Attenzione, è in agguato lo stress delle vacanze!

Attenzione, è in agguato lo stress delle vacanze! Attenzione, è in agguato lo stress delle vacanze! faticato da undici mesi di lavoro in una sola volta in un mese di riposo, non è certo la soluzione migliore. Del resto, concordano gli esperti, sotto la spinta di vecchie abitudini e di un certo conformismo di massa, le vacanze stanno diventando sempre più una frenesia di cose inutili da mettere insieme per riempire i giorni senza alcun rispetto per le esigenze del nostro organismo. Improvvisamente ci si accorge dei guai provocati dalla vita sedentaria: muscoli flaccidi, cuscinetti di grasso nei punti fatidici, pelle inaridita e poco elastica. A questo punto disperati si ricorre al tennis, alle corse, con la speranza di ricaricarsi fisicamente e spiritualmente. In pochi giorni si vuole fare quello che non è stato fatto tutto l'anno. •■Ma il più delle volte — canze fanno veramente bene alla salute? Quanto deve durare un periodo di vacanza? Quanto tempo è necessario per un recupero totale? E, soprattutto, esiste un'esigenza biologica della vacanza da parte dell'organismo? Biologi e fisiologi sono ormai convinti che le funzioni dell'organismo sono regolate da ritmi quotidiani, detti circadiani, ma il ciclo annuale delle vacanze, sostengono in molti, non ha una rispondenza biologica. «I normali cicli biologici di alternanza sonno-veglia», osserva Claudio Pacitti, direttore dell'Istituto di Fisiologia umana dell'Università dell'Aquila, «garantiscono un1 perfetto ripristino dell'organismo dalle usure e dagli affaticamenti a cui ogni giorno viene sottoposto». Pensare di restaurare l'organismo af¬ Non esistono le ferie perfette. Dovrebbe prescriverle il medico caso per caso: durata, mare o montagna, altre brevi pause durante l'anno lavorativo spiega il professor Antonio Venerando, cardiologo, direttore dell'Istituto di Medicina dello sport dell'Università di Roma —, il fisico non risponde bene a questo tour di force e si passano le vacanze stremati, con le ossa rotta». Anche perché l'organismo, spiega Pacitti, richiede una fase di adattamento che comporta non poche modificazioni di quasi tutti i meccanismi fisiologici. Come agiscono le creme e la melanina «La frequente insonnia, l'ipereccitabilità, la grande stanchezza, i disturbi della digestione, del ritmo car-. diaco, della pressione del sangue, cosi frequenti nei giorni di vacanza — osserva Alessandro Agnoli, direttore della clinica neurologica dell'Università di Roma —, sono segnali di stress che l'organismo comunica e il cui prezzo, in termini di salute, sarà pagato in contanti o a rate». Non c'è da me¬ o meno elevata le radiazioni di qualsiasi lunghezza d'onda. Appartengono a questa categoria anche alcuni pigmenti bianchi, come ossido di zinco e biossido di titanio, ma i fattori di riflessione più elevati nei confronti degli Uv sono presentati da ossido e idrossido di alluminio e da carbonato di magnesio. L'abbronzatura dovuta all'esposizione alle radiazioni Uv può essere accelerata dall'azione di sostanze fotosensibilizzanti, come le furocumarine, in particolare quelle presenti nell'olio essenziale di bergamotto, che agiscono sotto l'azione delle radiazioni UV-A. Una colorazione bruna nell'epidermide può anche essere ottenuta per azione di naftochinoni contenuti nel mallo e nell'olio del noce, che reagiscono con la cheratina della pelle e formano un derivato bruno. Questo complesso possiede un parziale potere schermante ed è quindi in grado di favorire la produzione di melanina sotto l'azione dei raggi Uv senza effetti secondari dannosi, allo stesso modo di un composto di co lore rossastro formato dalla cheratina con un naflochi none analogo estratto dalle foglie di Henne. Esiste anche la possibilità di abbronzarsi senza neppure essere sfiorati da un raggio di sole: lo permetto no i preparati contenenti diidrossiacetone o composti analoghi, che reagiscono con gruppi di atomi presenti nella cheratina e danno composti colorati idroresi stenti che