Trenta cortei pacifisti a Mosca (ma solo contro i missili Nato) di Fabio Galvano

i a Mosca i missili Nato) La Tass parla di 500 mila persone, dimostranti anche all'ambasciata Usa i a Mosca i missili Nato) DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Trenta cortei,' quindici destinazioni (sette in citta e otto periferiche): a migliaia i moscoviti sono scesi ieri in strada per protestare contro 1 missili americani e' inneggiare alla «pace nel mondo». Organizzata in ogni particolare dal sindacati e dalle fabbriche, con 11 servizio d'ordine della milizia e degli agenti del Kgb in borghese (le truppe dei servizi di sicurezza, sono rimaste nelle retrovie), la manifestazione cosi segmentata ha sfidato il vento gelido e qualche, goccia di pioggia per far sventolare striscioni bianchi, azzurri e gialli (pochi quelli rossi) in una città con «oasi» chiuse al traffico, prima di ascoltare i discorsi dei «campioni della pace» (è una definizione sovietica), mentre la Tass diramava una «dichiarazione dei partecipanti». ' Mezzo milione di persone In tutto, secondo quanto afferma l'agenzia sovietica; ma forse, se si vanno a sommare le tcslimoniante, molte di me-1 no. In ogni caso, si è avuta un'Immagine di massa abbastanza inconsueta per Mosca, se si escludono le parate del 1° maggio e del 7 novembre sulla Piazza Rossa; un preciso indice, quindi, dell'impegno profuso dal Cremlino in questa fase «calda» della polemica sui missili. Ordinati e poco chiassosi, 1 dimostranti che convergevano sul parco Gorkij sono anche passati davanti all'ambasciata americana: qualche fischio isolato, qualche pugno in aria, ma nulla che potesse alterare il contenuto pacifista dell'occasione, il gesto rivolto — come afferma la «dichiarazione» — verso l'opinione pubblica europea, in appoggio ai pacifisti che in modo meno pianificato cercano altrove di opporsi all'installazione degli euromissili americani. «No al nuovi missili in Europa», dicevano gli striscioni, «sosterremo il programma di pace sovietico», «respingiamo i piani della Nato», «i plani aggressivi degli Usa e della Nato sono una minaccia alla sicurezza del mondo». Non uno che dicesse «no» anche al missili sovietici (gli aderenti al movimenti pacifisti autònomi che l'hanno detto sono in carcere, in manicomio o in esilio). Parlando al complesso plympiskij, il presidente del comitato per la pace Jurij Jhukov ha ampiamente citato l'ultima dichiarazione di Andropov, con l'accusa agli Stati Uniti di portare il nlondo verso una guerra nucleare. Al parco Gorkij, Valentina Tereshkova, l'ex cosmonauta che è ora presidentessa del comitato delle donne, ha denunciato il «corso militarista» degli Usa e la politica della Casa Bianca «tesa al confronto», proponendo «uno più intensa lotta delle forze della ragione e della pace contro le forze della follia imperialista e della guerra». Alla Vedencha il presidente del Soviet delle Unioni Aleksej Shytikov ha sottolineato «il recente aggravarsi della situazione in Europa e nel mondo ». Uomini e donne di ogni età, studenti, lavoratori e anche numerosi militari hanno ascoltato attenti fra le bandiere azzurre, poi si sono dispersi sfuggendo al vento che minacciava neve. Tra file compatte di militari sono stati incanalati nelle stazioni della metropolitana. «Dtmostrazioni di massa contro la guerra da parte degli abitanti della capitale», aveva dichiarato giovedì la Tass dando l'annuncio della manifestazione: salvo il vecchietto che al parco Gorkij sosteneva di dimostrare contro «tutti i missili», e pochi altri come lui, era tuttavia solo del Pershing e dei Cruise che si parlava. Fabio Galvano

Persone citate: Aleksej Shytikov, Andropov, Cruise, Gorkij, Valentina Tereshkova

Luoghi citati: Europa, Mosca, Stati Uniti, Usa