10 anni di confronto sull'Arte Sacra

10 anni di confronto sull'Arte Sacra 10 anni di confronto sull'Arte Sacra La Giornata dell'Arte Sacra con i suoi due lustri di Ininterrotta attività, è di corto uno degli appuntamenti di «rangodelia Marmomacchine di Sant'Ambrogio di Valpolicella che. dai 17 ai 25 ienembre. sarà, per il mondo lapideomaimileto. il punto di riferimento per un'approfondita analisi tecnico-mercantile. Occasione per ampi ed interessanti dibattiti nel corso dei quali si è consolidalo il legamo Ira il mondo deHa progettazione e le esigenze dei l arredamento sacro, la Giornata deli Arte Sacra ha rappiesentato anche, nelle tematiche che in questi dieci anni ha affrontato con scelte oculate e di viva attualità, un'occasione dinamica •tfravetso la quale n comparto tapideomarmifero ha trovato una specifica dimensione operativa 'oltre che l'opportunità di un dialogo proficuo con il mondo doliti piogetlazione. In questa logica, che ha caratterizzato un decennio di impegni di non trascurabile entità ai quali hanno presenziato personaggi di- rilievo internazionale — l'arch Gresleit. il responsabile della Basilica Vaticana, ecc — si evidenzia una continuità dialettica che sottolinea listanza del divenire rien ecumenismo cattolico e. consequenzialmente, la sua immagine estetico-ambientate il tema di quest anno — • Ventanni di atchitettuta religiosa dopo il Vaticano 2 • —è la logica conseguenza delle scelte opetate negli anni passati e che conduce a completare pioblematiche come «il sacro come occasione d arte nello città», «l'altare come luogo architettonico», .la custodia dei SS Sacramento spazio e luogo», »niettuta dello spazio architettonico tradizionale: possibilità di propone la sua comptensione in termini di rrvttalizzazione liturgica-, •recupero e restauro delie opere d'arte». La partecipazione di esimi studiosi — dan'r-rch. Giancarlo Santi, direttore dell Ullicio Arte Sacra dell'Arcidiocesi di Milano, il quale nel proprio intervento affronterà un tema • motivazioni e riletlura critica di una esperienza culturale la Mostra di Monza» di largo interesse, al prof. Giacomo Glasso deli Università di Roma che si soffermerà sul •significalo e senso dell'archileitura religiosa dopo il Concilio Ecumenico Vaticano 2 ». alla prof ssa Maria Antonietta Crippa del Politecnico di Milano la quale tratterà della «materia e spiritualità nell'organizzazione dello spazio sacro» — farà della giornata del 21 settembre prossimo, non solo un'occasione di signilicative riflessioni, quanto e soprattutto Il momento di un bilancio che abbraccia dieci anni di lavoro e di impegni nel corso dei quali il mondo dei marmo ha lecitalo un ruolo importante, specie se si valutano gii apporti di Cui Si à arricchito nello scambio di esperienze con i . progettisti ai quali, peraltro, ha tiasionto cognizioni tecniche di glande utilità pei una funzionale adattabilità del materiale lapideo alle varie necessità architettoniche D'altro canto la Marmomacchine, di cui quest'anno ricorre Il ventunesimo anniversario, ha sempre sollecitato indagini di questo tipo sia per sostenere quell'impegno promozionale ai quaia si è dedicata eln dal 1961, anno della sua nascila, sia per tornire agli ambienti della progettazione lutto quelle intormazioni indispensabili alla valorizzazione di un matonaie, la cui stona à concatenata a quella dell'uomo e le cui caratteristiche principali sono l'eleganza, la sobnetà e l'economicità Riconsiderare, dunque, i ventanni di architettuia religiosa anche nella valutazione delle indicazioni che il Concilio Vaticano 2 ebbe a fornite nell'ambito dei propti lavon. significa valutare con oculatezza non solo un momento progettuale e. per conseguenza, l'aderenza delle forme ai significati del messaggio che attraverso queste si intende tiasmeltere. bensì meditate sui signifitaii di un messaggio ecumenico che in occasione di quell'assise propose ai mondo intero una nuova e moderna funziono dotta Chie-. sa nella società. Strutture In relazione ai contenuti di un messaggio innovativo, quindi, attraverso il1 quale il mondo religioso ha supportato il dialogo nuovo, sottolineato il rinnovarsi della liturgia parallelamente alle istanze di un mondo sociale che considerava il momento religioso una parte integrarne delia vita quotidiana e quindi un'occasione di comunioni universali nelle quali l'individuo si immedesimava per apritsi ai dialogo con il suo prossimo

Persone citate: Giacomo Glasso, Giancarlo Santi, Maria Antonietta Crippa

Luoghi citati: Milano, Monza, Roma, Sant'ambrogio Di Valpolicella