simulano la pigmentazione naturale, ma che non forniscono alcun effetto filtrante. Gian Angelo Vaglio distrutti dagli incendi 53.000 ettari, dei quali ben 29.000 nella Corsica. La nostra Sardegna, come si è appena visto, subisce danni tremendi dalla piaga degli incendi che devastano sia la macchia mediterranea sia le zone a pascolo (nel 1977 in Sardegna si ebbero 3856 incendi che distrussero 43.000 ettari, di cui solo 8600 a bosco). Per decenni si è parlato di autocombustione, evitando di affrontare seriamente prevenzione e repressione. Oggi tutti sanno,' ed è ufficialmente riconosciuto dalle stesse autorità ministeriali, che il 99 per cento degli incendi di boschi sono fruito o di azioni deliberale e volontarie (e in questo caso si parla di azio¬ canze imposte. Ma quanto tempo è necessario per un recupero totale? Quindici giorni, un mese, due mesi o tempi ancora più lunghi? «Al di fuori di una soggettiva valutazione di benessere, non abbiamo nessuna indicazione biologica — sostiene Pacitti —, quanto si raggiunge in un mese lo si può ottenere in periodi di tempo più brevi». Secondo il professor Pacitti la suddivisione delle ferie in due o tre frazioni consentirebbe periodi di recupero più ravvicinati e molto più efiicaci. soprattutto se si parte dal prosupposto che la normale attività che si conduce durante l'anno non dovrebbe in alcun modo turbare le condizioni di equilibrio dell'organismo. Una vacanza, dunque, davvero inutile, o addirittura dannosa? ravigliarsi, perciò, se alla fine dell'estate si è spesso più stanchi di quando si era partiti e se nel corso degli undici mesi che separano dal prossimo appuntamento con l'estate si cercheranno inconsciamente tanti pretesti di fuga dal lavoro e dagli impegni, attraverso le malattie, le evasioni clandestine, l'assenteismo, quelle interruzioni dalla routine necessarie per sopravvivere e non appagate dalle va¬ D? ESTATE ognuno vorrebbe un sole perenne, citi semplicemente per avere vacanze all'aperto, chi per abbronzarsi in modo impeccabile. Tra le radiazioni solari, si sa, i maggiori responsabili della tintarella sono i raggi ultravioletti, i quali fanno parte della grande famìglia delle onde elettromagnetiche a cui appartengono le onde radio, la luce, i raggi X ed i raggi di origine nucleare gamma. Ogni radiazione trasporta energia, tanto più gran-' de quanto più breve è la sua lunghezza d'onda: cosi i raggi gamma sono più energetici dei raggi X, che a loro volta lo sono più degli Uv, della luce visibile e delle onde radio. Nella zona degli Uv si fa ancora una distinzione: si chiamano UV-C i raggi con lunghezza d'onda tra i 10 ed i 28, UV-B tra i 28 ed i 32 e UV-A tra 1 32 ed i 40 milionesimi di centimetro. Ogni raggio UV-C trasporta più energia di un UV-B e di un UV-A; il loro potere di penetrazione va invece in senso inverso: nell'attraversamento dell'atmosfera gli UV-A rimangono pressocché invariati, gli UV-B vengono solo attenuati e gli UV-C sono quasi totalmente assorbiti (responsabile di questo assorbimento è soprattutto l'ozono stratosferico). Questo fatto è provvidenziale per l'effetto che le varie componenti hanno sulla pelle umana: essendo confinante non la luce visibile, a cui la cute è totalmente trasparente, la componente A è in grado di penetrare sotto l'epidermide fino al derma, distribuendo la sua poca energia In uno strato relativamente spesso e per- ne dolosa) oppure di negligenza, imprudenza o distrazione (e si parla qui di azione colposa). Il ventaglio dei moventi che innescano gli incendi è molto vario: si va dalla vendetta al vandalismo, dall'ansia di ampliare le zone di pascolo al tentativo di speculazione lungo i litorlali, fino agli incendi appiccati dai cacciatori per stanare qualche preda. La iauna Lo scatenarsi degli incendi provoca danni diversi: oltre alla flora che viene bruciata completamente, scompare tutta la fauna che non riesce a fuggire: un mondo ricchissimo di piccoli mammiferi, nidi di uccelli, insetti, vermi, tutta la mi¬ Attenzione, è in agguato lo stress delle