«Ho fatto io al 113 la telefonata che è costata la vita al barista»

«Ho fatto io al 113 la telefonata che è costata la vita al barista» Drammatica deposizione al processo contro i terroristi di Prima linea «Ho fatto io al 113 la telefonata che è costata la vita al barista» Rievocata la feroce esecuzione di Carmine Civitate • La moglie: «Quando arrivò la polizia mio marito stava dormendo)) • Il testimone: «Quei giovani mi avevano insospettito» • AVI bar c'erano alcuni clienti quando sono entrati quei due giovani. Hanno chiesto un «;., r.rìM». poi si sono fermati vicino alla porta come in attesa di qualcuno. Quando mio marito è rientrato net locale uno dei due gli ha sparato-. Tesa, emozionata. Francesca Civitate ha raccontato ieri ai giudici, nel bunker delle Vallette, la barbara esecuzione del marito Carmine, assassinato dai terroristi di Prima linea II 18 luglio '79. Un omicidio assurdo, gratuito, un tragico errore della banda. Civitate. secondo Prima linea, era .colpevole» di aver chiamato la polizia nel suo locale. In via Paolo Veronese. 11 28 febbraio '79. provocando cosi la morte di Matteo Caggeri e Barbara Azzaroni. A luglio, in aula, li peni ito Marco Donat-Cattin aveva detto: • Del tradimento di Cii-ltate era sicurissimo Fabrizio dai presente in via Paolo Veronese (dove con i due morti doveva partecipare ad un attenta ì to - ndrj. Poi qualcuno di PI mi racconfò che la figlia del barista aveva confidato a i .scuota a un'amica che il padre I era preoccupato per aver telefonato alla polizia- ila replicato con rabbia ieri Francesca Civitate: -Mio marito non poteva telefonare a nessuno perché quando sono entrati quel due sfarci dormendo. E, nel 79. mia figlia non andava ancora a scuola E'tutto falso-. E allora chi ha chiamato la polirla? .Sono stato io-, ha spiegato Ieri con tranquillità un uomo sulla cinquantina, chiamato a testimoniare. E*, un negoziante della zona. Perché l'ha fatto? .Semplice — ha spiegato —. Ho visto alcuni ragazzi che da qualche giorno giravano li vicino. Uno é entrato anche da me. Ho pensato che stessero preparando una rapina, cosi ho telefonato al "113". fornendo una descrizione dei plorarti e indicando il tipo di macchina che avevano.. Gli agenti entrano nel locale di Civitate. Ha raccontato ieri la moglie del barista ucciso: -Hanno chiesto i documenti ai due clienti, lo, per non mettere in imbarazzo i due giovani, mi sono girata da un'altra parte poi mi sono chinata a prendere uno straccio. In quel momento ho sentito gli spari-. Civitate stava dormendo, si sveglia, corre ad una finestra e si mette a urlare: ■ Aiuto, chiamate la polieia-. Cinque mesi dopo, gli strateghi di Prima linea decretano la sua condanna a morte. In via Paolo Veronese, per •giustiziare- 11 barista arriva un commando. Ha detto Do- nat-Catiin -lo e Maurice Vignami l'abbiamo aspettato ricino alla porta, Maurice gli hasparato...-. Come copertura c'erano Fabrizio Olal e Michele Vlscardl, mentre Roberto Sandalo era alla guida di un'auto. Il processo continua oggi. 1t Un uomo è stato rapinato ieri mattina, alle 11.30. a un distributore Aglp a Caselle In strada Torino 46. Sergio Regaldo, 44 anni, abitante di fronte alla stazione di servizio Aglp. è stato affrontato da due giovani, uno del quali armato di pistola, che si sono fatti consegnare 11 portafogli, contenente circa 250 mila lire. I due sono fuggiti su una 850