Ghiotto barocco tirolese all'Elefante di Bressanone

Ghiotto barocco tirolese all'Elefante di Bressanone J^K Ghiotto barocco tirolese all'Elefante di Bressanone J^K glioni. Cosi vasta fu l'impressione per la presenza di questo elefante che la gente veniva di lontano per vederlo nelle due settimane che rimase a Bressanone. Il padrone della locanda, che sapeva il fatto suo, conscio del buoni affari che l'animale gli aveva procurato, fece affrescare 11 muro sulla strada con l'immagine dell'elefante e ribattezzò la taverna. Qui finisce la storia dell'elefante, che per ciò che si sa visse ancora due anni a Vienna dove arrivò sano e salvo nelle stalle degli Absburgo, ma in realtà questa storia non finisce nel sedicesimo secolo perché continua tuttora. Sopravvive infattMa locanda con il magnifico affresco spesso restaurato, anche se ha cambiato molte volte di proprietario dai giorni del viaggio del pachiderma, ma non dal 1773 In poi, da quando l'ha acquistata Anton Spcrzgcr. Wolfgang Heiss, l'attuale proprietario, ne è diretto discendente ed è molto conscio dell'onore di questa tradizione. Come responsabile della vecchia locanda dell'epoca rinascimentale In una graziosa cittadina di montagna, Hcrr Heiss ha prudentemente conservato inalterato l'esterno, ma ha modernizzato tutte le parti operative dell'attuale albergo e del ristorante. Il risultato è stato qualcosa di molto vicino alla perfezione, come chi scrive ha raramente visto nel suoi viaggi. La modernizzazione è stata realizzata in modo quasi invisibile in apparenza, di modo che l'ospite apprezza sia la prontezza con la quale l'acqua calda viene fuori dai rubinetti, n'j l'autenticità dell'antiquariato che si trova nelle quarantacinque stanze, dove 1 mobili sono perfettamente conservati dal XVII e dal XVIII secolo, con quadri della stessa epoca. Dall'altra parte della strada in un giardino circondato da mura c'è anche una piscina fra gli alberi da frutta che servono alla cucina del ristorante e prati con sedie per riposare in un ambiente rilassante. Prezzi: con la prima colazione 49 mila lire la singola, 89 mila la doppia; 71 mila lire la pensione completa. Uno dei maggiori scrittori di viaggio, regolare ospite deU'«Elefante», il tedesco Joseph Wechsberg ha scritto: «"L'Elefante" di Bressanone rimane unico nel suo genere, compresa la cucina. Ogni cosa ha un sapore diverso, all'"Elefante", esattamente come dovrebbe essere se non fosse che abbiamo dimenticato il sapore delle buone cose». Wechsberg rende omaggio non soltanto al fallo che ciò che si mangia in questo ristorante è confezionato in casa, ma anche che gli ingre¬ dienti sono prodotti dalla stessa proprietà e non soliamo nel giardino adiacente, ma anche in una fattoria vicina, come le verdure, la carne e le uova. Hcrr Heiss manda in giro i suol uomini ad assaggiare i vini migliori che si trovano, per aggiornare continuamente la sua Usta. Fra i più classici imbottigliati per «L'Elefante» sono un rosso Klostersiegel e un bianco Kerner a 6000 lire per il rosso e a 7500 per il bianco. Ma la cantina offre altri classici vini tirolesi e italiani, con una scelta limitata di vini francesi. La cucina dell'«Elefante» viene definita una combinazione di piatti del Tlrolo meridionale e italiani, ma ci sono anche specialità per quegli ospiti tedeschi che anche in un ambiente cosi speciale non possono fare a meno del Kbnlgsberger Klopse (polpette in salsa di capperi) che di tanto in tan¬ to viene messo nel menù.La specialità viennese dei; Tafelspitz (bollito di man-T zo) è eccellente come lo sono gli Schlutzkrapfen (ra-.' violi con spinaci e formag-'. glo). Ma la fantasia più famo-. sa della casa è l'Elefanten-. piatte, per raffinati ghiot-. toni. Compongono il grande piatto: carne alla griglia, bollito misto, carne fritta, eccetera. Per quattro, l'Elefantenplatte costa 75 mila lire. Il tutto viene accompa- , gnato da verdure scelte ov- . vlamente di produzione propria. CI sono, se si vogliono, antipasti non meno genuini e come dessert la famosa specialità sudtirolese, la Bauerntorte, leggerissima, a base di ghiande, fa- . rina di grano saraceno, mirtilli e panna montata. Henry Kamm Copyright «Travel-The New York , Times» e per rifalla «La Stampa» j Nel tìtolo un'incisione deil'800 e l'insegna dell'Elephant ! ; Ghiotto barocco tirolese all'Elefante