Un conto d'albergo non turba i rapporti Roma-Lussemburgo di Renato Proni

Un conto d'albergo non turba i rapporti Roma-Lussemburgo La stampa del Granducato e i ministri italiani Un conto d'albergo non turba i rapporti Roma-Lussemburgo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — / piccoli Paesi, e t piccoli giornali, vivono di piccoli scandali e di piccole notizie. E' ti cara del Lussemburgo e della sua stampa che hanno trasformato una disputa tra due ragionieri In un gustoso Incidente diplomatico tra un Paese di SS milioni di abitanti. l'Italia, e un Granducato che conta 300 mila anime, di cui un ferro stranieri, fediamo ( fatti, per ricostruire l quali ci siamo mesti in contatto con le permneclc itti turioni Interessate. Nel giugno scorto, la delegazione Italiana che partecipa al Consiglio dei ministri dell'Agricoltura della Cee a Lussemburgo torna a ca - ; con Zi ore di anticipo perché la riunione e finita prima del previsto. Le camere all'albergo Holiaay lnn (di proprietà araba) vengono disdette prima delle dieci del mattino, benché fossero state prenotate per un'altra notte. Tutto regolare: questo avviene tn tutti gli alberghi del mondo. La contabilità dell'albergo emette ugualmente la fattura per ta notte prenotata e poi disdetta: 540 mila lire. La ragioneria della nostra rappresentanza presso la Cee, a Bruxelles, scrive che no, il conto non lo salda per le ragtont suddette. Le lettere protocollate continuano per qualche tempo, tra Bruxelles e il Granducato, sino a che l'ai- bergo rinuncia a esigere t li mtla franchi a cui non aveva diritto In primo luogo. Fine della vicenda. E dov'è la story che ha emozionato la stampa lussemburghese? La story, quando non c'è. si invento. Coti fanno t giornali del Granducato, ripresi da una piccola agenzia di stampa italiana. La story, dunque, quella pubblicala, è che tira aria di crisi tra Lussemburgo e Roma, che t ministri italiani ti rifiutano di recarsi a Lussemburgo per le riunioni della Cee, che per tradizione si tengono in aprile, giugno e ottobre. Il Journal (tiratura seimila copie; parla addirittura di «sedia vuota» dell'/falla nella Cee, come fece il generale De Gaitile nel 1966. L'Europa alla aerina per un conto, modesto dati l tempi, di albergo? Ma no, questa è una storia a lieto fine, di cui la Almerina non ha mal saputo nulla. La tradizionale amicizia fra U Granducato e la Repubblica italiana * salva. Renato Proni

Persone citate: De Gaitile