L'Europa percorsa dalla crisi tratta con un Terzo Mondo sempre più povero

L'Europa percorsa dalla crisi tratta con un Terzo Mondo sempre più povero Comincia oggi il negoziato tra Cee e 63 Paesi di Africa, Caraibi e Pacifico L'Europa percorsa dalla crisi tratta con un Terzo Mondo sempre più povero DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Comincia, oggi a Lussemburgo, il grande negoziato tra Cee e Acp (ovvero 1 63 Stati dell'Africa, del Caraibi e del Pacifico associati alla Comunità) per il rinnovo della convenzione di Lomé, il quadro di riferimento in cui 1 Paesi europei attuano la loro politica di sviluppo e di aiuti nel Terzo Mondo. Le trattative si aprono in un contesto di crisi per il mondo Industrializzato e di slittamento a livelli più bassi di povertà del Paesi assistiti. I Paesi Acp chiedono un impegno, anche se non cifrato per 11 momento, degli aiuti finanziari e un più libero accesso al mercati comunitari per i loro manufatti e per 1 prodotti agricoli. La Cee è molto cauta: la convenzione di Lomé, dal 1975, ha dimostrato che non basta fornire sussidi per promuovere lo sviluppo agricolo-industriale del Terzo Mondo. A volte, le stesse for¬ niture di aiuti alimentari (che, comunque dovranno continuare) hanno causato gravi danni alle agricolture locali. Per la prima volta, inoltre, la Cee si propone di negare assistenza e aiuti (meno il cibo) a quelle ex colonie europee che giudicherà colpevoli di -estrema e continuata violazione dei diritti umani più fondamentali-. Questa clausola è denunciata dai Paesi Acp, che talvolta sono retti da regimi brutali, come una violazione della loro sovranità ed indipendenza nazionali. Il problema principale dello sviluppo nei Paesi Acp è quello agricolo. A suo tempo, la Cee, per esemplo, varò il sistema Stabex per stabilizzare i prezzi delle derrate contro le variazioni del mercato. Ma 11 danaro speso per lo Stabex 11 più delle volte è servito a tappare qualche urgente falla economica nei Paesi assistiti anziché a potenziare la loro agricoltura. I Paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico, dal canto loro, hanno ragione a protestare che la Cee continua a depredarli delle loro risorse minerarie in una relazione commerciale squilibrata più dura del neo-colonialismo. Infatti, il deficit commerciale degli Acp con la Cee è cresciuto da 2,8 miliardi di dollari nel 1976 a 6.6 miliardi di dollari nel 1980. Come non bastasse, la porzione delle esportazioni nella Cee è caduta per gli Stati Acp dall'8,3 per cento del 1970 al 5,6 per cento del 1980. Nonostante la convenzione di Lomé, l'Africa continua a importare 15 milioni di tonnellate di cereali all'anno e i suol abitanti più sfortunati continuano a morire di fame. Infatti, la Cee resta essenzialmente, anche verso i Paesi, del Terzo Mondo, una comunità commerciale protezionistica nel settori del manufatti e nel prodotti agricoli. Non si può tuttavia negare che l'Europa abbia compiuto molti sforzi per migliorare la situazione, ma non bastano. Itenato Proni

Luoghi citati: Africa, Bruxelles, Caraibi, Europa, Lussemburgo