Pininfarina: «Meno tasse per chi investe»

Pininfarina: «Meno tasse per chi investe» Richiesta del presidente dell'Unione Industriale di Torino al Consiglio direttivo Pininfarina: «Meno tasse per chi investe» TORINO — La legge finanziaria e la manovra economica proposta dal governo — oltre ad un giudizio sulla chiusura della fase contrattuale — sono stati tra 1 principali argomenti della relazione di Sergio Pininfarina al consiglio direttivo dell'Unione Industriale di Torino. Il «parlamentino» degli industriali torinesi, che si riunì-, va per la prima volta dopo la pausa estiva, ha cosi fornito l'occasione di una delle prime valutazioni ufficiali del mondo industriale torinese sulla politica economica di Craxi. Pininfarina ha dichiarato di 'apprezzare la chiarezza con la quale il governo ha descritto la gravità della sltuaLtfone, utilizando ci/re e ri/eWffientt. realistica.b!&lt tnterventi preventivaél'ìpér non far crescere ulteriormente, e. quindi ridurre, l'impressionante deficit pubblico italiano sono apprezzabili. Devono essere messi in atto dal Parlamento senza le contraddizioni e le lungaggini del passato. Soprattutto, però, devono congiungersi a provvedimenti ispirati alla logica dello sviluppo*. Secondo Pininfarina, in altri termini, «non avrebbe valore una manovra che contemplasse soltanto tagli, riduzioni e nuove imposte — in parte sulla attività d'impresa — se non vi fosse contestualmente la volontà precisa di premiare chi vuole investire e creare posti di lavoro veri*. Da qui la richiesta di detassazione di ciò che può essere destinato ad inve stime ntl, perché : Y«imprenditore deve essere'incoraggiato sulla via dello sviluppo*, cosi come «il risparmiatore deve poter allmentare le attività produttive anziché rifugiarsi solo nei titoli di Stato*. E' dunque indispensabile una fase due, nell'ambito della quale 11 presidente degli industriali torinesi vede la necessita di prevedere anche un Intervento sul meccanismi di Indicizzazione salariale. Per quanto riguarda i contratti, Pininfarina ha dato un giudizio cautamente positivo delle Intese Intercorse: inanzltutto — ha detto — perché gli accordi contrattuali sono stati preceduti da un'Intesa globale sul costo del lavoro, cosi come richiesto dagli imprenditori. In secondo luogo perché «Per lacrima volta dopp.ta.nti anni i -coti fratti si sono chiudi in una logica "di scambio'' e non a seguito di continue e pesanti concessioni senea nemmeno la garanzia della pace sociale*. Quanto alla situazione economica locale, essa appare —. secondo le rilevazioni dell' Unione Industriale — assai pesante: Pininfarina si è riferito soprattutto alla caduta degli ordini e ai fortissimi ritardi nel pagamenti. Riferendosi ai programmi del Comune di Torino, Pininfarina ha Infine osservato che «va apprezzato lo sforzo di ripensamento di programmi e iniziative che sembra in atto. Da parte imprenditoriale non mancherà, come sempre, la più ampia collaborazione costruttiva. Per passare dalle intenzioni ai fatti occorre comunque uscire da una paralisi arimtnistratlvttie pQÌlttat:nr-i mai assai-prolungata*. zctssLW

Persone citate: Craxi, Pininfarina, Sergio Pininfarina

Luoghi citati: Comune Di Torino, Torino