Sette sfavoriti contro Reagan di Ennio Caretto

Sette sfavoriti contro Itengnii Poche prospettive di successo per i candidati del partito democratico alle Presidenziali americane del prossimo anno Sette sfavoriti contro Itengnii Ce n'è un ottavo non dichiarato, il pastore negro Jackson • Secondo lo storico Schlesinger, la scelta tinaie avverrà tra l'ex astronauta Glenn e il vicepresidente di Carter, Mondale (con Ted Kennedy «in riserva») - Per cadere, Reagan dovrebbe inciampare Le incognite maggiori sono Libano e Centro America - E c'è il risentimento delle donne per un capo dello Stato «maschilista» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Sarcasticamente. I repubblicani li chiamano «I magnifici sette», e osservano che In realtà sono otto. Bl tratta del candidati democratici alla Presidenza, sette «confessi', l'ottavo occulto. Usa Today, 11 primo quotidiano americano a diffusione nazionale, ne ha pubblicato 1 profili in ordine alfabetico. Eccoli: Reubln Askew, ex governatore della Florida; Alan Cranston, senatore per la California; John Olenn, ex astronauta e senatore per l'Ohio; Oary Hart. senatore per 11 Colorado; Ernest Holllngs. senatore per la Carolina del Sud: Oeorge McOovern, sconfitto da Nixon nel 78; Walter Mondale. Il vicepresidente di Carter. L'ottavo è un negro. Il pastore JesM Jackson, che aspira all'eredità di Martin Luther King, ma non è precisamente un apostolo della non violenza. Una serie Improvvisa di eventi e di scadenze ha suscitato l'interesse degli americani per I candidati democratici alla Presidenza. La settimana scorsa, McOovern, sconfitto nelle elezioni senatoriali dcll'82, ha lanciato a Reagan la sfida del llberals. 1 radicali (si fa por dire) negli Stati Uniti. In giro per l'Europa, Jackson ha commesso alcune nat¬ fe. non ultima quella di svelare che anche la regina Beatrice d'Olanda è contraria agli euromissili. Alla fine di que-' sto mese o all'inizio del prossi- ■ nio. 1 grandi sindacati daranno 11 loro placet ufficiale a uno del sette od otto leader, e tutti pensano che toccherà a Mondale. Il primo ottobre, nel Maine, ci sarà la tradizionale straw poli, la consultazione fra tremila fedelissimi del partito. Le fototessere del magnifici sette sul giornale hanno Ispirato al direttore del Consiglio di Sicurezza della Casa Bianca, Clark, un commento velenoso: .Sembrano condannati a morte.. L'eminenza grigia di Reagan si riferiva alle loro prospettive di successo nel novembre dell'84: nulle o quasi, a meno che non Intervenga una catastrofe della reaganomlci o della politica estera, ad esemplo nel Libano e nel Centro America. Più che candidati, ha argomentato Clark, essi sono capri espiatori dell'assenza di programmi alternativi del partito democratico a quelli del presidente Reagan. I) giudizio di Clark è viziato dall'ideologia, ma colpisce egualmente 11 segno: tuuùihé l'avanguardia di itti esercito preparato e forte. I sette od otto ricordano 1 resti di un'armata In disfatta. La fragilità delle candidature è palese agli slessi democratici, al punto che tra le loro file comincia a serpeggiare 11 nome di Edward Kennedy. Eppure Arthur Schlesinger, lo storico di Roosevelt e la «testa d'uovo- delle nuova frontiera kcnnedlana. esclude che alla Convenzione dell'estate prossima al senatore venga Imposta la nomina a furor di popolo. Come altri Intellettuali, egli Immagina che si crei un impasse, probabilmente tra Mondale e Olenn, o che per colpa di Jackson esploda il problema razziale, e che l'Assemblea si rivolga a Edward Kennedy , quale estrema ratio. Ma Schlesinger preferirebbe che 11 sena¬ tore entrasse in Uzza nell'88, quando il reagantsmo si sarà bruciato. Del «magnifici sette«. dice l'Insigne storico, cinque non possono essere presi sul serio. Due, Askew e Hollings, a torto o a ragione portano un marchio provinciale: Askew non ha mal operato fuori della Florida, eccettuato un breve periodo In cui fu ambasciatore per i commerci sotto Carter; Hollings, pur vantando un ventennio di servizio pubblico al Senato a Washington. si presenta come l'uomo del profondo Sud. Altri tre non appaiono in sintonia con I tempi: McOovern. con 11 suo radicalismo (relative, conviene ripetere, per l'Europa) e addirittura un residuo del passato; Cranston, ormai sessantanovenne, propugna cause Impopolari come la moratoria atomica e gli aiuti al regime sandlnista del Nicaragua; Hart. 45 anni, il più giovane di tutti e il più simile ai presidente Kennedy, e troppo Impaziente e troppo Innovatore. A parere di Schlesinger, alle urne nel novembre dcll'M gli americani saranno più centristi del consueto. .Reapan lo ha capito: a parole è a destra, ma di fatto il suo equilibrio e notevole. I candidati democratici uri sono soltanto due, Olenn e Mondale, e forse pi i< il primo del secondo; Mondale — dice lo storico — si colloca alla sua sinistra e risente ancora dell'handicap di Carter.. E Jackson? «Non è il mo¬ mento di uno candidatura negra alla Casa Bianca. Di fronte alle crisi, economica e in ternazionale, i diritti civili sono passati in secondo piano.. Jackson rischia d! danneggiare il partito democratico e frammentarlo ulteriormente. Sapendo di non poter mirare alla PrcttliV.'nza. egli spera di cocrlngcre un Olenn o un Mondale ad accettarlo come compagno di cordata. Se. dalla corsa. Olenn o Mondale uscissero vincitori con un programma moderno ed efficiente, qualche possibilità di battere Reagan I democratici l'avrebbero. Ma gli sviluppi della campagna elettorale, che In pratica è ora incominciata, non dipendono solo dal due candidati. Dipendono anche dal rivali, che Invece di dirimere I contrasti interni si mostrano decisi a esasperarli; dal partito nell'Insieme, che brancola sempre alla ricerca di se ttesso. impastoiato dal miti della nazionalizzazione < dell'assistenzialismo; dal sindacati, 11 cui abbraccio potrebbe essere dannoso, visto 11 ruolo frenante che hanno assunto nel Paese. Hollings. il quale non manca di umorismo — uno del suol slogans è -Un uomo di spirito alla Casa Bianca. — sostiene che .ti processo evolutivo da ronzini a cavalli di rosta chiede tempo., e si riduce pertanto a sperare che Reagan ixrda •inciampando da solo e azeoppandosi.. Quale confusione regni in campo democratici-., non solo tra 1 leader, ma anelli gli elettori, lo dimostra 11 fatto che il numero uno è Mondale, che però, contrapposto a Reagan. perde; mentre Olenn. quando si misura con il Presidente net sondaggi, vince. La macchina partitica. In altre parole, privilegia un candidato che non è molto gradito al voto fluttuante, a quella maggioranza silenziosa che poi decide 11 responso delle urne. E una posizione suicida che non dispiace alla Casa Bianca, la quale si augura che l'ex astronauta non riesca mai a recuperare lo svantaggio nel confronti dell'ex vicepresidente di Carter. Su che cosa potrebbe Inciampare Reagan? Le prospettive economiche hanno ancora quel tanto di Incertezza, e quelle di politica estera ne hanno in misura tale da non poter escludere sorprese. Le incognite più gravi riguardano 11 Medio Oriente e il Centro America, dove uno scoppio e possibile da un giorno all'altro. Per il momento. l'abbattimento del Jumbo sudcoreano da parte dcll'Urss ha portato alle stelle la strategia reagan lana. Ma la Casa Bianca prevede che il Cremlino farà di tutto per mettere In difficoltà I) Presidente, alimentando le tensioni e le disinformazioni. «Camminiamo — ha ammesso Clark — su un terreno minato. Riusciremo a evitare un incidente?.. Tuttavia, più ancora della reaganomics o delle crisi internazionali, preoccupano 11 partito repubblicano due fattori Interni: le minoranze e le donne. I reaganautl sanno di avere contro 1 negri, e hanno' avviato una campagna senza precedenti per conquistare il voto Ispano-americano. In parte, osserva Schlesinger, la retorica antleastrista del Presidente e 11 suo impegno nel Salvador sono In funzione elettorale. Con ie masse di origine latino-americane, egli spera di riempire il vuoto del negri. I reaganauli sono anche coscienti del risentimento femminile contro li capo di Stato «maschilista', antiabortista, discriminatore. Parlano di un gender gap o di un sex gap. nel quale potrebbe precipitare. Sarebbe Ironico che 11 .cowboy dalla pistola facile., come I democratici vorrebbero che fosse giudicato, venisse messo kjo. dalle gonnelle. Ennio Caretto