«Maciste» ha ucciso di nuovo

Delitto a Drubiaglio, vicino ad Avigliana, provocato dai fumi dell'alcol Delitto a Drubiaglio, vicino ad Avigliana, provocato dai fumi dell'alcol «Maciste» ha ucciso di nuovo Dario Garnero, 33 andieci anni fa perché Maciste, un metro e ottanta I stisdqnsdqaclnmpdrtrgndsvgdi altezza, centodieci chili di muscoli e un cervello da bambino ha ucciso ancora. La cronaca si occupò di lui, Dario Garnero, 33 anni, nel 1973 quando con una scarica di pugni aveva ammazzato un uomo durante ma rissa. Era finito in galera e aveva scontato la sua pena. Sabato sera a Drubiaglio, frazione di Avigliana, in via Blandino 5. la tragedia si è ripetuta, a un mese esatto dal suicidio di suo padre Ernesto Garnero che non aveva retto alla vergogna di avere un figlio così. nono circa le 21,30. Maciste esce dalla cascina dove abita con la madre Lea Elos, 52 anni, e la sorella Fiera, 30 anni. Ha appuntamento con un vecchio amico che aveva ritrovato in carcere, Paolo Aratano, 28 anni, che abitava a Torino in via Boston 59 con i genitori s una sorella ed era disoccupato. Paolo lo sta aspettando in una locanda di Almese e ha | con sé due amiche, Irene Grandi, 27 anni, che abita a Borgata Grange di Rublana e Wilma Geron, 24 anni, via dei Mille2'5,Moncalierl. Dario arriva e si unisce al gruppetto. I quattro incominciano a bére. Hanno già superato il livello di guardia quando decidono di spostarsi a Sant'Ambrogio, al bar Tre Gradini, e qui scolano due litri di Zibibbo. Prima di andare via si fanno dare un altro bottiglione di vino con l'intenzione di terminare la serata a casa di Paolo Aratano. Escono dal locale brilli e con la mente annebbiata. Ma- iciste- di indole calma, quando I beve <e lofa raramente) diven\ta una forza scatenata, per un I nonnulla si adira e reagisce i selvaggiamente, \ H «nonnulla» è rappresen ! tato, in questo sabato tragico, 'dal filo dell'acceleratore della ! 125 dell'amico che si spezza. Il è ì o piccolo incidente manda su tutte le furie Dario. Infine i quattro decidono, dopo aver riparato con mezzi di fortuna il guasto, di andare a casa di Maciste che non è molto lontana. A questo punto ci sono due versioni dei fatti. Quella fornita dallo stesso Garnero e quella di una delle due ragazze, Irene. Dario dice di essere |||Isalito nella camera al piano superiore per prendere alcuni attrezzi e aggiustare definiti-vomente il filo dell'accelerato-re. Racconta di essere tornato a al pianterreno e di aver trova- ! to i tre amici che litigavano e famiglia Fassio in anni, l'omicida, Paolo Aratano, 28 anni, la vittima -1 due si erano conosciuti in carcere - L'assassino già condannato aveva ucciso a pugni un uomo - Sabato sera erano con due ragazze: gli ha fracassato il cranio e spaccato i denti si picchiavano e di essere stato coinvolto nella rissa finita in tragedia. Irene Grandi, invece, accusa Maciste di essere volato addosso a Paolo Aratano perché questi si era avvicinato a lui nel tentativo di calmare lasua sbronza che dava segni evidenti di peggioramento. A questo punto Dario Garnero avrebbe trascinato l'amico nel cortile e l'avrebbe ucciso con la sua forza eccezionale: cranio fracassato e tutti i denti, meno due, spezzati. Irene, dopo aver visto la scena, è colta da malore. La madre e la sorella di Dario, svegliate dal trambusto, scendono dalle loro camere e incominciano a gridare, terrorizzate. I carabinieri di Avigliana, al comando del maresciallo Nicola D'Alessandro, trovano l'omicida che vaga per la frazione Drubiaglio. A colloquio con Clau Dario Garnero, l'assas E'proprio il maresciallo che riesce, con uno stratagemma, a convincere Maciste a seguirlo in caserma, così, un po'per audia Pettigiani, la moglie assino, Paolo Aratano la vittima. Mparlare, un po' per prendere un caffè, e lo chiude in cella di sicurezza. Nel frattempo chiede rinforzi da. Rivoli, ricor¬ dell'alpinista morto co adre e sorella del Garnero nella cascina dell'omicidio la cella di sicurezza e che dieci carabinieri a stento erano riusciti a bloccarlo mentre era, anche allora, ubriaco fradicio. dando che nell'ottobre '77, mentre era in libertà provvisoria per il primo omicidio, Maciste aveva quasi sfasciato n i due amici tra i ghiacci della Groenlandia

Luoghi citati: Almese, Avigliana, Borgata, Groenlandia, Torino