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Fabbrica 1 di sogni Fabbrica 1 di sogni •Non ho mal potuto avere un museo» dice Eneo Ferrari. Potrebbe aggiungere: «Il nostro museo é 11 mondo». Non sarebbe una pan feria. Vetture che portano il marchio ilei Cavallino tono custodite come gioielli In ogni Paese, curate con amore, ctitibite con orgoglio. Nel 1947 la Ferrali costruì 3 auto, 5 nel *J«, 21 nel '49. ti •muro» dei cento «templari fu superato nel 1957 (113), quello del mille nel 1971. Negli ultimi anni la produzione si è attestata intorno a quota 2500. Una cifra trascurabile rispetto a quelle di certi giganti dell'auto. Ita Ferrari non significa quantità. Ferrari vuol dire molto di più: tecnologia avanzatissima, espellente derivate dalle comperar!orti, manualità artigianale, impiego di materiali pregiati. Qualità, Insomma. E non basta. La fusione che, .In pratica, esiste da sempre tra la Ferrati che corre e quella che produce, da alte meravigliose ^granturismo* di Maranello un valore particolare. Ferrari: pensi alla velocita, ai Garaiidi Premi, alle piste. E senti un brivido, se ami davvero l'automobile. Le Ferrari sono state per anni le vetture del re, del principi, delle stelle del cinema, dèi magnati dell industria Oggi panno in mano anche a dirigenti, professionisti. Ma costituiscono sempre delle •cor symbol-, vetture simbolo. Gli americani ne vanno potei E non solo loro. Polenta del mito Ferrari, conferma delle qualità intrinseche delle macchine che nascono a Maranello. In 36 anni ne sono state prodotte circa 30 'mila. Linee disegnate dal grande Pininfarina, nomi che eccitano appassionati e collesionisti: «Tetta Rossa; •400 Super America.. *250 GTO-, •275 ere. e pfa dicendo. Vetture che, ai loro tempi, costavano milioni e che, adesso, valgono un patrimonio. Aggressive, eleganti, piene di personalità. E' bello che non stiano chiuse in un museo o in un garage, è simpatico che corrano ancora insieme, come In questo raduno nel nome di Ferrari. Il rombo dei loro motori porta allegria, conferma le capacità del lavoro italiano, ricorda che, quando si ha coraggio, I miracoli sono possibili. Vero Ferrar!? Michele Fenu