vacanze! Attenzione, è in agguato lo stress delle vacanze! faticato da undici mesi di lavoro in una sola volta in un mese di riposo, non è certo la soluzione migliore. Del resto, concordano gli esperti, sotto la spinta di vecchie abitudini e di un certo conformismo di massa, le vacanze stanno diventando sempre più una frenesia di cose inutili da mettere insieme per riempire i giorni senza alcun rispetto per le esigenze del nostro organismo. Improvvisamente ci si accorge dei guai provocati dalla vita sedentaria: muscoli flaccidi, cuscinetti di grasso nei punti fatidici, pelle inaridita e poco elastica. A questo punto disperati si ricorre al tennis, alle corse, con la speranza di ricaricarsi fisicamente e spiritualmente. In pochi giorni si vuole fare quello che non è stato fatto tutto l'anno. •■Ma il più delle volte — canze fanno veramente bene alla salute? Quanto deve durare un periodo di vacanza? Quanto tempo è necessario per un recupero totale? E, soprattutto, esiste un'esigenza biologica della vacanza da parte dell'organismo? Biologi e fisiologi sono ormai convinti che le funzioni dell'organismo sono regolate da ritmi quotidiani, detti circadiani, ma il ciclo annuale delle vacanze, sostengono in molti, non ha una rispondenza biologica. «I normali cicli biologici di alternanza sonno-veglia», osserva Claudio Pacitti, direttore dell'Istituto di Fisiologia umana dell'Università dell'Aquila, «garantiscono un1 perfetto ripristino dell'organismo dalle usure e dagli affaticamenti a cui ogni giorno viene sottoposto». Pensare di restaurare l'organismo af¬ Non esistono le ferie perfette. Dovrebbe prescriverle il medico caso per caso: durata, mare o montagna, altre brevi pause durante l'anno lavorativo spiega il professor Antonio Venerando, cardiologo, direttore dell'Istituto di Medicina dello sport dell'Università di Roma —, il fisico non risponde bene a questo tour di force e si passano le vacanze stremati, con le ossa rotta». Anche perché l'organismo, spiega Pacitti, richiede una fase di adattamento che comporta non poche modificazioni di quasi tutti i meccanismi fisiologici. Come agiscono le creme e la melanina «La frequente insonnia, l'ipereccitabilità, la grande stanchezza, i disturbi della digestione, del ritmo car-. diaco, della pressione del sangue, cosi frequenti nei giorni di vacanza — osserva Alessandro Agnoli, direttore della clinica neurologica dell'Università di Roma —, sono segnali di stress che l'organismo comunica e il cui prezzo, in termini di salute, sarà pagato in contanti o a rate». Non c'è da me¬ o meno elevata le radiazioni di qualsiasi lunghezza d'onda. Appartengono a questa categoria anche alcuni pigmenti bianchi, come ossido di zinco e biossido di titanio, ma i fattori di riflessione più elevati nei confronti degli Uv sono presentati da ossido e idrossido di alluminio e da carbonato di magnesio. L'abbronzatura dovuta all'esposizione alle radiazioni Uv può essere accelerata dall'azione di sostanze fotosensibilizzanti, come le furocumarine, in particolare quelle presenti nell'olio essenziale di bergamotto, che agiscono sotto l'azione delle radiazioni UV-A. Una colorazione bruna nell'epidermide può anche essere ottenuta per azione di naftochinoni contenuti nel mallo e nell'olio del noce, che reagiscono con la cheratina della pelle e formano un derivato bruno. Questo complesso possiede un parziale potere schermante ed è quindi in grado di favorire la produzione di melanina sotto l'azione dei raggi Uv senza effetti secondari dannosi, allo stesso modo di un composto di co lore rossastro formato dalla cheratina con un naflochi none analogo estratto dalle foglie di Henne. Esiste anche la possibilità di abbronzarsi senza neppure essere sfiorati da un raggio di sole: lo permetto no i preparati contenenti diidrossiacetone o composti analoghi, che reagiscono con gruppi di atomi presenti nella cheratina e danno composti colorati idroresi stenti che simulano la pigmentazione naturale, ma che non forniscono alcun effetto filtrante. Gian Angelo Vaglio