Seveso, pene da 30 mesi a 5 anni per il «disastro» della diossina

Seveso, pene da 30 mesi a 5 anni per il «disastro» della diossina La sentenza dopo trenta ore: tutti condannati i cinque dirigenti Icmesa Seveso, pene da 30 mesi a 5 anni per il «disastro» della diossina MILANO — Dopo 30 ore di camera di consiglio. 1 giudici di Monza hanno emesso la sentenza contro gli imputati ne) processo per la diossina. Cinque anni di reclusione sono stati Inflitti a Von Zwehl e Sambeth. cittadini tedeschi, direttore àtWlcmesa e direttore tecnico della Qtvaudan; quattro anni agli svizzeri Moerl e VValdvogel (11 primo tecnico progettista della Glia udan. il secondo presidente itiYIcmesaì. Giovanni Radice e stato invece ritenuto colpevole soltanto del reato di disastro colposo e condannato a due anni e sei mesi, pena interamente condonata. Agli altri quattro, la pena e stata condonata nella misura di tre anni. Von Zwehl e Sambeth sono I stati Inoltre dichiarati perpe! inamente interdetti'dal pub| b.ici uffici; 11 reato di lesioni colpose è stato amnistiato. Fra le richieste della parte civile, la Corte ha ritenuto di accogliere quella del comprensorio sindacale della Brian za, per cui e stala disposta una provvisionale di 30 milioni. OH avvocati della difesa hanno preannunclato ricorso in appello. Nessuno degli imputati era presente alla lettura della sentenza, che e avvenuta In un'aula affollata ma silenziosa. Sono passali, esattamente sette anni, due mesi e tredici giorni da quando una nube tossica usci dallo stabilimento Icmesa e si diffuse nell'aria. Da allora di diossina, anche se a fasi alterne, si e continuato a parlare. E se la vicenda giudiziaria ha chiuso, con la sentenza di ieri. Il suo primo capitolo, la vicenda umana e scenttftea è ben lontana dalla conclusione. Sintomatico che, proprio poco prima cominciasse 11 processo, in tutta Europa si cercassero 1 fusti: quel 41 contenitori pieni di materiale più inquinato prodotto dal reattore Icmesa, accompagnati alla frontiera italo-francese dai responsabili dell'ufficio spedale per Seveso e poi scomparsi. Ora 11 ha la Gtvaudan, la società de! gruppo Hot/marni La fioche proprietaria delì'Icmesa, che promette di distruggerli DI diossina si e discusso ovunque: in congressi e in manifestazioni di piazza: al Parlamento Italiano e a quello europeo. In tribunale se ne è comincialo a parlare 11 17 giugno, dopo un tormentoso Inizio del processo (uno sciopero degli avvocati aveva (atto slittare di un mese le udienze) e dopo un'istruttoria lunga e contrastata. Il tempo aveva .atto si che degli imputali Iniziali, tre avessero potuto godere dell'amnistia: Fabrizio Melgratl. sindaco di Meda; Giuseppe Ohettl e Demetrio 8ergi. ufficiali sanitari della zona, tutti accusati di non aver sufficientemente vigilato sulla pericolosità dell Icmesa. E i terroristi di Prima Linea avevano eseguito la loro condanna a morte contro Paolo Paoleltl. ■ re pensabile di produzione della fabbrica. Restano solo cinque imputati, ma solo Hcrwig von Zwehl e Giova,.. : Radice hanno deciso di presentarsi In aula: gli altri non sono mal venuti e neppure durante l'inchiesta il magistrato era' riuscito ad interrogarli. Dalle loro risposte quasi nulla si e potuto capire del come e del perché si sia prodotta la nube tossica. Le loro tesi, poi sostenute da tutti gli avvocati della difesa, era Incentrata sulla «non pret«dlb(Iffd dell'evento., sul fatto che la produzione di trlclorofenolo «in sé non t pericolosa-. Nessuna responsabilità della direzione dell'azienda: eventuali errori — adombrati ma mal dimostrati — potevano essere stati commessi da chi materialmente condusse la produzione quel giorno. Il dramma umano della diossina si era Invece toccato con le testimonianze delle parti civili: numerosissime (167). ma la maggior parte sono state risarcite durante la pausa estiva del processo e si sono ritirate, forse qualcuno ha testimoniato con troppa enfasi, ma è possibile criticare chi ha dovuto lasciare la casa, ha perso il lavoro, t Elato costretto a scegliere se continuare o Interrompere una maternità? n pubblico ministero, Nicolò Franciosi aveva fatto proprie queste testimonianze, ricordando I danni provocati, ma anche I rischi futuri che la diossina porta con sé. Pericoli e rischi di cui la direzione delVIcmesa era a conoscenza. E al termine della sua requisitoria aveva chiesto la condanna di tutti gli imputati: sei anni e sei mesi per Sambeih. Waldvogel e Vontwehl; tre anni e sei mesi per Moeri e Radice. s-mr.

Persone citate: Fabrizio Melgratl, Giovanni Radice, Giuseppe Ohettl, Meda, Nicolò Franciosi, Paolo Paoleltl, Radice, Sambeth

Luoghi citati: Europa, Milano, Monza, Seveso