Per sempre sepolti fra i ghiacci i 3 italiani morti in Groenlandia

Per sempre sepolti fra i ghiacci i 3 italiani morti in Groenlandia Una spedizione ha raggiunto i corpi, ma non ha potuto recuperarli Per sempre sepolti fra i ghiacci i 3 italiani morti in Groenlandia Raggiunta una salma, è stato impossibile proseguire l'operazione -11 gruppo del Cai ha allora deciso di deporta nel crepaccio accanto alle altre - La sciagura all'inizio di agosto durante la salita alla vetta della Great White Tower COPENAGHEN — I corpi di Enrico Bologna. Giorgio Pettlglanl e Pino Agnolotti, morti durante la scalata alla Oreat Wlilto Tower. sull'Isola di Upernlvlk. In Groenlandia. Mino stati raggiunti Ieri da una squadra di soccorso italiana Gli uomini del Club alpino, constatata l'imposslbllitfi di recuperare le salme, hanno provveduto a dar loro sepoltura, in fondo ad un crepaccio. ...La spedizione * composta da Oluseppe Dlonisl. Corrado Babbi, Eugenio Ferrerò e Franco Bibetti. tutti torinesi. Ferrerò aveva svolto In passalo con Pettigiani ed Agnolotti esplorazioni e scalate nella Terra del Fuoco e. e con Bibetti, è considerato anche un vittimo conoscitore della Groenlandia. I tre scalatori erano precipitati probabilmente il 4 arcuo, mentre si accingevano a raggiungere la vetta della Oreat Whltc Tower da dove contavano di effettuare una serie di riprese fotografiche, necessarie per il completamento di un libro sulle montagne groenlandesi. Il quartetto del Cai ha raggiunto, dopo una lunga marcia sul ghiacciaio a Nord della montagna, il conio di Enrico Bologna, già individuato due settimane fa da un elicottero nel pressi di un crepaccio. Al suo conio erano legate due corde che sprofondavano ne! ghiacciaio sottostante e ad esse risultavano assicurati Pino Agnolotti e Oiorgio Pettigiani. Ferrerò. Dlonisl, Babbi e Bibetti hanno lavorato per molte ore nel tentativo di estrarre dal ghiaccio 1 due corpi, senza però riuscirvi Ad un certo punto un nuovo cedimento ha reso pericolosissimo e im|iosslbtlc proseguire l'operazione e la squadra del Cai. dopo aver scattato una serie di fotografie della zona, ha ritenuto che la decisione più giusta fosse quella di deporre la salma del Bologna nello stesso crepaccio dove erano caduti 1 suol compagni. Sulla spiaggia dell'Isola di Upernlvlk e stata collocata ima lapide commemorativa. L'esito di questo estremo tentativo e stato comunicato Ieri mattina alle mogli dei tre alpinisti caduti: «Siamo molto grate agli amici che hanno ki]ii!i> tentare — ha detto Claudia Pettigiani — ma hi montagna ha voluto tenere con sé t corpi dei nostri cari Ixiro stessi avrebbero preferl- to cosi-. Anche Niella Bologna, la moglie di Enrico, ha ritenuto giusta la decisione del soccorritori: •Hanno fatto bene a lasciare mio marito accanto al compagni della sua ultima impresa. Costituivano un terzetto affiatato, sarebbe stato triste doverli separare per sempre-. Una prima sedizione, partita dall'Italia il giorno di Ferragosto e composta dalle guide Bompard. La Boria. Kurshtnsky, aveva compiuto nelle scorse settimane una prima esplorazione dell'isola Qui gli eschimesi avevano, fornito agli italiani indicazioni sbagliale spiegando che i dispersi avevano tentato la scalata di un'altra montagna e solo con l'Intervento di un pesante elicottero era stato possibile raggiungere la Oreat White Tower, alla cui base venne notato 11 cor]K> di Enrico Bologna e, poco distante, tracce che lasciavano supporre la presenza degli altri due.

Luoghi citati: Bologna, Copenaghen, Groenlandia, Italia