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Per una pace così meglio la guerra «La prova del fuoco» di Koerfer Per una pace così meglio la guerra VENEZIA — Eh. la Sfitterà. Più passa il tempo, più ci si accorge di come è stata ambigua ed amara la neutralità e di quanti sensi di colpa t portatrice una pace pagata a caro pretto. Con La barca è piena Imhoof aveva denunciato l'egoismo della natione verso gli ebrei perseguitati (t profughi respinti al confine e riconsegnali ai notisti); adesso Thomas Koerfer con La prova del fuoco (-Glut-) accusa gli industriali che fornirono armi alla Germania di Hitler e tutti quei ricchi che intrattennero buonissimi rapporti con il nazismo. • pregando la domenica per gli alleali ■. Anche qui la storia è vista con gli occhi di un bambino, la cui immaginazione punitila è divisa tra un'aquila e un orso. Nel 1944 il piccolo Andrei sogna di far dilaniare dall'aquila il padre che va a letto con la cameriera italiana e magari far mangiare dall'orso la mamma che va a letto col cognato. Poi, l'arrivo di una bambina polacca sfuggita ai campi nazisti (era di moda in Svltzera adottarne una) fonda una solidarietà infantile contro gli adulti e contro la corruzione politico militare che essi rappresentano. Pero la bambina polacca esagera, vuol far evadere dall'internamento svizzero un suo connazionale e ci va di mezzo il nonno di Andres ucciso al posto del fuggitivo. Separazione dei piccoli complici. Quarantanni dopo i due si ritrovano, lei è purtroppo diventata l'acre Krystyna Janda. lui è purtroppo diventato un altro fabbricante d'armi. Ed t questo contrasto die fa, nelle disuguagliante di tono, l'interesse del film, insieme con lo sfondo di una Sfitterà contemporanea completamente occupata da una grande, esibizionistica esercitazione militare. Non st mai vista una nazione pacifica tantodedita allearmi. La produzione è svizzero-tedesca, il protagonista maschile, da adulto, e il tedesco dell'Est Armtn Mueller Stahl. s. r.