Anche i belgi scoprono l'austerità e reagiscono paralizzando il Paese di Renato Proni

Anche i belgi scoprono l'austerità e reagiscono paralizzando il Paese In sciopero 830 mila dipendenti pubblici dopo i tagli decisi dal governo Anche i belgi scoprono l'austerità e reagiscono paralizzando il Paese DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Con 15 anni di ritardo sul resto dell'Europa, l'autunno caldo t* arrivato anche in Belgio. Da 12 giorni il Paese è nel caos in sepuffo ad uno sciopero. Iniziato spontaneamente tra i ferrovieri di Charleioi. dei dlpendenti pubblici, circa S30 mila La protesta ha già coinvolto gualche azienda del settore privato, c potrebbe allargarsi se le febbrili consultazioni in corso tra goixrno e sindacati non avranno successo Il governo liberaldemocristiano di W'ilfried Martens (convalescente per un'operazione al cuore e sostituito da Jean Gol) vacilla: i socialisti premono, il franco belga si indebolisce, il tradizionale consenso sociale t venuto a mancare, la disoccupazione si aggira sul tasso del 13 per cento, la Vallonia e in crisi per l'acciaio. Emerge la verità amara di cui spesso gli economisti non tengono conto: la politica di rigore produce tensioni, anche perdite economiche, benché sia necessaria per raddrizza re i conti del Paese. Da 21 mesi il Belgio e <;■>;,■:nato con decreti legge, avendo ottenuto dal Parlamento i ;x>ferl speciali per risanare l'eco¬ nomia e per rlequilibrarc il bilancio nazionale 11 Paese, in cui opera un altissimo numero di multinazionali, con libera circolazione dei capitali, con un reddito prò capite allo, con un costo del lavoro piti oneroso che in Germania lotta per la sua sopravvivenza come entità politico-economica liberista La misura dei sacrifici, co¬ munque, è stata giudicata colma quando il governo ha annuncialo risparmi sulle spese per l salari del dipendenti pubblici di 250 miliardi di lire l'anno, in concreto una riduzione del reddito reale degli statali e del parastatali Dalla culla del sindacalismo operalo belga, la regione dt Charleroi. e jmrttta la ribellione: ora. i treni, gli autobus. I tram, in parte anche gli aerei sono fermi, le scuole semiabbandonate, le poste non funzionano, il grande porto di Anversa, quarto in Europa, non riceve le 100 navi alla fonda, le immondizie invadono i marciapiedi, i ministeri sono quasi deserti, l programmi rodiotelevislvt incompleti, la pazienza della gente allo stremo. Si discute sul pacchetto di misure budgetarie per il 1984 come base del compromesso sociale, e in particolare sulle misure governative contestate dai dipendenti del settore pubblico Iconti non tornano: i nuovi sistemi di remunerazione previsti non sono punitivi, sostiene il gotvrno, mentre I sindacati affermano che essi decurtano il reddito sino a 2 mihont di lire all'anno. L'alternativa e di gonfiare il defidt pubblico, txinl/icando fa baffapfta contro inflazione. I belgi ritengono sacri alcuni prindpt. tra l quali quello del denaro Toccando le buste paga, il governo si e spinto molto in avantt. tantopiii che questo Paese deve imparare, come altri in Europa, a vivere all'altezza dei suoi mezzi. E il Congo nonc'épiù Renato Proni

Persone citate: Jean Gol, Martens

Luoghi citati: Anversa, Belgio, Bruxelles, Congo, Europa, Germania