Tra lapidi romane e «cotti» d'autore di Leonardo Osella

Tra lapidi romane e «cotti» d'autore IL MUSEO GABETT1 A DOGLIANI Tra lapidi romane e «cotti» d'autore DAL NOSTRO INVIATO CUNEO — A Dodiatii ésialo Inaugurato un museo nel quale per la prima volta In Piemonte si espone materiale che si può definire di archeologia industriale: si tratta dei cotti (dagli splendidi comignoli Istoriati ai vasi monumentali da giardino, dalle semplici mattonelle cxcelsior al fregi per frontoni) prodotti alla fine del secolo scorso dalla fornace dei fratelli Sordi. La collezione dovrebbe presto arricchirai di altri •pezzi-, caratteristici della cultura di DoRilani. I quali si aggiungeranno al reperti di tun'altro genere (concrezioni fossili, lapidi romane, una bella tomba cineraria, fittili e monete, capitelli romanici, vecchie cartoline) che raccontano la storta è la preistoria di queste colline coperte di vigneti. Il museo é siato dedicato a un illustre dogllanese, il professor Giuseppe Gabelli, germanista e per lunghi anni docente all'università di Roma, tra 1 primi e I pochi.Italiani che si siano dedicati ad alto livello alle letterature scandinave. Oabettl—che ebbe tra i suol assistenti Ladislao Muti or. Delio Canllmorl. Carlo Antoni — fondò a Roma l'Istituto italiano di sludi germanici e a Colonia (con l'alloro borgomastro Konrad Adcnauer) ''istituto Petrarca. Lo studioso dogllanese dedico anche molle energie alla compilazione del Disio na rio delle Opere, del Personaggi e degli Autori. Ed e stalo proprio l'editore del Dizionario. Valentino Bompiani, a tratteggiare durante l'inaugurazione del museo, la figura di Oabelli: -Fino all'ultimo giorno, a letto per la grave malattia che lo affliggeva, lavorò alle botte della Sezione tedesca e nordica che gli era stata affidata-. Era presente alla cerimonia Inaugurale il figlio di Oabetti. Lorenzo, che continua l'opera del padre come docente (é stato per alcuni anni all'università di Palermo) e ora come responsabile dell'Istituto italiano di cultura a Colonia (presto andrà a dirigere quellodi Vienna). Il Museo Gabelli riporta Doglianl al centro dell'attenzione a veni anni da un'altra iniziativa che sollevo enorme interesse: la nascita della Biblioteca civica «Luigi Einaudi», per volontà dell'editore Giulio, che intendeva onorare la memoria del padre nel paese natale oifrendo un patrimonio di effettivo valore sodale. L'edifido (spazi aperti e scanalature mobili) fu progettalo da Bruno Zevi: il catalogo (che divenne ben presto noto come «Catalogo di Do*Mani.) fu compitato, in base a un questionario inviato a SOM specialisti di ogni disciplina, da un gruppo di lavoro della Einaudi sotto la guida di Dello Cani 1 mori Leonardo Osella l

Persone citate: Bruno Zevi, Carlo Antoni, Delio Canllmorl, Konrad Adcnauer, Luigi Einaudi, Sordi, Valentino Bompiani

Luoghi citati: Cuneo, Dello, Dogliani, Palermo, Piemonte, Roma, Vienna