Per Kohl non tutto è perduto anche dopo le stoccate russe

PerKohlnon tutto è perduto anche dopo le stoccate russe PerKohlnon tutto è perduto anche dopo le stoccate russe Il Cancelliere ostenta fiducia nei colloqui e fermezza: gli assedi pacifisti alle basi Usa sarebbero «un atto di violenza contro lo Stato» - Amarezza in Germania DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Le dure parole del vlccmlnlstro degli Esteri sovietico Kornlenko, nella tua conferenza stampa a Mosca, hanno appesantito il pessimismo che già gravava sulla Repubblica Federale Tedesca. Vero è che Kornlenko voleva presentare l'immagine di una Russia per nulla scossa, nella sua risoluteceli, dall'.incldente. del Jumbo, ma — a giudizio di Bonn — ha anche disperso quasi ogni illusione di una sua maggiore flessibilità al negoziato di Ginevra. Il sarcasmo con cui sono state descritte e sgretolate le recenti dichiarazioni del ministro tedesco degli Esteri Genscher sulla possibilità di un compromesso sugli arstmall nucleari di Londra e Parigi, ha amareggiato ed esasperato gli spiriti. Per il governo Kohl sono sviluppi allarmanti II Cancelliere si è impegnato ad accogliere i primi Pcrshlng-2. l'arma più temuta da Mosca, se la trattativa russo-americana resterà sterile: ma l'ostilità contro gli euromissili cresce di giorno in giorno, i condivisa dal 60-65 per cento del tedeschi, l socialdemocratici si stanno affiancando sempre più decisamente ai vasti movimenti pacifisti. Con nervosismo forse eccessivo, un grande titolo sul Financial Times Informa: •Euromissili: conteggio alla rovescia per la Germania Ovest verso un disastro-. Disasttr t una parola troppo sgargiante; ma tensioni e conflitti tono certo possibili. E' assai improbabile clic Kohl si faccia Influenzare dalla piazza; ieri, in un intervista, ha anzi dichiarato che i previsti assedi delle basi militari •costituirebbero un atto di violenza contro lo Stato democratico.; tuttavia Mosca spera, e non ha dunque fretta di concludere a Ginevra. Aspettiamo, può darsi che i tedeschi stessi respingano l Pershlng-2: questo sarebbe il ragionamento del Cremlino. E' una tattica non priva di logica, quando Andropov ode giungere dalla Germania voci come quella di Willy Brandt, l'ex cancelliere ora presidente del partito socialdemocratico. Ieri ha ripetuto: -Un accordo e possibile soltanto se la Nato rinuncia agli euromissili-. Ai 10» Pcrshlng-2 e ai 464 Crulse Il governo di Bonn non è certo pacifista, ma proprio per evitare untscolatlon Inferno desidera infensamente, disperatamenle. un qualche compromesso a Ginevra. Anche questa sua ansia stimola Mosca a tergiversare, in quanto sa che, con il passare di ogni settimana, Kohl premerà sempre più su Washington e sempre piti tenterà di lanctare ponti tra i due interlocutori Nella sua inferrato affa Frankfurter Allgemelnc. Kohl ha ammesso che le prospettive a Ginevra restano • Incerte-, ma non ha rinunciato alla solita iniezione di ottimismo: -Qualora il negoziato fallisse, verso la fine dell'anno, sono sicuro che le con¬ versazioni proseguirebbero parallelamente all'installazione del primi euromissili». La Frankfurter Allgemclne ha pure un articolo sul rafforzamento missilistico sovietico, e scrive che. secondo esperti americani, t russi avrebbero adesso, -pronti per l'impiego-, ben 700 SS-20 con 2100 testate. E' il doppio della cifra offerta sinora da tutte le fonti: anche se non e chiaro se includa gli 88-20puntoti verso l'Asia. .Voi; basta. Ogni mese. Mosca aggiungerebbe al suo arsenale quattro nuovi 88-21. Per tutta giornali, e per lo fugoslavo Gilas intervistato da Die Welt. Mosca non vuole una guerra, ma spera di -soggiogare- l'Europa, piegandola con le sue minacce. Mario Ciricllo

Persone citate: Andropov, Gilas, Kohl, Mario Ciricllo, Willy Brandt