Barbero con la sua «gatta» Carnacina ora porte alla conquista dell'Italia

Barbero con la sua «gatta» Carnacina ora porte alla conquista dell'Italia Il comico dal 28 all'Alfieri con la nuova commedia - Poi la lunga tournée Barbero con la sua «gatta» Carnacina ora porte alla conquista dell'Italia TORINO — Chissà die 1113 non porti fortuna a Franco Barbero. Fa teatro da tredici anni prima con Macario, poi con Campanini, Infine In proprio; da tredici anni propone la maschera del tontolonn arguto, un po' candido e un po' perfido, del contadino Inurbato, del pasticcione che vince con la forza della semplicità; e, dopo tredici anni eccolo tentare il gran salto. Barbero era un comico regionale? Ora vuol diventare nazionale. Sta provando con Stella Carnacina, Alfredo Riero e Silvana Lombardo La gatta e Il coniglio, commedia con musiche di Amendola e Corbucci che debutterà all'Alfieri U 28 settembre. Lo spettacolo è prodotto dal milanese Nando Milazzo, che finanziò le ultime commedie con Macario (da Due sul pianerottolo In poi) e che ora ripropone Metti, una aera a cena di Patroni Oriti 1 con la Bolkan. «Questa organizzazione mi stava dietro fin dui tempi di Macario — ricorda Barbero — ma io ho tempre rifiutato le offerte. Ora mi sembra giunto il momento di verificare fuori del Piemonte il tipo di teatro che faccio. E' vero, fa poro do fuori anche prima. Finite le repliche delle mie commedie, andavo a Milano, al Bagaglinò di Roma. Prendevo paghe t le. perché mi offrivo io, ma non pensavo ai soldi, come non ci penso ora. Era importante lavorare fuori per imparare. Mi presento con una commedia semplice, con una forma di teatro parodiale.' tale e familiare che ricorda gli spettacoli di Macario. Avrà successo, sono sicuro-. La patta e il coniglio è ambientata In una televisione privata confusionaria e piratesca dove arriva un poeta contadino che sInnamora della soubrette. Barbero ha al i telaio a questa storia la sua svolta, il suo salto geografico che raggiungerà Palermo. Bari, Bologna, la Toscana, il Veneto, la Lombardia (non Milano), la Liguria. -Barbero non ti t montato la tetta —dice l'attore —. Barbero è curioso, lo è sempre stato. In Piemonte rischiavo di esaurirmi: qui a Torino, per anni, abbiamo fatto tutti la stessa commedia, rigirata in mille modi. Il mo>tento di cambiare è arrivato». Vuol forse far dimenticare qualcosa di sé? •Al pubblico no, a me stesso forte, lo sono come Ulisse. Non tono forte, tono stato furbttto, in tenso buono, e sono curioso, faccio tutto per curiosità e ho paura di diventare un commendatore prima del tempo, di rettare inchiodato In un posto. Ho bisogno di sentirmi libero-. Crede di dover raccogliere l'eredità di Macario? •Non mi sento intwsfito.da una missione, ma in un certo senso, si. /aceto il teatro che faceva Macario. Ma io mi tono trovato col pranzo servito, gli scacchi ti tono mossi nel modo giusto, manovrati da fili invisibili, ce ttata la crisi degli altri, la mia fortuna, la mia curiosità. Tutto questo mi ha permesso di raccogliere qualcosa.. Osvaldo Guerrieri l'i amo Barbero e Stella Carnacina: si limolano nell'ava cut ura