Mini-vertice segreto per il Libano tra governo, McFarlane e Joumblatt

Mini-vertice segreto per il Libano tra governo, McForlone e Joumblott Mini-vertice segreto per il Libano tra governo, McForlone e Joumblott Beirut: con i bazooka nel presidio italiano BEIRUT — Le trattative fra il governo libanese e l'opposizione che ha preso le armi per combatterlo potrebbero portare alla costituzione di un' «governo di unione nazionale» in cui siano rappresentati tutti i partiti. Lo ha affermato il primo ministro Shafiq Wazzan, in una intervista pubblicata ieri dal settimanale libanese di lingua inglese Monday Morning. L'esercito nazionale deve andare nello Chouf, ha dichiarato inoltre Wazzan, per «evitare una guerra civile che avrebbe conseguenze terribili». Le truppe di occupazione israeliane si stanno ritirando dalla regione dello Chouf, la- BEIRUT — Una violenta battaglia è scoppiata ieri fra l'esercito libanese e i guerriglieri di un movimento musulmano sciita, provocando la chiusura dell'aeroporto di Beirut e rendendo ancor più precaria la stabilità del governo. Alle 19,30 si combatteva ancora nel settore presidiato dui marines americani della Forza multinazionale. Gli sciiti del movimento «Amai», fondato dall'imam Moussa Sadr. scomparso in circostanze mai chiarite cinque anni fa. hanno preso le armi contro i soldati quando questi sono intervenuti per porre fine a uno scontro tra di loro e i cristiano-conservatori del partito falangista. Iniziati nel quartiere di Hai Sellum, 1 disordini si sono estesi ai dintorni del campo palestinese di Burj el Barajne, affidato alla protezione dei soldati italiani. enti dopo la frana di consensi delle ultime elezioni sciando campo libero ai guerriglieri drusi di Waltd Jumblatt e alla milizia delle «forze libanesi» cristiane in lotta tra loro. Le possibilità di un accordo, ha sostenuto Wazzan, «aumentano man mano che si Intensificano gli sforzi In questa direzione». «Un governo di unione nazionale — ha aggiunto — è uno del possibili risultati del nostro sforzo attuale per un accordo». L'accordo deve essere trovato a ogni costo, ha detto ancora Wazzan, altrimenti sarebbe «lo smantellamento e la sparizione del Libano». Contrariamente alle previsioni, l'incontro, rimasto incerto fino all'ultimo momento, tra Walid Jumblatt, capo del partito socialista progressista e della comunità drusa libanese, e Wadih Haddad, consigliere del presidente libanese Amin Gemayel, sarebbe avvenuto nella capitale francese. L'incontro, protrattosi sino alle prime ore di ieri e poi ripreso dopo una breve interruzione, sarebbe avvenuto in occasione di una riunione di lavoro che ha riunito Francois De Grossouvre, vicino collaboratore del presidente Mitterrand, e Robert McFarlane, inviato americano in Medio Oriente, oltre ai due esponenti libanesi. Non è stato possibile avere conferma dell'incontro fra Jumblatt e Haddad che, se veramente avvenuto, indicherebbe un passo avanti nell'azione diplomatica intrapresa dagli Stati Uniti in Medio Oriente, attraverso l'inviato McFarlane. L'organo del governo siriano, Tishrln, ha elogiato ieri intanto l'incontro tra McFarlane e Jumblatt, parlando di «segno positivo». «Gli americani — scrive il giornale — riconoscono per la prima volta la presenza in Libano di forze che sono valide tranne che per 1 Gemayel, padre e figlio..

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