Lo specchio appannato

Lo specchio appannato Lo specchio appannato Moses compie sempre più spesso dei passi falsi, ms sembra che possa anche permetterselo, contando che Washington finirà per commettere un errore in più. Nel tentativo di caricare le colpe sovietiche nel «caso Jumbo» gli smericani hanno creato il «caso Gromyko» il quale ora sta montando in un «casa Nazioni Unite». Fra quanti deplorano l'atto di violenza contro l'aereo coreano, una buona parte teme di vederlo schiantarsi sul Palazzo di Vetro. Il rifiuto del capo della diplomazia sovietica di recarsi a New York alle condizioni postegli dal Dipartimento di Stato non pone per se stesso l'orgsnizzazione mondiale in crisi. Mette in risalto piuttosto una sua crisi latente. Mai erano stati tanti i problemi sui quali le Nazioni Unite dovevano pronunciarsi e rosi era stata cosi bassa la possibilità per il concerto intemazionale di incidere sulla loro soluzione. L'assenza forzata o provocata di Gromyko diminuisco il prestigio dell'Onu, ma non lo intacca di meno l'ostacolo posto dall'amministrazione americana al suo arrivo. Anche se l'intenzione di Reagan era quella di mettere sotto ascuia Gromyko di fronte alle assi» se mondiali, non poteva pretendere di impedire al* l'imputato di raggiungere l'aula o farlo giungere umiliato e criminalizzato in anticipo. Se allo stesso tempo né Shultz ni Gromyko vogliono incontrarsi, non sono le Nazioni Unite le più appropriate a sancire l'interni* zinne del dialogo internazionale. Attribuire l'intoppo alla sola decisione del governatore Cuomo (di non lasciar atterrare Vlljushin) sarebbe come asserire che a Comi so non possono esvere installati gli euromissili per l'opposizione del sindaco. Ad ogni modo il malcapitato governatore di New York, con il suo maldestro divieto, non sa probabilmente se ha giocalo un colpo a Reagan o ad Andropov. Il Presidente americano avrebbe potuto scavalcarlo e il sovietico avrebbe potuto raggirarlo (facendo per esempio portare Gromyko da un aereo cubano proveniente dall'Avana). Fra tutte le supposizioni avanzate sul caso, una ci sembra senza fondamento: proprio quella usata di più. Si va sostenendo che Gromyko ha disertato l'Assemblea generale per evitare di assistere ad una condanna quasi plebiscitaria dell'Urss per la violenza di Sahalin. Non risulta affatto che la maggioranza dei governi di* sposti ad infliggere all'Un* una condanna nei termini reaganiani fosse cosi cospicua. Bisogna verificare addirittura se esiste. Non che i Paesi del Terzo Mondo, ed Frane Barbieri (Continua sì pagina 2 In nona colonna)

Luoghi citati: Avana, New York, Urss, Washington