Classi affollate, corteo dal provveditore

Passi affollate, corteo dal provveditore Passi affollate, corteo dal provveditore ^Protesta di studenti, genitori e insegnanti della Aldo Moro - «Nelle "prime" si arriva a 36-37 fT£ ragazzi: come si fa a studiare?» - Ma non è un caso isolato, soprattutto negli istituti tecnici -Un centinaio di studenti dell'Istituto tecnico commerciale Aldo Moro (ragionieri e^ periti commerciali), accompa-v gnati da professori e genitori, hanno protestato ieri in provveditorato perché le .classi prime sono sovraffollate. Una delegazione è stata ricevuta dal viceprovvedltoré dott. Antonella Pavan, che ha ascoltato le lamentele. In sostanza: poiché sono state mólte le iscrizioni tardive in prima ragioneria, sono state ■formate due prime con 32 alunni, una con 34, una con 3fcun'altra con 37. Di qui «il disagio di vivere in ambienti predisposti per accogliere non piti 25-30 persone, ma soprat¬ tutto quello dell'insegnamento». Conclusione: studenti, docenti, famiglie, chiedono che sia istituita una classe in più. Ma per l'Aldo Moro questo legittimo desiderio sembra, almeno per ora, dover restare irrealizzato. Il ministero infatti, in base ai tagli sulla spesa pubblica, nell'agosto scorso ha decretato che non possano essere istituite nuove classi oltre quelle che hanno funzionato nell'82-83. Per venire incontro alle situazioni più disagiate ridistribuirà soltanto quelle classi che, nell'arco del territorio nazionale, dovrebbero èssere soppresse. In seguito ai conteggi fatti dai presidi sulle iscrizioni di luglio, il provveditore ha chiesto di poter avere 5 nuove classi da assegnare ai licci classici, 18 agli istituti professionali, 25 agli istituti tecnici. Il ministero le ha promesse, ma non ne ha ancora autorizzato il funzionamento. Nel «pacchetto-, tuttavia, non rientra l'Aldo Moro. Infatti il «boom» è arrivato troppo tardi: dopo gli esami di riparazione si sono iscritti di nuovo quasi tutti i bocciati. Dice la pi'csidc prof. Fortunata Cclona: «Clie cosa potevo fare? Ho preferito accettare tutte le richieste piuttosto che allontanare chi aveva desiderio di tornare a scuola. Meglio qui in tanti, ho pensato, die in mezzo ad una strada. Se si lia veramente desiderio di imparare e di insegnare, ciò si può fare andic in classi sovraffollate. E' chiaro che la situazione non è rosea. L'ho segnalata al provveditore, mi auguro che ci sia assegnala una classe inpiii». C'è chi teme che, per sfoltire gli alunni, a giugno piovano tante bocciature. «Mi pare assurdo — sostiene la prof: Cclona —, se i ragazzi sono siali accettali, è perché esiste la volontà di non allontanarli dallo studio. Ho insegnato molli anni prima di fare la preside. So che è faticoso e disagevole convivere in tanti.Ma se non ci verrà assegnata un'altra classe, dovremo cer-i care di andare avanti », >

Persone citate: Aldo Moro, Antonella Pavan