Un pizzico d'Oriente per la donna dell'84

Un pizzico d'Oriente per la donna delP84 Le proposte della moda pronta alla fiera campionaria: dominano il bianco, il grigio, il nero lavagna Un pizzico d'Oriente per la donna delP84 MILANO — L'Immenso padiglione 30, dove è approdata, alla Fiera campionaria, la troupe dell'alta moda pronta, non ha perso l'occasione, rinnovandosi, di vestire, in armonia con 1 toni dominanti nel modelli della primavera-estate 84, il grigio dal perla della moquette al nuvola dei teloni, dall'asfalto del corridoi al bianco e acciaio dei saloni e delle strutture portanti. Da qualche tempo la moda dimostra di espandere il suo. messaggio, uscendo dall'abito, per Influenzare vita e costume ad ampio raggio, proprio mentre la voglia di vestire sta calando. Colpa della crisi mondiale che contrae 1 consumi e fra gli altri anche quello dell'abito. Ma non solo della crisi. I prestigiosi negozi che già, nell'Inverno scorso e tanto più nella primavera-estate di quest'anno, si sono trovati sulle braccia invenduti, 1 capi delle firme celebri, non erano frequentati da donne, in pericolo di esere afflitte da problemi economici Piuttosto altri piaceri, meno ostentati, più lontani nello spazio e nel tempo sembrano aver detronizzato il desiderio dell'abito che si guarda e si fa guardare anche nelle nuove eleganti in cerca di appropriato «status symbol». Magari per il viaggio imprescindibile nel Nepal o al piedi dell'Himalaya subito entusiaste della falsa povertà di un abito sofisticato e costoso fra indigenza e fine del mondo firmato dagli emergenti stilisti giapponesi. Tuttavia il calendario delle collezioni degli stilisti nostrani del prèt-à-porter d'alta moda, si è aggiunto un giorno e 1 già sperimentati accordi moda-cultura si stanno moltiplicando fra mostre, personaggi da far brillare In prima fila, 11— lustri garanti di una sfilata, feste d'epoca e colnvolgimento di sedi emblematiche e antichi luoghi rivisitati. Il grigio, insomma, fra la cornice delle sfilate iniziate ieri e la sostanza del modelli, è grigio, ma vitale. In apertura Gianfranco Ferrò ha già posto una più che ipotetica candidatura al terzo occhio d'oro per il mi¬ glior stilista. Sarà difficile superare In bellezza, e attualità l'immagine della donna 1984, la geometria in movimento, asciugata e aerea dei suoi smilzi blouson, delle sue lunghe giacche che, unite a pantaloni in pelle, a gonne con l'orlo risalente, vivono di un'unica colata di colore, avo¬ rio o grigio, bloccata da un occidentalizzato obi, che abbassa la vita e allunga la figura. Cravatte a fiori, in tinte unite e decise nella gamma del viola, annodate sul nudo, spuntano da spolverini da giacche camicia su danzanti gonne plissé; le tuniche si alternano a tailleur che sem¬ brano disossare per nuove lunghezze e proporzioni la figura, peraltro messa in valore dalla fascia onnipresente intorno al fianchi e da cannottlere di vago sapore olimpionico. L'estate 1984 troverà nella visione di Ferrè due modi diversi ma ugualmente straordinari di accoglierla: in gran bianco per lini di tuniche «trompe l'oBii», che in realtà sono abiti dall'apparenza sfogliata e completi di giacche e pantaloni di scioccanti, colorì alla Oauguin, la giacca camicia geranio su pantaloni arancio blu viola su granata viola su fucsia. Un accordo che trasposto nella seta e con la presenza del la-' minato di cinture basse storte e con cerchio gioiello anima la sera di una camificata estenuata fluidità, estremamente femminile. Da Krizla ti accolgono all'inizio di sfilata grandi scivolate ampiezze, gonne affusolate e un pò lunghe in stampati inchiostrati: e mach lettati come le copertine degli antichi quaderni di scuola e giacche sciolte con le spalle appuntite; solo ogni tanto le ampiezze sono fermate dalla vita bassa, tutto invece ondula co. me le foglie delle palme a Palm Beach, cui la collezione è dedicata. Avori, sabbie qualche marron scorza di coco, pantaloni asciutti, gonne con asimmetrìe segrete negli orli. Ma poi tutti si smagrisce: le tuniche tonache spruzzate di nero su color caolino di quel nero lavagna delle gonne gli spolverini sugli abiti le canotto che sono la cosa più inventata di Krizla, esili, prolisse, sospese in completi di un unico tono, grìgio o avorio o in armonie di righe e fiorì mentre per la piena estate simili a tuniche o a camicie del nonno impallidiscono i bianchi o Inaugurano pastelli saponosi. Ma se avanza un color temporale e il cardigan grìgio scioltissimo si blocca di punti irsuti, le gonne si amplificano di nuovo gli orli si accavallano la seta sembra pelle, la pelle è maculata, per esemplo nei toni bianco-nero del cane dalmata. E' uno del nuovi animali portafortuna dello zoo 94 di Krizla, accanto alla belva da indovinare in un viluppo di giungla-gioiello ricamata o evidentissima bocca rossa sul costumi da bagno in grigio ferro. Lucia Sollazzo Tre modelli presentati da Fendi, Inaura Biaglottì e Basile alle sfilale del prèt-à-porter che si sono svolte in questi giorni a Milano

Persone citate: Fendi, Ferrè, Gianfranco Ferrò, Lucia Sollazzo

Luoghi citati: Milano, Nepal, Palm Beach