La Bausch e il genio di Lietta Tornabuoni

La Bausch e il genio PERSONE di Lietta Tornabuoni La Bausch e il genio DAL NOSTRO INVIATO VENEZIA — Rifugiato in un albergo veneziano chic imo inusuali- Federico Felli- ] ni ha badato soprattutto a a ansare più cerimonie e pranzi possibile, a parlare il \ meno possibile, a tenersi il I più possibile alla larga. »T"è piaciuto' Ti sei divertita, hai riso?., domanda affet- | tuosamente Risate? -Cerio, il film é cosi allegro .... itlfegro? .Certo. Ironico, e allegro. E' allegro 11 tono distaccalo di consapevolezza: la consapevolezza dà liberazione di energie, vitalità, quindi allegria anche nel naufragio.. E'curioso il finali: il film sembra terminato quando mostra il set di Cinecittà, il direttore della fotografia Peppino Rotunno. la troupe al lavoro, e una figvra nascosta dietro la macchina da presa che forse i Fel'int o forse t il suo protagonistagiornalista Orlando: poi si '.orna int>ece a Orlando su una barchetta in meteo al mare insieme con il rinoceronte... Come mai. cosa vuol dire? «Chiudere con l'immagine realistica del set sarebbe slato consolatorio: non vi preoccupale della catastrofe, abbiamo scherzato, é soltanto cinema. Oppure sarebbe slato un alibi: vedete, l'unico dovere dell'artista é raccontare, essere testimone del disastro Narrativamente, sarebbe stalo sleale: che fine faceva 11 rinoceronte, si poteva lasciarlo li per aria? Me parso meglio concludere la .ve: con un pensierino, più filosofico che psicologico.. Pina Bausch, tedesca, la domatrice europea più am¬ mirata, la principessa cieca del film, i a volte durissima, a volte dolcissima. Sempre supremamente elegante: bianco e nero, faccia smunta e ieratica, mani forti, vasti pantaloni da harem Grande snob: .Fellini é un genio? Davvero, un genio lo non so cosa sia. Lavorare con lui é un privilegio? Non so. avrei accettato di fare un film anche se me lo avesse chiesto un altro: al cinema sono molto Interessata, anche se non ho mal 11 tempo di andarci. Fellini m'é venuto a trovare dopo aver visto a Roma 11 mio spettacolo Caffi Muller e dopo 1980: era entusiasta, non mi parlò affatto della .'.';.: <■ ma torse'già ci pensava. Poi m'ha chiesto. Io. che non sono Ubera mal. avevo, per caso, una pausa: ho accettalo.. S'i troiiata bene, male'1 • Un'esperienza mollo rassicurarne. Di solito sono io che recito, ballo, dirigo. Non m'era mal capnalo prima di venir diretta: é piacevole, tranquillizzante Non m'era mal capitalo prima di dover recitare un personaggio, una "parte", ma 11 ruolo di cieca mi tentava per la possibilità di ricerca, per la sfida d'esprimersi senza sguardo, interessarne.. Allora i soddisfatta? .Mal soddisfatta. M'ha lascialo dislocala e perplessa la necessità di rlpr re tante volte la stessa cosa, l'imposslblllià mia di capire dove fesse la macchina da presa, quale losse l'occhio che mi guardava.. Anche lei ha portato con si il figlioletto, un bellissimo biondo su: due anni affidato a un gio¬ vanotto grande e ridente coi baffi neri: chissà se i il padre, di sicuro i il baby sltter. Anclie lei, come tutti gli attori inglesi o tedeschi del film, ha visto la Nave soltanto ieri sera, e degli altri di Fellini ha visto pochissimo, quasi niente. Sul costo della Nave fioriI scono fiabe e leggende: al! cunl dicono che. destinata a I costare otto miliardi, s'i diI latata sino a costare 11-12 i miliardi Altri dicono motto 1 meno Altri persino di più. e j provano a fare t conti: dunI que, pare che la sola verno■ ne inglese sia costata 300 ! milioni; dunque, pare elle anche la colonna sonora tanto straordinaria abbia comportato prezzi insoliti. ; penile se un tempo il maestro Nino Rota prendeva 10 milioni d'anticipo e poi diventava ricchissimo coi diritti d'autore, stavolta il maestro che ha elaborato le musiche liriche e classiche ha preso i suoi 40 milioni circa, e ci son voluti l'orchestra e il coro della Rai. dunque, pare che... Ma durante la lavorazione c'i stato un momento in cui l'organizzatore generale Pietro Solariannl s'i messo * le mani nei capelli? .Non proprio, ma quasi E' slato . dopo la quarta settimana , allora ha comincialo a rivei larsl la dimensione del film. 1 All'inizio doveva essere in i bianco e nero o in un nostalgico color seppia, e nel copione I personaggi erano appena venti: poi l personaggi si sono moltiplicati, si e scelto il colore, insomma s'é capito che diventava un grande film, una grande Impresa di grandi soldi..

Persone citate: Bausch, Caffi Muller, Federico Felli, Fellini, Nino Rota, Peppino Rotunno, Pietro Solariannl, Pina Bausch

Luoghi citati: Roma, Venezia