Ken Follett: «Io mercenario? Mai»

Ken Foilett: «Io mercenario? Mai» LO SCRITTORE A ROMA PER PRESENTARE «SULLE ALI DELLE AQUILE» | tv .% Ken Foilett: «Io mercenario? Mai» ROMA — «Questo non è un romanzo su commissione. Nessuno mi ha assoldato per scriverlo. Soldi ne ho ricevuti soltanto dal mio editore. L'industriale texano Ross Perot non mi ha pagato: la sua, enorme ricchezza lo rende certo una persona interessante, ma io sono abbastanza ricco da non aver bisogno di lui» s'affanna a difendersi Ken Foilett, 11 più giovane scrittore popolare milionario del mondo. Ha trentaquattro anni. Era un bellissimo giovanotto Inglese del Galles: adesso è Improvvisamente brizzolato e Imbolsito, ha provato à farsi crescere 1 baffi e subito l'ha rasati, porta un completo Principe di Galles e un pesante anello quadrato d'oro. Pazienza. L'otto settembre a Dallas, l'altro Ieri a Parigi, Ieri a Roma, oggi a Barcellona e via cobI, sta facendo 11 solito tour pubblicitario per Sulle oli delle aquile, 11 suo ultimo thriller uscito da tre settimane dopo La cruna dell'ago. Triplo, Il codice Rebecca, L'uomo di Pietroburgo.dopo tutti 1 libri d'azione e mistero venduti nel mondo (dicono) in 38 milioni di copie. Il suo editore italiano assicura che pure questo s'avvia al successo («Proprio feri ne aboiamo stampato altre 20.000 copie, il che porta il totale a 85-90.000 copie, un record rispetto a tuta gli altri libri di Foilett.), ma stavolta, si sa, ti best-seller è diverso. Niente di inventato, tutto ve- ro, personaggi reali col loto nome, una storia davvero accaduta in ogni dettaglio. Il fatto non e granché. Nel dicembre 197B vengono arrestati con accuse di corruzione' a Teheran due manager americani della Eds, una società d'elettronica di Dallas incaricata di computerizzare il servizio d'assistenza sodale ira¬ niana Per concedergli la libertà provvisoria, viene richiesta una somma enorme, 13 milioni di dollari, circa 15 miliardi di lire; più un riscatto che una cauzione. Per liberarli dal carcere fi padrone della ditta, Ross Perot, un texano avventuroso già promotore nel 1969 d'un colpo di mano fallito a favore di militari americani prigionieri di guerra dei nordvietnamiti, organizza un commando aziendale di managers guidati da un vedovo sessantenne, ex colonnello dei marinet. Ai due arrestati non accade nulla, nessuna di quelle atrocità che potevano e possono capitare tn una prigione Iraniana. L'operazione per farli evadere non viene neppure tentata. I due escono durante 1 tumulti della rivoluzione khomeinista. L'aiuto di uno svelto iraniano smanioso d'andare a lavorare tn Texas è determinante per fargli passare la frontiera e condurli in salva Insomma una tipica storia -della cultura manageriale, grandi esibizioni organizzative e poi problemi risolti altrimenti da altri, massimo sforzo e minimo risultata Ma se la storia 6 povera, un industriale che affronti grandi spese e grandi pericoli per salvare due suoi dipendenti è Invece un personaggio talmente anomalo che a ogni conferenza stampa, compresa quella romana, la prima domanda per Ken Foilett è sem¬ pre identica: •Tihapagato?: Identica è sempre là sua risposta negativa); 'Mi ha chiesto di scriverlo, questo si. L'aveva già chiesto{prima ad altri due scrittori, invano. A me sono sembrati straordinari i rischi che Perot Ha corso per liberare i suoi, iluògfd esotici dell'azione: L'Iran?,'«17 Texas, soprattutto: i caratteri peculiari di alcuni fra i texani più texani che mai si stano visti: E perché, come in un vecchio noioso film sovietico di propaganda, questi texani sono tutti buoni, onesti, coraggiosi, generosi? «Se non risultassero tanto positivi da trasformarsi in personaggi eroici, non avrei scritto il libro: Giù dizi morali sull'operazione non ne dà altri giudizi sono severi: «Ho scritto identificandomi coi protagonisti, ma penso che in politica imprese del genere non si possano compiere. Politicamente, il colonnello dei marlnes è inutile o dannoso; Perot sarebbe forse un buon re, certo un pessimo presidente'. Raccontando un poco se. stesso, Foilett ripete d'aver scritto dieci romanzi-fiasco prima della Cruna dell'ago, quando faceva 11 giornalista e 11 funzionario di casa editrice. Dice d'aver studiato molto lo stile, di Len Delghton e Robert Ludlum, mentre ha poco in comune con Harold Robbins: .Nel suoi romanzi l'elemento melodrammatico centrale e l'odio o la passione, nel miei è la paura». Ritiene che il new journaUsm sia finito o destinato a fallire: -Mescola obiettività e soggetavità in modo irritante: la gente vuole invece sapere con chiarezza se. quanto legge, è vero oppure non è vero». E se non scrivesse per fare soldi? «Scriverei esattamente gli stessi libri: , e n e o a r r o l i Ken Foilett

Persone citate: Harold Robbins, Perot, Robert Ludlum, Ross Perot