Per il Libano e gli euromissili quasi un «asse» Francia-Italia

Per il Libano e gli euromissili quasi un «asse» Francia-Kalia Dominato dai due problemi il viaggio lampo di Craxi a Parigi Per il Libano e gli euromissili quasi un «asse» Francia-Kalia Un «imperativo morale» la presenza nella Forza multinazionale, ma nessuna partecipazione a eventuali azioni militari Usa fuori degli obiettivi iniziali - Ricerca comune per sbloccare le trattative di Ginevra DAL NOSTRO INVIATO PARIGI — La nascila di un •asse» Italo-francese sulla crisi del Libano, con qualche distinguo rispetto alla posizione americana, e 11 primo risultato politico che la missione europea di Craxi ha registrato Ieri a Parigi, insieme con 11 netto rifiuto da parte di Mitterrand di considerare la force de frappe come un elemento su cui si possa discutere a Olnevra. nel negoziato tra Usa e Urss sugli euromissili, un negoziato che pure, per 11 governo italiano, deve essere sbloccato con ogni sforzo. Sono questi I due temi che hanno dominato 1 colloqui poi allargati al ministri degli Esteri Andreotti e Cheysson, e al primo ministro Mauroy, In un giro d'orizzonte che Craxi ha giudicato - rapido, inrenso e vonevttirato tul temi di più urgente attualità- E tra questi il Libano e balzato al primo posto, con 1 soldati italiani e francesi impegnati Insieme con le truppe americane e Inglesi nella Forza di interposizione. Questa Forza, per Craxi e Mitterrand, non ha affatto esaurito 11 suo compito, anzi la sua presenza a Beirut è «un impera (Irò morale». DI qui bisogna partire per trovare una soluzione politica alla crisi libanese che tenga conto di tutte le parti in causa, senta tentazioni di prove di fona o di soluzioni militari. I francesi sono decisi a non muovere 1 loro uomini da Beirut, come ha confermato Ieri Cheysson. salvo che per gravi ragioni umanitarie; l'Italia è d'accorilo nel tenere una linea di prudenza, anche se Craxi si e detto certo che U Parlamento autorizzerebbe un'estensione dell'azione umanitaria In atto in Libano «se o pochi metri dalle postazioni dei rostri soldati ci /osse il pericolo di nuovi mussacri per la popolazione curile». Nell'aria, ce quasi l'atleta per una richiesta di mediazione (•Finora nessuno ce l'ha rivolta., ha detto Craxi). c'è la speranza Italiana di un allargamento della Forca ad altri Paesi, e c'e la preoccupazione comune per le possibili Iniziative americane: •Se gli Usa decidessero un Intervento fuori dai limiti d'orione della Fona di pace, questo creerebbe dei problemi — ha spiegato Craxi —. ita noi abbiamo messo le mani avanti: non ci assoceremo ad orioni militari, perché l'unica sol» rione possibile è politica.. Quanto al missili. 11 governo francese ha spiegato nell'In contro con Craxi e Andreotti che la grandissima parte della force de frappe per la sua dislocazione sul sottomarini non può far parte per sua stessa natura di un negoziato in cui si discute dello schierami- tito missilistico territoriale europeo. In ogni caso 11 rifiuto di discutere dei missili francesi a Olnevra è totale: teoricamente, dicono 1 francesi, si potrebbe discutere del missili installatili! maniera pernia nenie nel territorio francese, che sono dlciotto, ma questo In un confronto a cinque, allargato anche a cinesi e Inglesi. •/( punto fermo di convergenza — ha spiegato Craxi — e la necessità di un riequtll6rio. m qui bisogna partire per trovare una soluzione ragionevole nelle trattative, armandoci di tutta la pazienza necessaria, perché organizzare la pace è il primo dovere dei governanti.. (cnc Sullo sfondo del colloqui (nel pomeriggio Craxi ha Incontrato anche Dclors, il super-ministro dell'Economia, e Il segretario socialista Jospin, sono limasti I problemi comunitari e bilaterali, che verranno ripresi nel quadro degli Incontri semestrali, 11 17-18 novembre In Italia. E' stato Invitato anche Mitterrand, che Ieri ha sottolineato come la vecchia amicizia tra lui e Craxi possa essere il punto di partenza per arrivare ad una nagglorc concertazione esecutiva tra i due Paesi. Una buona metà del viaggio aereo da Roma 11 presidente del Consiglio l'ha passata seduto sul bracciolo di una poltrona, rispondendo alle domande del cronisti. •/( problema centrale — ha detto subito Craxi — è se riusciamo onoa far fare un passo avanti al negoziato di Ginevra ragionando insieme su tutti i fattori in gioco, sapendo che se ne cambia uno possono cambiare tutti gli altri. Il tentativo e questo: capire come si può sbloccare una trattativa finora paralizzata da pregiudiziali.. Alla lettera di Rea san che chiede ai Paesi Interessali di sostenere le nuove proposte di Nltse a Ginevra e di pro¬ nunciarsi Intanto con chiarezza sull'Impegno di installa re nel termini fissati I missili in mancanza di un accordo, la risposta per ora e chiara: gli europei devono concertare una linea che abbia come pri mo obiettivo 11 negozialo, e cerchi di farlo camminare. Anche sul Libano Craxi ha parlato a lungo con I cronisti I nostri soldati, ha ricordato, sono In Ubano per ragioni umanitarie, a garanzia del campi di profughi, chiamati dal governo di Beirut e dal palestinesi. .La natura e i confini del nostro compito per II momento non cambiano — ha confermato Craxi — anche se i valori umanitari non hanno confini.. Sembra di capire che In una situazione diversa, davanti a una tregua o a un cessate 11 fuoco. l'Impiego e la zona di operazioni del nostri uomini potrebbero essere rivisti. Per ora. si e deciso soltanto di rafforzare la protezione delle truppe. Craxi ha confermato che ci sarà una copertura aerea: In piti ha rivelato che gli Stati Maggiori hanno anche previsto l'Ipotesi di un .rafforzamento d'urgenza Certo—e Craxi lo ha ripetuto al leader i ini so Jumbi alt che gli ha telefonalo venerdì sera In albergo da Damasco — se ti contingente Italiano venisse aggredito «anche per caso* reagirebbe immediatamente. E se la situazione libanese dovesse precipitare? .Se oggi ci ritirassimo per un rischio astratto — ha detto Craxi ri ferendosi anche alle richieste del pel — sarebbe un'offesa al buon senso e al nostro onore. Se il quadro cambiasse, informeremmo subito il Parlamento. Ma il ritiro del nostro contingente oggi può interessare solo alla Siria, e la Siria deve sapere che non ce ne andremo solo perché ha alzato It Uro Ori suoi cannoni.. Oggi a Londra Craxi Incontra il premier Margaret Thatchcr. I problemi restano gli stessi: ancora una volta, si ricomincia dal Libano e dagli euromissili. Elio Mauro l'urini. Il presidenti- del ('nn\l|>lin Craxi duratile l'incontro di ieri all'I lisi -n con Mitterrand