Roma e Torino, con la «zona» si vince di Bruno Bernardi

Roma e Torino, con la «zona» si vince COPPA ITALIA Dopo tre giornate sono le due sole squadre a punteggio pieno Roma e Torino, con la «zona» si vince Liedholm è però preoccupato per non avere potuto ancora schierare la formazione migliore - Stasera recupera Nela e Cerezo Borsellini: «Ci conosciamo meglio» • L'importanza di Schachner, «un acquisto d'oro» ROMA—Liedholm non è contento. Lo dice chiaramente: «Sono stanco di tentare esperimenti. Voglio vedere la Roma al completo*. Però, nonostante le lagnanze del tecnico, la squadra campione d'Italia marcia a pieno regime: sei punti in tre gare, sei gol fatti, uno solo subito. Sono cifre indicative, anche se limitate. Allora perché Liedholm è preoccupato? La risposta è semplice. Si sta avvicinando 11 campionato, e la Coppa dei Campioni è alle porte. Sono appuntamenti a cui lo svedese vorrebbe arrivare con una squadra collaudata e possibilmente rodata al punto giusto, tanto da poter iniziare la corsa senza rischi. Per questo Liedholm sollecita la soluzione dei problemi che attualmente lo preoccupano. Particolarmente seria dovrebbe essere la preparazione alle due partite con il Goteborg per la Coppa. Liedholm afferma: -Non possiamo rischiare nulla contro gli svedesi. Sono forti. Li seguo nel loro campionato. Ci daranno noia. Ho fiducia nella Roma, ma dobbiamo essere tutti in piena efficienza*. Per la Coppa Italia non ci sono più rischi. La qualificazione è assicurata da una classifica eccellente e da una serie di impegni non insuperabili. Oggi viene a Roma il Padova, domenica i campioni andranno a Milano per incontrare il Milan in una prova che potrebbe essere definita «della verità-: quanto vale la Roma? Quanto vale il Milan? Conviene ricordare che la Roma non ha ancora presentato la squadra al completo. Almeno in Coppa. Solo una volta Cerezo ha avuto a fianco Falcao. E' stato in Olanda, dove Paolo Roberto Falcao si è fatto male. Ha sospeso la preparazione ed ha dovuto Iniziare da capo. Per questo si lamenta il brasiliano. Assicurato il recupero di Cerezo contro il Padova, Liedholm insiste per convincere Falcao a giocare almeno un tempo. Ma Paolo Roberto dice chiaramente di no: «Sarebbe un rischio. Non sono ancora pronto. Vedremo domenica a Milano. Per ora no*. La presenza del due brasiliani servirebbe a dare una consistenza maggiore al gioco del centrocampo. Falcao afferma: •Avremo tempo dopo*. Cerezo aggiunge: -Meglio non avere fretta*. Anche priva dei due campioni d'oltre oceano, la Roma ha raggiunto risultati importanti, senza per altro convincere Liedholm, tormentato inoltre da altre preoccupazioni: Conti non si decide a firmare il contratto, Nela ha ripreso dopo l'infortunio accusato nella prima gara di Coppa, ma non è ancora perfettamente a posto. Per Conti si tenta una soluzione rapida. Si attende il rientro in sede del presidente Viola per esaminare gli sviluppi delle trattative: trecento milioni la richiesta, centocinquanta portati ora a centottanta l'offerta, il divario diventa incolmabile se si aggiunge che Conti chiede un contratto triennale mentre Viola è propenso ad un impegno più limitato. Conti fa impazzire i tifosi quando dice: « Voglio essere romanista a vita*, ma Viola ed i suoi collaboratori guardano molto anche al bilancio che è senza dubbio florido, dati gli incassi, ma che lascia perplessi quando si contano i debiti vecchi, ancora da liquidare. Viola dovrebbe rientrare oggi dalle vacanze per tentare di chiudere il caso. Un lungo colloquio nel pomeriggio tra Previdi e Conti non ha avuto esito. La partita di oggi con il Padova dovrebbe risolvere le questioni di Nela e di Cerezo. Per Falcao e forse per Conti bisognerà attendere domenica. Milano sarà la