Cerezo: «I problemi sono di testa e non di scarpe»

Cerezo: «I problemi sono di testa e non di scarpe» Il brasiliano convinto di uscire presto dalla crisi Cerezo: «I problemi sono di testa e non di scarpe» ROMA — Tonlnho Ceree» sto attraversando un periodo difficile. Ma si sta rivelando campione di rossa in ogni senso. Reagisce con una forza di volontà eccezionale, mascherata da un volto sempre sorridente, che lascia intuire la sua natura eternamente ottimista. Le conditimi della moglie del giocatore, che deve affrontare un parto gemellare di una certa delicatezza, creano le preoccupagiani maggiori. Cerezo chiederà oggi al presidente Viola e a Liedholm di poter accompagnare la consorte in Brasile lunedì, dopo la gara con il Genoa, n tecnico ha già. dato il suo consenso. Si prevede che anche Viola risponderà affermativamente. Cereso tornerà in settimana per unirsi al compagni nella preparazione della partita di Coppa Campioni. Il brasiliano intuisce che nelle ultime pare non ha giocato bene. Ha in animo di prendersi un'immediata rivincita, magari fin da domenica contro il Genoa. Ieri si è trattenuto a Trigoria praticamente per l'intera giornata, facendo gli straordinari. Alle 9 era già in campo. Ha percorso da solo 3600 metri di corsa con il giubbotto imbottito. Poi, nei due allenamenti giornalieri, ha calzato ancora le scarpe, italiane al posto di quelle di tela leggera con cui ha sempre giocato. E' uscito da Trigoria per ultimo, quando era già notte fonda. •Nella mia vita ho sempre reagito alle avversità, con tutta la mia forza — ha. dichiarato il giocatore accennando al suo momento—si parla tanto delle mie scarpe. E' un problema serio. Con le calzature di gomma ho giocato il Campionato del mondo, 11 Mundlalito, il campionato brasiliano. In questi giorni sto soffrendo, sento dolore ai piedi. Ma tengo duro. Mi abituerò. I problemi si risolvono sempre con la mente, non certo con le scarpe». Quali altre difficoltà hai incontrato per quanto riguarda l'inserimento nel calcio italiano? Pacata, ma molto precisa, evenuta fuori la critica del brasiliano: «Innanzitutto voglio dire che è logico avvertire un po' di Imbarazzò in un ambiente completamente nuovo. Ma lo sono sicuro di progre- dire In pòco tempo. Osservo attentamente ogni dettaglio, so che devo adeguarmi». Zico si è lamentato del football italiano un po' troppo duro. «In effetti i giocatori italiani posseggono grande abilità nel difendersi. Personalmente ho sempre giocato per lo spettacolo. A me piacciono le squadre che attaccano, che fanno gioco». ■ Le due ultime partite si sono concluse con altrettante sconfitte, a Goteborg e a Torino. Cosa ha provocato in Cereso il brusco risveglio dopa tanti elogi? Il brasiliano sembra colpito profondamente nell'orgoglio: «Una grande squadra non si deve minimamente scomporre di fronte a qualche inevitabile avversità — ha ribattuto — gli insuccèssi servono per correggere gli erro ri. Io considero la Roma una compagine di assoluto, valore. Reagirà come intendo fare io»- Mario Bianchini Oiomi difficili per Toninho Ccre/.o

Persone citate: Cerezo, Liedholm, Mario Bianchini

Luoghi citati: Brasile, Roma, Torino