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Paino, procuratore di Palermo chiede di essere riascoltato Sui nuovi appunti di Chinnici giunti al Csm Paino, procuratore di Palermo chiede di essere riascoltato ROMA. Il procuratore di Palermo Vincenzo Paino ha chiesto di essere nuovamente ascoltato dalla prima commissione referente del Csm per dare chiarimenti cui contenuto di altri appunti di Chinnici, in cui vi sono passi che lo riguardano. Probabilmente sarà sentito stamane a Palazzo del marescialli. Questi nuovi appunti di Chinnici fanno parte dell'incartamento Inviato alla fine dèlia settimana scorsa dal procuratore di Caltanisetta Sebastiano Palane al Csm. 81 tratta di cinque fogli protocollo fitti di annotazioni, che vennero trovati nel cassetti del giudice Chinnici subito dopo la strage. La commissione ieri ha ascollalo I magistrati di Palermo Schlacchilano, Barrile e Croce, per far luce su alcuni episodi avvenuti a Palazzo di giustizia. Oggi il Consiglio superiore della magistratura, in seduta plenaria, deciderà se archiviare l'indagine contro Schiacchltano. chiamato in causa anche dalla vedova del procuratore Costa. Secondo Rita Marioli Costa, il pm Schiacchltano avrebbe fatto capire al legale di un mafioso che gli ordini di cattura contro un gruppo di Imputali del clan Spatola e Inzerlllo erano stati firmali tutti dal procuratore Casta e che la responsabilità era solo sua. Schiacchltano avrebbe negato la circostanza. Al pm Croce sono stati chiesti chiarimenti su un altro episodio raccontalo dalla vedova del commissario Giuliano: un rapporto di polizia su assegni trovati ad un mafioso, documento cui la Procura avrebbe dato scarso seguito. La prima commissione re¬ ferente partirà nei prossimi giorni per Catania, per un'indagine conoscitiva sulla magistratura locale. Al Csm sono arrivati alcuni esposti che denunciano ritardi e Insabbiamenti. Proprio Ieri sono arrivati al Consiglio nuovi documenti nei quali si parla di Interferenze di gruppi economici calancst sulla magistratura della città. Secondo queste carte, vi sarebbe stato 11 tentativo di pilotare la nomina del primo presidente della Corte d'appello (carica tuttora vacante) anche attraverso l'intervento di uomini politici. Quindi, lunedi prossimo, 1 commissari ascolteranno l'alto commissario antimafia Emanuele De Francesco, che ha inviato alcuni rapporti al Csm per lamentare inerzie e sottovalutazioni della magistratura in procedimenti contro mafiosi.