Nella forte crisi del movimento terra il Giappone è un concorrente temibile

Nella forte crisi del movimento terra il Giappone è un concorrente temibile Nella forte crisi del movimento terra il Giappone è un concorrente temibile Il Samoter (Salone macchine movimento terra), varato nel 1964 dall'Ente Fiere di Verona, ha trovato una sua precisa logica economica e imprenditoriale come autorevole mostra dcH'edllcanllcrlstlca Internazionale, un settore produttivo che occupa una parte preminente nel reddito e nella ricchezza del singoli Paesi. Treccntomlla metri quadri di tecnologie, per un valore stimato in oltre 800 miliardi di lire, sono la carta di credilo di questa 18' edizione del Samoter. che si tiene a Verona dal 1 aio ottobre. Confermatosi sempre momento di interessante analisi per 11 settore dcll'cdllcantlerlstlca. questa edizione '83 si inserisce in una fase di mercato delle macchine movimento terra per molti aspetti contraddittoria, ancora sotto 11 segno di una crisi profonda, ma anche con taluni segnali di ripresa In campo internazionale che (anno sperare In una non lontana -uscita dal tunnel-. Il 1682 — come è noto — ha proseguito, e In alcuni casi accentuato, la crisi Iniziatasi già alla fine del 1980. Le cause sono quelle già delineate a più riprese negli scorsi an:ii: alto costo del denaro, paralisi del grandi lavori di sistemazione del territorio, sia nel Paesi industrializzati sia in quelli In via di sviluppo, stagnazione dell'attività edilizia sia pubblica die privata, rallentamento degli investimenti nelle Rrandi opere pubbliche. Il movimento terra in genere preannunzia, con la sua attività, I periodi di ripresa negli investimenti industriali, ma allo stesso tempo, é 11 primo ad essere colpito dal cicli recessivi. In questi anni di crisi esso é stato colpito in maniera durissima, con cali medi che si sono collocati, tra II '79 e l'82, tra 11 35 e 1140 por cento, e che In alcuni mercati fondamentali come quello nordamericano, hanno raggiunto diminuzioni dr..l'ordine del 60-70 |>cr cento. La Oermanla. Il principale mercato europeo, nello stesso periodo ha ridotto la propria domanda di quasi 1150 percento. Questa massiccia diminu¬ zione della domanda ha provocato alcuni Importanti mutamenti nella struttura del mercato mondiale: 1) Il Nordamcrica. che nel 1979 assorbiva intorno al 40 per cento della domanda mondiale, ha visto nel 1082 ridursi 11 proprio peso al ci: sotto del 20 per cento: 2) l'Europa occidentale, pur variando notevolmente 11 tipo di domanda, ha mantenuto un peso invariato intorno al 30 per cento, mentre hanno denuncialo assorbimenti maggiori Africa e Medio Oriente, che complessiva¬ mente hanno aumentato II proprio peso dal 10 a quasi 11 30 per cento del mercato totale. Questo significa che la domanda mondiale non solo si e contratta, ma si é sostata dal Paesi Industrializzali ai Paesi emergenti e in via di sviluppo, o meglio in alcune specifiche arce africane e mediorientali, in cui più alla e l'Imprevedibilità e II rischio di Impresa, nonché la concentrazione della concorrenza mondiale. Ma questa non è slata l'unica conseguenza della crisi: si è assistilo intatti anche al verificarsi di una dratnniatle,i situazione di sopracca|>acltà produttiva a livello mondiale, che ha costretto tutti I produttori a pesanti limitazioni produttive, contraendonc o annullandone completamente la redditività e creando, anche pi-i- marche di grande prestigio, situazioni che ne hanno compromesso lindipendenza se non addirittura la normale presenza sul mercato. Sintomatica, a questo prolusilo, la gravissima crisi della Caterpillar, la prima industria mondiale del settore, e le difficolta che stanno traval'iianiio tutte le altre grandi industrie produttrici di macchine movimento terra. Questa situazione ha portato a una feroce competizione non solo di qualità e di servizio, ma anche, e soprattutto, di prezzi. DI questa vera e propria -guerra- hanno beneficiato soprattutto I produttori giapponesi clic hanno Incrementato le loro produzioni nelle aree a domanda crescente. I segnali positivi però non mancano: si sta Infatti timidamente delincando' ' quella ripresa produttiva negli Siati Uniti da molti auspicata e che dovrebbe far sentire 11 suo effetto trainante sul resto dei Paesi industrializzati. A fine giugno la domanda Usa si era rapidamente portata quasi allo stesso livello dell'82. Purtroppo In Italia le cose non vanno ancora bene, anzi tutto la pensare che l'63 segnerà un'ulteriore forte flessione rispetto all'andamento già mollo critico del 1982.

Luoghi citati: Africa, Europa, Giappone, Italia, Medio Oriente, Siati Uniti, Usa, Verona