Cantù guida l'assalto al Banco

Cantò guida l'assalto al Banco Anche Milano, Torino, Bologna e Pesaro vogliono lo scudetto di Roma ò id l'l l Cantò guida l'assalto al Banco I campioni d'Europa (che per ora restano Jolly) nel ruolo di primi sfidanti - Varese, Brescia e Caserta sono le outsiders più ambiziose | Sara Oantù a guidare da domani l'assalto al Bancoroma per lo scudetto del basket. 1 Botto canestro i pronostici sono sempre più pericolosi: si rischia di essere «stoppati» dal fatti, specialmente ora ' che diverse squadre scelgono Idi cominciare 11 campionato con l'americano Pinco sperando di poterlo sostituire per strada con un Pallino migliore. Guardiamo però la situazione di Canta : due titoli europei di fila, ma solo delusioni in campionato, quindi una voglia rabbiosa di tornare a vln- cere anche in Italia; un nuovo allenatore, molto bravo, Gianni Asti; una formazione omogenea, completa, imperniata su due «grandi vecchi» come Marzo rati e Brewer, mi» destinata ad arricchirsi giorno per giorno del progressi naturali del suoi giovani. L'uomo-chiave sarà Lea Craft, secondo americano ancora misterioso. La panchina è incredibile: anche il nono e 11 decimo (Fumagalli e Sala) sono due che possono dare apporti decisivi. Il Banco roma non abdica certo in partenza. C'è sempre Valerio Bianchini, che è grande, c'è sempre Larry Wrlght, che è 11 suq profeta. Kea potrebbe essere provvisorio, ma Bertolottl e Tombolato fanno numero ed esperienza. Per Roma e Cantù (che per ora resta Jolly, avendo Ieri il pretore romano rinviato al 4 ottobre la sentenza sul caso Ford) un handicap comune: l'Impegno doppio, duro in Coppa Campioni. E allora resta autorevole anche la candidatura di Milano, campione due anni fa e finalista l'anno scorso come Billy, certamente più solida ed agile quest'anno come Simac. A un patto: che Peterson e Cappellari vincano la scommessa su Curèton, l'ex «prò» cacciato da Pesaro. Barlvlera, Ezio Riva e Lamberti accrescono la duttilità della squadra L'uomo decisivo potrebbe essere Premier, se confermerà i playoff '83. L'uomo-chiave di Torino è invece Renzo Vecchlato: se sarà quello di Nantes e sfrutterà l'esperienza per restare sempre in campo almeno trenta minuti, la Bertoni di Guerrieri potrà mettere prua sullo scudetto. Non c'è più Brumatti, però Riccardo Morandotti, classe 1965, si proporrà come matricola dell'anno. Scott May è un campione in tutto, la panchina del giovani non è male. Resta l'interrogativo sul secondo americano: 11 gregario Bouchle farà posto fra. un mese a uno scarto dell'Nba. Sarà uno scarto d'orò1? Anche sul mercato di novèmbre negli Ufeà'cl sarà concorrenza vivace'. Vi fàra'tftdi1- 3trts 3o pure la Scavollnl, che ha tappato soltanto alla meglio 11 buco Duerod-Cureton. Pesaro è in fermento: e quando Pesaro fermenta la temperatura sale a mille gradi. 8kansi sembra già cotto, Silvester è in una posizione equivoca, là pattuglia italiana è folta ma qualitativamente eccellente solo in Magnifico. Davanti a Pesaro, dunque, mettiamo Bologna che qualcuno considera la prima favorita-scudetto per tre buoni motivi: la legge del grandi numeri (per tre anni la Sinudyne ha fatto cilecca), lo stimolo del nuovo sponsor Granario, la perizia del nuovo allenatore Bucci. In più mettiamoci l'uscita di scena di quel magnifico perdente che era Fredrick. Il problema è che l'uomo-chiave, anche secondo' Bucci, qui è Bonamico: e da Bon amico, su un campo di basket, ci si pub attendere tutto e il contrario di tutto. 1 Sei grandi e nessun poten¬ ziale Bancoroma in agguato. Le outsiders ci sono, ma non dovrebbero andare oltre una buona resistenza fino ai quarti di finale. In testa al plotone la Star di Riccardo Sales; il Slmmenthal — tanto nomine — bresciano, dove Carlo Rinaldi cova giuste vendette sul destino; infine, più che Bic e Peroni, la neopromossa Indesit. Forlì, Bergamo, Napoli, Gorizia e Fabriano lotteranno per non retrocedere. Gianni Meniche ili ssz.