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Quando il potere logora la first lady Quando il potere logora la first lady (Segue dalla 1 ' pagina) egli é in condizioni splendide, tanto da far dire al medici clic Il suo fisico é di un uomo di 62 anni, non di 72. Ma ha nuociuto alla first lady, spegnendone anche la vivacità. Nancy, come la chiamano familiarmente, torna a essere se stessa solo In California. Per questo, un giornale serio come la Washington Post ha predetto ieri che l'anno prossimo Reagan si ritirerà. -Tra l'altro — ha scritto il columnist Mark 8hlelds — egli non deve più dimostrare nulla. E' arrii*ato alla politica a 55 anni, gratifir catodo una buona carriera cinematografica. Ha fatto una rivoluzione, costringendo persino t democratici a battersi per l'efficienza e non più per l'assistenza. Non ha bisogno di altri cinque annidi potere-. Il caso di Nancy Reagan alla Cosa Bianca, tuttavia, non é anomalo. Al contrarlo, tra le mogli degli ultimi quattro presidenti una sola. Rosalynn Carter appunto, non e caduta vi ti 11 n a dello stress dovuto alla sua posizione. Le altre due ne hanno sofferte enormemente: Patricia Nlxon, uscita dalla Casa Bianca, é slata colpita da un infarto, e Betty Ford, quando ci viveva ancora dentro, é divenula scmlalcollzzata. La loro storia, emersa qualche anno dopo la loro uscita dalla scena pubblica, é indicativa dell'onere che la moderna presidenza americana impone a tutte le first ladies. Una volta era diverso; una donna come la signora Truman poteva conservare la sua semplicità, lontana dalla luce del riflettori, una come Jackle Kennedy poteva fare periodiche fughe all'estero: un'altra ancora, come .ByrdJohnson, poteva trovare un rifugio nel figli e nel natio Texas. Adesso le restrizioni sono enormi. Probabilmente. Patricia Nlxon fu distrutta dal Watergate. Era una donna riservata, sebbene abituala alla politica dalla giovinezza, più a suo agio nel panni di madre che di ospite della Casa Bianca. Aveva sacrificato ogni ambizione personale alla carriera del marito, mostrandosi sempre immacolata, disponibile, attenta. Non commetteva un passo falso, conosceva a memoria l'etichetta, sapeva come mantenere l'unità familiare. Con il maturare dello scandalo smagri a vista d'occhio, e incominciò ad accusare incurabili disturbi. Betty Ford giunse alla presidenza già logorala dai decenni trascorsi dal marito in Parlamento. Ballerina classica in gioventù, iemmlnlsla ante Htteram, era nota per le sue ribellioni. Alla Casa Bianca si senti come prigioniera. La sua insofferenza si trasmise al quattro figli: insieme, dettero, si dice, più fastidi a Jcrry Ford die non le cure dello Stato e le dure eredità del Vietnam e del Watergate. Anni dopo, la first lady pubblico un libro sulla sua lotta contro l'alcolismo, aprendo un raro squarcio nell'esistenza dorata ma logorante del palazzo. I suol problemi furono Il motivo principale per cui Il marito nell'BO rinunciò a presentarsi candidalo. Reagan penso per una noltc di chiamarlo a fare 11 vicepresidente. Ford ci pensò sopra un'ora, parlò con la consorte e rispose no. Non si sentiva di riaprire un doloroso capitolo, durante 11 quale tra l'altro era slugglto miracolosamente a un allentato. E' difficile dire che cosa renda oggi tanto più stressante che in passato il mestiere di first lady Senza dubbio, le prime signore sono maggiormente alla ribalta. L'attività del mariti é diventala più complessa. Con I suol conti¬ nui spostamenti, il Presidente é mi me più esposto a ogni genere di rischi. Il disagio che ne deriva spinge queste protagoniste ad aborrire un secondo mandato, ed e una delle ragioni per le quali raramente oggi un Capo di Stato viene rieletto. -E' un lavoro che non gli Invidio — ha dello Ford di Reagan —. Afa ce n'i uno peggiore: quello di sua moglie-. 8chcrzosamente. ha proposto che venga formato il club delle .reduci della Casa Bianca»: -E' come aver fatto la guerra insieme, essere slati nella stessa trincea. Si crea una sorta di vincoloindlssolubile-. Ennio furetto