distrutti dagli incendi 53.000 ettari, dei quali ben 29.000 nella Corsica. La nostra Sardegna, come si è appena visto, subisce danni tremendi dalla piaga degli incendi che devastano sia la macchia mediterranea sia le zone a pascolo (nel 1977 in Sardegna si ebbero 3856 incendi che distrussero 43.000 ettari, di cui solo 8600 a bosco). Per decenni si è parlato di autocombustione, evitando di affrontare seriamente prevenzione e repressione. Oggi tutti sanno,' ed è ufficialmente riconosciuto dalle stesse autorità ministeriali, che il 99 per cento degli incendi di boschi sono fruito o di azioni deliberale e volontarie (e in questo caso si parla di azio¬ canze imposte. Ma quanto tempo è necessario per un recupero totale? Quindici giorni, un mese, due mesi o tempi ancora più lunghi? «Al di fuori di una soggettiva valutazione di benessere, non abbiamo nessuna indicazione biologica — sostiene Pacitti —, quanto si raggiunge in un mese lo si può ottenere in periodi di tempo più brevi». Secondo il professor Pacitti la suddivisione delle ferie in due o tre frazioni consentirebbe periodi di recupero più ravvicinati e molto più efiicaci. soprattutto se si parte dal prosupposto che la normale attività che si conduce durante l'anno non dovrebbe in alcun modo turbare le condizioni di equilibrio dell'organismo. Una vacanza, dunque, davvero inutile, o addirittura dannosa? ravigliarsi, perciò, se alla fine dell'estate si è spesso più stanchi di quando si era partiti e se nel corso degli undici mesi che separano dal prossimo appuntamento con l'estate si cercheranno inconsciamente tanti pretesti di fuga dal lavoro e dagli impegni, attraverso le malattie, le evasioni clandestine, l'assenteismo, quelle interruzioni dalla routine necessarie per sopravvivere e non appagate dalle va¬ D? ESTATE ognuno vorrebbe un sole perenne, citi semplicemente per avere vacanze all'aperto, chi per abbronzarsi in modo impeccabile. Tra le radiazioni solari, si sa, i maggiori responsabili della tintarella sono i raggi ultravioletti, i quali fanno parte della grande famìglia delle onde elettromagnetiche a cui appartengono le onde radio, la luce, i raggi X ed i raggi di origine nucleare gamma. Ogni radiazione trasporta energia, tanto più gran-' de quanto più breve è la sua lunghezza d'onda: cosi i raggi gamma sono più energetici dei raggi X, che a loro volta lo sono più degli Uv, della luce visibile e delle onde radio. Nella zona degli Uv si fa ancora una distinzione: si chiamano UV-C i raggi con lunghezza d'onda tra i 10 ed i 28, UV-B tra i 28 ed i 32 e UV-A tra 1 32 ed i 40 milionesimi di centimetro. Ogni raggio UV-C trasporta più energia di un UV-B e di un UV-A; il loro potere di penetrazione va invece in senso inverso: nell'attraversamento dell'atmosfera gli UV-A rimangono pressocché invariati, gli UV-B vengono solo attenuati e gli UV-C sono quasi totalmente assorbiti (responsabile di questo assorbimento è soprattutto l'ozono stratosferico). Questo fatto è provvidenziale per l'effetto che le varie componenti hanno sulla pelle umana: essendo confinante non la luce visibile, a cui la cute è totalmente trasparente, la componente A è in grado di penetrare sotto l'epidermide fino al derma, distribuendo la sua poca energia In uno strato relativamente spesso e per- ne dolosa) oppure di negligenza, imprudenza o distrazione (e si parla qui di azione colposa). Il ventaglio dei moventi che innescano gli incendi è molto vario: si va dalla vendetta al vandalismo, dall'ansia di ampliare le zone di pascolo al tentativo di speculazione lungo i litorlali, fino agli incendi appiccati dai cacciatori per stanare qualche preda. La iauna Lo scatenarsi degli incendi provoca danni diversi: oltre alla flora che viene bruciata completamente, scompare tutta la fauna che non riesce a fuggire: un mondo ricchissimo di piccoli mammiferi, nidi di uccelli, insetti, vermi, tutta la mi¬

Persone citate: Alessandro Agnoli, Antonio Venerando, Claudio Pacitti, Gian Angelo Vaglio, Pacitti

Luoghi citati: Aquila, Corsica, Sardegna