di Bressanone J^K Ghiotto barocco tirolese all'Elefante di Bressanone J^K glioni. Cosi vasta fu l'impressione per la presenza di questo elefante che la gente veniva di lontano per vederlo nelle due settimane che rimase a Bressanone. Il padrone della locanda, che sapeva il fatto suo, conscio del buoni affari che l'animale gli aveva procurato, fece affrescare 11 muro sulla strada con l'immagine dell'elefante e ribattezzò la taverna. Qui finisce la storia dell'elefante, che per ciò che si sa visse ancora due anni a Vienna dove arrivò sano e salvo nelle stalle degli Absburgo, ma in realtà questa storia non finisce nel sedicesimo secolo perché continua tuttora. Sopravvive infattMa locanda con il magnifico affresco spesso restaurato, anche se ha cambiato molte volte di proprietario dai giorni del viaggio del pachiderma, ma non dal 1773 In poi, da quando l'ha acquistata Anton Spcrzgcr. Wolfgang Heiss, l'attuale proprietario, ne è diretto discendente ed è molto conscio dell'onore di questa tradizione. Come responsabile della vecchia locanda dell'epoca rinascimentale In una graziosa cittadina di montagna, Hcrr Heiss ha prudentemente conservato inalterato l'esterno, ma ha modernizzato tutte le parti operative dell'attuale albergo e del ristorante. Il risultato è stato qualcosa di molto vicino alla perfezione, come chi scrive ha raramente visto nel suoi viaggi. La modernizzazione è stata realizzata in modo quasi invisibile in apparenza, di modo che l'ospite apprezza sia la prontezza con la quale l'acqua calda viene fuori dai rubinetti, n'j l'autenticità dell'antiquariato che si trova nelle quarantacinque stanze, dove 1 mobili sono perfettamente conservati dal XVII e dal XVIII secolo, con quadri della stessa epoca. Dall'altra parte della strada in un giardino circondato da mura c'è anche una piscina fra gli alberi da frutta che servono alla cucina del ristorante e prati con sedie per riposare in un ambiente rilassante. Prezzi: con la prima colazione 49 mila lire la singola, 89 mila la doppia; 71 mila lire la pensione completa. Uno dei maggiori scrittori di viaggio, regolare ospite deU'«Elefante», il tedesco Joseph Wechsberg ha scritto: «"L'Elefante" di Bressanone rimane unico nel suo genere, compresa la cucina. Ogni cosa ha un sapore diverso, all'"Elefante", esattamente come dovrebbe essere se non fosse che abbiamo dimenticato il sapore delle buone cose». Wechsberg rende omaggio non soltanto al fallo che ciò che si mangia in questo ristorante è confezionato in casa, ma anche che gli ingre¬ dienti sono prodotti dalla stessa proprietà e non soliamo nel giardino adiacente, ma anche in una fattoria vicina, come le verdure, la carne e le uova. Hcrr Heiss manda in giro i suol uomini ad assaggiare i vini migliori che si trovano, per aggiornare continuamente la sua Usta. Fra i più classici imbottigliati per «L'Elefante» sono un rosso Klostersiegel e un bianco Kerner a 6000 lire per il rosso e a 7500 per il bianco. Ma la cantina offre altri classici vini tirolesi e italiani, con una scelta limitata di vini francesi. La cucina dell'«Elefante» viene definita una combinazione di piatti del Tlrolo meridionale e italiani, ma ci sono anche specialità per quegli ospiti tedeschi che anche in un ambiente cosi speciale non possono fare a meno del Kbnlgsberger Klopse (polpette in salsa di capperi) che di tanto in tan¬ to viene messo nel menù.La specialità viennese dei; Tafelspitz (bollito di man-T zo) è eccellente come lo sono gli Schlutzkrapfen (ra-.' violi con spinaci e formag-'. glo). Ma la fantasia più famo-. sa della casa è l'Elefanten-. piatte, per raffinati ghiot-. toni. Compongono il grande piatto: carne alla griglia, bollito misto, carne fritta, eccetera. Per quattro, l'Elefantenplatte costa 75 mila lire. Il tutto viene accompa- , gnato da verdure scelte ov- . vlamente di produzione propria. CI sono, se si vogliono, antipasti non meno genuini e come dessert la famosa specialità sudtirolese, la Bauerntorte, leggerissima, a base di ghiande, fa- . rina di grano saraceno, mirtilli e panna montata. Henry Kamm Copyright «Travel-The New York , Times» e per rifalla «La Stampa» j Nel tìtolo un'incisione deil'800 e l'insegna dell'Elephant ! ;

Persone citate: Anton Spcrzgcr, Heiss, Henry Kamm, Joseph Wechsberg, Wolfgang Heiss

Luoghi citati: Bressanone, New York, Vienna