Per conquistar la Carnacina Barbero va dall'aia alla tv

Per conquistar la Camarilla Barbero va dall'aia alla tv L'attore all'Alfieri con «La gatta e il coniglio» Per conquistar la Camarilla Barbero va dall'aia alla tv TORINO — Vari mesi orsono Franco Barbero ebbe la cortesia di farmi conoscere una commedia di Marcel Pagnol. La femme du boulangcr (La moglie del panettiere; che, a differente di Marlus e Topaze, non utero mai letto. Rimasi sorpreso per la gratta, la fineeza agrodolce di quella storia che dall'entroterra marsigliese poteva benissimo essere traslocata nel nostro Monferrato; e per la singolare rispondente del protagonista, un ingenuo panettiere abbandonato dalla consorte giovanfstima e aiutato dall'intero paese a recuperarla, con la figura, persiti fisica, dell'attore. Poi Barbero ci deve aver ripensato. Niente di male, ogni interprete monta e smonta, nella fantasia, il proprio cartellone ideale. Ma La gatta e 11 coniglio di Amendola e Corbucci, che ne sono anche registi, presentato laltre sera all'Alfieri reso di nuovo agibile, sta a qualche disiamo dalle commedie di Pagnol, e sinceramente non ci pare possa servire all'attore a compiere quel salto di qualità che merita e gli auguriamo. E' la storia mai volgare, ma esile e prevedibile, del candido neocantautore Giovannino A nchio (con o senta apostrofo, a piacer vostro) e della bella Dolly, starlet di una microscopica tv privata regionale. Un copione che sembra non voler prender respiro né sul fronte della commedia di costume (la pittura d'ambiente di quel piccolo mondo, convulso e micragnoso, è risaputa) né su quello della commedia d'intreccio (l'altalena del ripicchi, delle gelosie, degli equivoci è un poco monotona). Ma allora perché aver chiamato al proprio fianco la bella e spigliata Stella Carnacina. che al perentorio fascino fisico unisce un tocco di romanesca impertinente e canta bene le belle cantoni dei De Angelis? Perché non servirsi mepHo df due valenti attori di carotiere home Alfredo Ritto e Silvana Lombardo? A ripagarci dellinsoddisfatione C'é. naturalmente, lui, Franco Barbero, questo spaurito eppur cocciuto Sganarello monferrino, delizioso nel sovrossaltl di stupore, nelle impettite tirate, in quegli stralunati racconti d'uomini e entmoli in cui senti passar odor di fieno e di mentastro, e ti pur di vederle le sue ale, i sindaci salumieri, le sorelle in odor di concubinato Ma dovrà osar di più in /udirò, misurarsi con testi di maggior resistenza. Alla prima, platea dell'Alfieri pressoché gremita, ritate a scena aperta, applausi scroscienti. Guido Davlco Bonino

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