Politici e giudici d'accordo il magistrato deve cambiare di Giuseppe Zaccaria

Politici e giudici d'accordo n magistrato deve cambiare Difficile intesa nel convegno di Pugnochiuso Politici e giudici d'accordo n magistrato deve cambiare DAL NOSTRO INVIATO PUONOCHIUSO — -Abbiamo bisogno di un giudice diverso-: attutito su questo punto, pollllcl e magistrati sono parsi d'accordo. Ma per li momento sembra proprio che gli elementi di contatto si esauriscano nel tratteggio, alquanto improbabile, di questo futuro, ideale operatore di una giustizia nuova. Un giudice preparato, credibile. prì-i vo di spirito di casta, un giudi- ' ce calato nella collettività, pronto ad inserirsi (non da protagonista, ma come elemento regolatore) nel nuovi spazi aperti da una società che continua a cambiare. Purtroppo, dal lungo «faccia a faccia» che ieri ha opposto magistrati delle tre correnti ai rappresentanti della democrazia cristiana, del pei e del partilo socialista, non sembra essere emerso molto di più. Da una parte, c'è una categoria che continua a sollecitare, a voce sempre più "Jta una 'ri/orma globale-, dall'altra un Parlamento che esita ancora dinanzi alla complessila (e, dal punto di vista di chi governa, anche dalla •pericolosità») di interventi cosi Incisivi. Casi come quelli di Tortora e Negri, hanno ripetuto In molti, contribuiscono non poco ad accendere 1 toni di un dibattilo che si vorrebbe il più possibile pacato. Se Piero Casadel Monti, segretario di .Cuitù per la Costituzione-, ammetteva, per esemplo, la necessita di rivedere le norme sulla responsabilità disciplinare del giudice. Salvo Andò, responsabile per il psl della sezione Olustlzla. riprendeva immediatamente questo tema, ma con un taglio molto diverso, ponendo l'accento sulla necessità di un più accentuato 'Controllo sociale., sull'esigenza che la professionalità del giudice .sia in qualche modo misurata, e non solo allinlzto della carriera ma anche in tutta la sua progressionf... Se un magistrato accusava alcuni parlamentari di aver usalo li dibattito sulla sorte di Negri per lanciarsi -in accuse i ciano Violante Inaccettabili contro i giudici che hanno fatto solo il loro dovere.. Manfredi Bosco, democristiano, riprendeva l'argomento per affermare che 11 docente padovano -sta ottenente in questa fase la vittoria che non avelia mai ottenuto prima-. E per aggiungere subito dopo die tulio questo lascia intravedere una preoccupante frantumazione di orientamenti tra poteri deliostato- La sola proposta nuova, in questo continuo rimbalzare il : accuse, e giunta, quando 11 dibattito era appena agli Inizi, da Oluseppe Tamburrlno. Il procuratore generale della Cassazione, che moderava il dibattito -lo sono convinto — ha tìnto Il pg della Cassazione — che la riforma debba essere nello stesso tempo organica e completa. Perché dunque non fissarne i principi e gli orientamenti generali in una legge - quadro che si potrebbe emanare raptdaniente, c alla quale tutti i successivi interventi dovrebbero rifarsi?-. Purtropj«o. nel diluito che e seguilo non c'è stato spazio perchè la proposta venisse approfondila Per Lucomunista. 11 problema centrale, quello del| la .incomprensione fra citta! dlnl e magistrati., è determi| nato proprio dal carico di re| sponsabllltà (-spesso non loro, come avviene per la lentezza dei processi-) che grava sugli operatori della Olustlzla. EnI rteo Ferri, segretario di Afaoli stratura indipendente, ha sostenuto che la riforma non deve essere solo tecnica ma I deve tener conto del giudice I come persona. Trarre le conclusioni di un ! incontro-scontro che si è protratto sino a larda sera loccl ìi stamane, all'ex presi! dente della Corte Costltuzio j naie. Franco Bonifacio, 1 Per chi ha assistito a questo I dibattito dall'esterno, l'unica ! conclusione possibile, per 11 1 momento, è forse anche la più I scontata. Per vedere U .nuovo j magistrato, bisognerà attenj*>«« ftn5or* ««olio, mollo Tempo': " Giuseppe Zaccaria

Persone citate: Casi, Franco Bonifacio, Manfredi Bosco, Negri, Piero Casadel Monti, Salvo Andò, Tortora