Bob Wilson colora le guerre civili

Bob Wilson colora le guerre civili A Parigi la parte franco-olandese dell'opera, musica di Nicolas Economou Bob Wilson colora le guerre civili PARIOI — Nell'ambito del Festival d'Automne è andato in scena al Thé&tre de la Ville il lavoro di Bob Wilson The CI vii Wars ano l-B. una coproduelone franco-olandese. La musica è di Nicolas Economou, la realizzazione sonora di Hans-Peter Kuhn, la scenografia di Tom Kamm, le luci di Jerome Vis e dello stesso Wilson, Alla -prima- parigina hanno assistilo tra gli aliti i ministri Lang, Cheysson e Halite. Michel Guy, direttore del Festival d'Automne. Robert Fitzpatrick. organizzatore del Festival di Los Angeles dove verranno presentati i cinque atti dell'opera. Uno sperduto angolo della terra: un orso bianco dorme ric-lmi a uno capanna rudimentale. Non ci sono alberi. In sovraimprcssionc appare il disegno di un tronco d'albero grigio. Immobili, in mezzo a buche nere, sono comparse figure umane. L'albero i caduto, taglialo alla base, e poi t scomparso. Incomincia a nevicar* Vie coppia di contadini sa'-: ul tetto della capanna C sono due pattinatori..un po' curvi, le mani incrociate dietro la schiena. In lontananza soffia un forte iviifo. L'orso cammtna a passi goffi, si n dono lingue di fuoco. Un soldato col cappotto e la fronte bendata si appoggia su di una stampella. Compaiono un bambino biondo e due donne con abito nero mollo ampio. Arriva la donna più grande del mondo: un'incredibile massa scura su cui spicca un volto che sembra minuscolo. A" il profilo di Sheryl sultori Tiene per mano un nano barbuto che indossa un costu me alla Rembrandt di velluto nero. Gli sguardi si incrociano: tutto ruota intorno a lei. Dopo l'inverno arritki l'estate con t campi di grano: la dea del sole risplende per un istante, i diamanti scintillano sulla pelle nuda di Mata Harl. si ascolta al plano musica da operetta. Poi viene l'autunno con le distese di ratioii perdi, le donne in nero danzano, un ufficiale russo in uniforme rema su di una barca. Dal sottosuo^ lo si innalza sempre più in alto il fusto del fagiolo e la terra scompare. Il fusto ha attraversato le nuvole ed ecco il bambino nel rifugio dell'orco, dove una donna lo rifocilla e lo nasconde. Arriva l'orco: è il nano divenuto gigante. Il bambino nel suo nascondiglio suona un'arpa senza corde e poi scappa. Sulla terra intanto è arrivata la primavera: i tulipani sono rossi e di sera paiono simili ai rubini. Seduto su una sedia, solo e pensoso, il bambino racconta come trascorre le sue giornate. Bianco, giallo e rosso: sono i colori delle stagioni con sfumature di luce arancione, d'oro e viola. Sono luci come solo negli spettacoli di Bob Wilson si possono ammirare: luci da -favola-. In questo contesto i personaggi diventano opere pittoriche dai co/ori caldi e ombrosi, ftgure visionarle che si appoggiano l'uno all'altra: paiono fantasmi chiamali da un medium, o quadri dipinti in tirati sincc.-mii sulla medesima tela. The Clvll Wars ha per sottotitolo: -Un albero si misura ptU facilmente quando è abbattuto-, frase scritta a proposito di Abramo Lincoln assassinato. Ma non serve andare alla ricerca di fili conduttori dello spettacolo al di fuori del pensiero di Bob Wilson. Ciò che conta à quello che si vede e si sente sulla scena: il miraggio di queste immagini meravigliose con le loro luci stupende, i personaggi rinchiusi nel loro spazio con le i nei che scappano, raggiungono altezze impossibili, e si avvicinano allo spettatore come se lo sfiorassero. Miracoli della tecnologia die Bob Wilson eleva a livelli di poesia pura. di opera Incantata. Colette Godard C rip> richt * I # Monde I i-1*. r l'Ii.ili.i ti *t Si ampi*

Luoghi citati: Los Angeles, Parigi