Interprete «umano troppo umano»

Interprete «umano troppo umano» Interprete «umano troppo umano» DEFINIRE ratte pianistica di Gaudio Artau c molto più difficile clic tentare la stessa cosa con Riihinstrin, Horowitz, (hrtot, Fischer, Cìicsckiny, Kcmpff 0 Clara llaskil. timo per mare i primi nomi che gli stanno intorno per tipo artistico c magistero pianistico. I... sua fisionomia non si lascia i.assumere con la un .va chiarezza di «fucili, eppure ciò non avviene pei la prcscn/a di una personalità meno fotte; una componente di mistero, di seriosità appaltata complica la sua figura di inrcrprcrc Intanto Arrau, nato in Ole ottanta anni fa ma educato a Berlino, si è sempre presenrato ion una universalità di gusto non comune a epici liscili di partecipazione Carirtot si identificava in Chopin, Gicscking invece lo suonava poro, Kulunsicin era bravo anche in Mozart ma di più in Chopin, Clara llaskil l'esano contrario, il Beethoven di KcmpUf era meglio dei suo Chopin e cosi via du Arrau niente di tutto questo, Mozart, Beethoven, Chopin, Schumann, lirahms, Liszt possono essere rivissuti ogni s-ulra come i preferiti, gli unici. Per pochi altri pianisti l'opcra/ionc dell'interpretare ha significato cosi impegnativo come per Arrau, non per nulla assiduo lettole di Freud c di Jung c grande appassionato di psicanalisi Feriamo estremi opposti, come beethoven c Chopin, trovano nell'appassionara interrogatone della sua inieiligen/a la possibilità di convivere allo srsv> grado di simbiosi inrcriorc Sua caratteristica, mediamente, è quel: < di tempi più larghi, più comodi, adam alla poesia raicoirà c all'emersione di mille particolari significami (un antologia si potrebbe merterc insieme di piccole scopate di questo genere); ora che la moda dei tastieristi oggettivi, strutturali va declinando, \«umano troppo umano» (come diceva Savinio) dei pianisti come Anaci moina al primo posto nelle vicende dcll'intcrprerarionc musicale. Giorgio Pestelli J&Z2 contrabbasso e ancora Barry Altschul alla baticria Il piumata Guido Ma11. m.'! In polemica con gli organizzatori di concerti e di festival che lo trascurano in modo abbastanza clamoroso, reagisce licenziando Bridge into the nesv generation per la Spiare Records (H 102) e Dlalogue wlth mysell per la Dire IFO167) 11 primo contiene sei brani per quintetto e propone un confronto di grande Interesse fra il notissimo virtuoso quarantasettenne, sempre vario, intenso e trascinante, e i suoi più piovani collaboratori che sono Pietro Temolo al sax tenore. Fulvio Sisti al sai alto. Marco Vaggl al contrabbasso e Alfredo Golino alla batteria. Nel secondo Manusardl si ripresenta dopo cinque anni al pianoforte solo, dando un'ottima testimonianza della profondità e della maturazione dei suol stampi espressivi ti terzo -big- del pianismo jazzistico italiano. Enrico Pieranunzi. risponde da par suo con Jazz roads per la Cam (Cml 191), Una raccolta di sue composizioni per solo, duo. trio e quartetto. Infine il saxofonlsta Roberto Ottaviano, uno dei nostri solisti emergenti, si Ja avanti come compositore con Aspects (Tactus 0010) Tre ( comprimari del suo quintetto c'è ti trombettista sardo Paolo Fresu. del quale già si parla come del H'imton Marsala italiano fay

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