Vivisezione, la parola a Strasburgo (ma siamo lontani dal sopprimerla)

Vivisezione/ la parola a Strasburgo (ma siamo lontani dal sopprimerla) L'Italia molto critica sul testo proposto per una nuova normativa europea Vivisezione/ la parola a Strasburgo (ma siamo lontani dal sopprimerla) ROMA — Lunedi prossimo. 26 settembre, al Consiglio d'Europa di Strasburgo si parlerà di vivisezione. All'ordine del giorno c'é infatti il testo della Convenzione sulla si>erlinenlazlone animale, elaborato l'anno scorso da un comitato od hoc Se l'assemblea lo approverà, verrà Inviato al vari governi membri affinché lo ratifichino e quindi lo introducano nella loro legislazione nazionale. In caso contrarlo, verranno apportate modifiche e II testo riprenderà nuovamente liler parla-1 menta re. .Noi siamo contro Questo testo — dice l'on. Filippo Fiandroltl (pai), segretario della Camera del Deputali e membro della delegazione Italiana a Strasburgo —. /luche se tenta di limitare la sofferenza per gli animali da laboratorio, prevedendo norme che rendono meno dolorosa la stabulazione, più umano il trasporto, più citile la modalità dell'esperimento fino ad impedire che le stesso animale t'eriga usato più vo/fc per la vivisezione, non affronta I problemi di fondo di questa pratica.. Innanzitutto si trovano ancora senza risposta 1 quesiti se la vivisezione sia ancora ullle alla scienza oppure no. se sia opportuno proseguirla quando sono ormai a punto numerosi e affidabili melodi alternativi, se sia necessario mantenere cosi elevato il numero degli animali sacrificati sull'altare della ricerca biomedica o collaterale (militare. Industriale, ecc.). Nel dicembre 1982 é slato ! proprio l'on Fiandrotti, ottenendo di portare In aula il testo della convenzione (fino a quel momento era all'esame della Commissione scienza e tecnologia) ad avviare un dibattito pubblico che ha messo In crisi le tesi di coloro I quali, seppure con 11 paravento della . convenzione, miravano a mantenere In vigore la prati- : ca della vivisezione. In quella circostanza é emersa l'Incongruenza di una , ricerca che. pur pàludandos! di progresso e di esigenze a\venlrlstlche. esitava a servirsi di strumenti più moderni come la banca dati (che tra l'altro consentirebbe di limitare moltissimo gli esperimenti con animali) e l metodi alternativi (molto più affidabili ai fini dei risultati), persistendo in pratiche sperimentali sulla cui affidabilità i medici rimangono sempre più perplessi. La base della vivisezione — é stato ribacino — é la somiglianza fra animale e uomo, da cui dovrebbe derivare la possibilità eli trasferire senza rischio I risultati dall'uno all'altro. Ma é la scienza stessa, col progredire della conoscenza, a confermare che questa somiglianza si limila ormai ad affinità tanto grossolane da risultare Inutili o qualsiasi ricerca che abbia per mela il progresso E. a una validità scientifica sempre più ridotta, si affianca un rischio crescente di disastri farmacologici licrlcolosl per lutti. Per evitare che I consensi contro la vivisezione, e quindi contro qualsiasi tentativo di mantenerla seppure regolamentandola, oumentassero ulteriormente, gli estensori del testo hanno forzato 1 tempi portandolo In assemblea II primo dibattito doveva Iniziare nell'aprile scorso ma in quella occasione é stato ancora l'on. Fiandrotti. con un escamotage procedurale, od ottenere che la discussione venisse rinviata al 26 settembre. Quali previsioni, dunque, per lunedi? .Le sensazioni sono diverse — dice Fiandrotti —. Ce la sensazione che il fronte dei vivisezionisti sia meno compatto ma anche quella che in aula la loro maggioranza risulti superiore. Da parte nostra abbiamo presentato una serie di emendamenti e cercheremo di farli appropare-. Oli emendamenti sono principalmente quelli di imporre 11 ricorso alla banca dati e al metodi sostitutivi, di eli¬ minare la vivisezione per uso didattico nelle scuole di ogni ordine e grado, di eliminare la sperimentazione animale per 1 controlli tossicologici, per le prove del cosmetici, per gli usi militari e per tutti gli impieghi Industriali non necessari. Nello slesso tempo si chiede però che la sperimentazione animale sia temporaneamente sospesa anche nella ricerca biomedica. Se la convenzione dovesse essere approvala, per gli amici degli animali la battaglia non sarà certo finita. >/n questa eventualità faremo pressione sui povero! affinché non l'adottino — continua Fiandrotti —. Il rappresentante italiano al Consiglio dei minisiri di Strasburgo ha già dichiarato che l'Italia non accetterà la convenzione. Le altre (.'-■■<« lozioni protezionistiche europee, che stanno dando vita ad una vera e propria federazione, faranno altrettanto-.

Persone citate: Fiandrotti, Filippo Fiandroltl

Luoghi citati: Europa, Italia, Roma, Strasburgo