Mosca: un satellite Usa seguiva il jet per spiare i sistemi di difesa sovietici

Mosca: un satellite Usa seguiva il jet per spiare i sistemi di difesa sovietici Il maresciallo dell'aria Kirsanov illustra l'ultima tesi russa sull'abbattimento del Jumbo Mosca: un satellite Usa seguiva il jet per spiare i sistemi di difesa sovietici DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Per «spiare, le basi sovietiche della Kamchatka e di Sakhalin. afferma il Cremlino, il Jumbo sudcoreano si valse anche dell'apporto di un satellite, di almeno quattro ricognitori americani, addirittura di un Awacs, di navi e stazioni radio di terra. L'ultima scric di «prone irrcfutabili. relative a quella «premeditarci anione criminale (.J con obicttivi strategici e politici, porta la firma del maresciallo dell'aria Pclr Kirsanov. Olà anticipata lunedi sera dall'agenzia Tasi, e stata pubblicata ieri dalla Pravda, accompagnata da una cartina con cui al vorrebbe dimostrare il sincronismo fra le varie fasi di volo del Jumbo e tre successivi passaggi nel cielo dell'Estremo Oriente sovietico da parte del satellite americano Ferrei -D. •Cercano ili presentare qualsiasi spiegazione che siano In grado di immaginarsi., e stalo II secco commento di un portavoce dell'ambasciata Usa. DI sicuro effetto sul lettore sovietico, l'articolo di Kirsanov lascia perplessi numerosi specialisti occidentali. • Tutti i satelliti militari passano sulle località più interessanti —h;> dello uno di essi — Se non ci fosse stata questa coincidenza con II Ferret-D. probabilmente i sovietici avrebbero parlato di un altro satellite.. Seguiamo comunque la spiegazione del maresciallo. Uno. Il Boeing parti con 40 minuti di ritardo da Anchorage. per poter meglio rispettare la t Abolitila del suoi rend ~ - l'oiis con 11 Ferret-D. nati liste per la ricognizione radiotecnica su un ampio spettro di frequenze utilizzate dai sovietici. Le sue orbite durano 96 minuti, il suo .occhio- abbraccia ad ogni passaggio una fascia terrestre larga tremila chilometri. Quella notte 11 Ferret-D apparve sulla Chukotka alle 18.45 (ora di Mosca) e per 12 minuti fu sopra Kanichatka e isole Kurlll. Nell'orbita successiva II satellite, spostato più a Ovest, apparve sull'Urss alle 20.24: alle 20.30, precisamente quando il Boeing sarebbe entrato secondo la ricostruzione so- viciica nello spazio aereo dcll'Urss, 11 Ferret-D si trovava sulla Kamchatka. La contraerea, ammette II maresciallo, era slata attivata, e quindi spiata dal satellite. Poco dopo 11 Ferret-D ebbe modo di controllare anche le trasmissioni della difesa antiaerea, ancora inattiva, a Sakhalin e sulle Kurlll. Terza orbita. Alle 22,04. più a Ovest ancora, il Ferret-D comparve a Nord di Jakutsk. e tre minuti dopo sulla parte Nord di Sakhalin. Contemporaneamente, alle 22.03, Il Jumbo era entrato nello spazio aereo dell'isola sovietica. Il satellite fu In grado di .leggere' tutte le comunicazioni. Secondo Mosca. Insomma, l'aereo sudcoreano fece da •lepre, per rivelare agli americani come funzionano sotto stress I collegamenti sovietici. Due. L'operazione, dice il maresciallo, si svolse nella zona del sistema Usa di radionavigazione Loran-8, In grado di determinare con estre¬ ma precisione le coordinate di qualsiasi aereo. L'«errore di rottili. quindi, e per l'Urss impossibile e Inammissibile. ' Tre. Altri aerei erano nella zona: l'RC-135 del quale si è sempre parlato, e che secondo Mosca Incrociò la rotta del Boeing, un altro RC-I3S presso le Kurlll. un Orlon sul Mare di Odi ni sk e un altro Orlon sul Mar del Giappone. Al largo di Vladivostok c'era la fregata Badgcr, e altre navi (non indicate) nella zona. «Ci sono anche altri elementi convince ut t — ma II maresciallo non dice quali — che consentono di asserire che un aereo F-3A Awacs controllai^ il volo dell'intruso e dei nostri intercettori.. Quattro. Perché, domanda il maresciallo, c'erano sul Jumbo 29 membri d'equipaggio e non 1 consueti 18? -Chi erano gli ti in soprannumero? Naturalmente gli specialisti Che usavano gli impianti di spionaggio installati sull'aereo., i. gal.

Persone citate: Secondo Mosca, Tasi