tappa più importante della fase di preparazione della Roma. Giulio Accatino TORINO — Nessuna squadra, in questo primo trittico di Coppa Italia, vanta il molino di marcia del Torino, nemmeno la Roma che nel Girone S ha sempre vinto. Sei punti, dieci gol fatti metà dei quali da Schachner che è il cannoniere assoluto del torneo, uno subito e su rigore: sono cifre che illustrano il rendimento dei granata, i quali stanno ancora perfezionando il gioco «a zona- già sperimentato saltuariamente nella scorsa stagione. Risultati che inducono ad un cauto ottimismo i tifosi scottati dalle delusioni seguite al trionfo nel derby di campionato, compresa la mancata finale di Coppa Italia. Il nuovo Torino è partito con il piede giusto e Bersellini è convinto che manterrà le promesse. «Cos'è cambiato? Ci conosciamo meglio», risponde Bersellini. A parte Schachner e Fileggi (Caso era stato alle dipendenze di Bersellini nell'Inter-scudetto), il resto del gruppo aveva ormai assimilato i sistemi e le idee del tecnico. «E 1 vantaggi si vedono sia nella preparazione che nell'interpretazione degli schemi: l'estate scorsa erano "imballati" e meno concreti mentre adesso sono più sciolti e, disponen do di una squadra omogenea, i progressi sono evidenti» spiega Bersellini. —In che misura, l Innesto di Schachner, può trasformare il Torino? «E* un trascinatore, la sua potenza Incute timore agli avversari: se lo lasciano libero vengono castigati — dice Bersellini —. In trasferta può sfruttare meglio l'arma del contropiede e in casa, dove gli spazi si riducono e gli viene montata una guardia speciale, sono 1 compagni ad essere agevolati dai vuoti lasciati dall'austriaco, in particolare Selvaggi, Dossena e Hernandez. Credo che Schachner sia stato il più grosso affare realizzato dalla società sia per i termini dell'operazione che per l'apporto che l'attaccante potrà dare». — Coso aggiunge e quali gli svantaggi della "sona"? L'anno scorso la provammo e qualche volta pagammo lo scotto ma io credo in questa formula e sono più i prò che i contro. Siamo già ad un buon livello e non dobbiamo retrocedere. Il vantaggio è che la suddivisione della fatica è uguale, gli sforzi vengono distribuiti. Non credo che Hernandez, nel nuovo ruolo, bruci più energie. Può divertisi: ha già segnato due gol ne ha propiziati altri. Non deve correre 110 mila metri e ha le sue fasi di recupero. Il lavoro dell'argentino, insomma, è importante per 11 collettivo». — La Roma ha impiegato tre anni prima di raccogliere i frutti della .zona*. E il Torino? •Se siamo bravi, e dovremmo esserlo, potremo mantenere 11 possesso del pallone più degli avversari. A Cesena ci siamo riusciti per 16-17' e più o meno s'è ripetuto a Viareggio con la Fiorentina. L'ideale sarebbe arrivare a 20'. Vedremo a Monza, dove schiererò la formazione di Palermo, cosa accadrà. Giocheremo per vincere anche sei ci basta un punto per garantirci la qualificazione. La Roma? Va già forte perché ha un parco-giocatori enorme che colma le assenze di rilievo e, nei tornei di preparazione, pur perdendo, ha verificato il proprio gioco, sveltendo la manovra: ecco perché in Coppa ha già un passo regolare». — A quali traguardi può guardare questo Torino che s'ispira al modello Liedholm? •Insisteremo sulla "zona" ricorrendo, quando la partita lo richiede, al marcamento a uomo. Sono ottimista. E' una stagione Importante in cui è vietato perdere un palo di colpi. Se non smarriremo l'umiltà, se non peccheremo di sufficienza ma conserveremo la concentrazione, 11 Toro potrà concretamente lottare per un piazzamento Uefa con Sampdoria. Udinese, Milan e Verona. Lo scudetto riguarda Roma, Juventus e Inter, salvo sorprese». Bruno Bernardi Bruno Conti non ha ancora firmato il contratto con la Roma