiva demagogica. Sono cose, queste, che lasciamo volentieri ad altri. Il nostro vuole ' essere, piuttosto, un impegno perché il cittadino inquisito si veda rapidamente riconosciuto 11 diritto al processo; alla sentenza di condanna se colpevole; alla proclamazione di innocenza, se c'è stato errore da parte del magistrato. Walter Veccìlio. Roma direttore di-Agenzia Radicale- Quel che nella mia •opinioneavevo inteso deplorare, a proposito del caso Tortora, era la disinvoltura con cui si dava per certo il fatto •intollerabile e ingiusto- che la carcerazione fosse intervenuta mila base della •parola di un noto criminale», e basta ti che mi pareva, e mi pare, uno •sputare sentente' dal di fuori, senza conoscere gli atti. Nella sua lettera W. Vecellio oggi sembra dire, rettificando il tiro, che, se indizi ci sono, siano vagitati al più presto, e che Itnnocenza ai Tortora sia riconosciuta. Non posso che associarmi a questa speranza. (a. g. g.)