Prost si confessa « Troppa sicurezza »
Prost si confessa « Troppa sicurezza » Fredda analisi dell'errore Prost si confessa « Troppa sicurezza » DAL NOSTRO INVIATO ZANDVOORT — Ed ora Alain Prost? La domanda viene spontanea. Se la pongono i tifosi, turba le notti dei responsabili della Renault, in particolare del general manager Gerard Larrousse che proprio non si aspettava un simile errore da parte del suo pilota numero 1. Il leader della classifica mondiale, dopo essersi abbandonato alla rabbia, alla delusione ed anche all'amarezza del momento, non perde tuttavia la calma. Analizza la situazione e si dichiara ottimista. In fondo prima o poi dove • va accadere. Per tutta ìa stagione ero arrivato al traguardo, quasi sempre in zona punti. Statisticamente parlando doveva succedermi qualche guaio. Se avessi rotto il motore o se fossi stato coinvolto In un incidente senza colpa non si sarebbero fatti tanti drammi. Ho sbagliato forse perché ero troppo sicuro, perché vedevo che Piquet era in difficoltà e mi rallentava la marcia. Ma non credo che un solo errore debba far cambiare le valutazioni nei mie) confronti». — Adesso, però, tutto diventerà molto più, difficile. Gli avversari sono caricati ed il loro distacco in graduatoria, almeno per quanto riguarda Arnoux e Tambay, è diminuito... Vero. Non potrò più permettermi distrazioni. Io penso che la conquista del titolo sia soltanto rimandata. Ho sempre 8 lunghezze di vantaggio. Mi basteranno dei buoni piazzamenti. Non è detto inoltre che ai miei rivali nelle tre corse che restano ancora da disputare vada sempre liscia. Io ho già pagato 1 mici debiti con la buona sorte». — La prossima gara è in programma a Monza dove la Ferrari ha sovente dominato, una vera roccaforte per Arnoux e Tambay... «La pressione dei tifosi non è sempre un fatto positivo. Ricordiamoci che le responsabilità giocano brutti scherzi. Io adesso ne so qualcosa. In ogni caso non penso che il Gran Premio d'Italia sarà decisivo. Tutto si giocherà a Brands Hatch il 25 settembre e per quel momento sarò pronto alla battaglia. Riconosco che prima di Zandvoort li mio vantaggio era quasi in colmabile e che la scuderia italiana è temibile. Ma sono convinto che anche 1 miei avversari non potranno correre sul velluto. Ho un'ottima squadra che non mi nega la fiducia, una macchina competitiva. Saprò difendere tutte le mie possibilità». Alain Prost, insomma, ha capito di avere perso una grossa occasione, la più importante della sua carriera,, ma non demorde. Accetta la sfida, è pronto a farsi perdonare. Resta tuttavia una piccola macchia sul suo «pedigree» di pilota, c. eh.
Persone citate: Alain Prost, Arnoux, Gerard Larrousse, Hatch, Piquet, Prost, Tambay
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