Saronni e Moser con la Nazionale giusta

Saronni e Moser con Ili Nazionale giusta CICLOMONDIALE Dopo il successo di Paganessi nella Tre Valli, ufficializzata la squadra italiana Saronni e Moser con Ili Nazionale giusta 11 et Martini ha scelto bene - L'ultima maglia azzurra assegnata meritatamente proprio al vincitore della prova di ieri DAL NOSTRO INVIATO ISPFvA — Tutto deciso. quasi tutto a posto: per il campionato mondiale di domenica prossima ad Altenrìteìn, Svizzera, il commissario tecnico del ciclismo, Alfredo Martini, ha sciolto ieri le riserve, dopo la Tre Valli Varesine vinta da Paganessi. O se preferite ha scelto i titolari, che sono: Saronni, Moser, Argentin, Baronchelli. Visentin*, Beccia, Amadori, Masciarelli, Ceruti, Loro, Leali, Bombini e appunto Paganessi. Le riserve, che partiranno domattina da Varese con la squadra, sono Cassani e Verza. La Nazionale è quella giusta, Paganessi esordiente c'è entrato vincendo ieri. Verza e Cassani, anch'essi teoricamente esordienti, stanno fuori sema troppa angoscia o ambascia. Verza è l'uomo di Moser, mentre Cassani è «isolato», ma Martini cerca soprattutto gente in grossa forma. Il trittico lombardo (Coppa Agostonì al belga De Wolf, Coppa Bemocchi a Masciarelli, Tre Valli a Paganessi) doveva servire a questo tipo di ricerca Nel continuo caldo di sabato e domenica, sotto la pioggia costante di ieri, un po'tutti hanno pedalato con impegno profuso, e Martini ieri si è detto soddisfatto (poi ha aggiunto un «abbastanza» tattico). Moser si è ritirato ieri a cinquanta chilometri dal traguardo, però ha poi pedalato per trenta chilometri fino a Varese. Saronni è arrivato a quasi dieci ininuti, però ha lavorato in buona scioltezza: Argentin non ha corso però pare stia seguendo un metodo personale di preparazione, quello che lo ha portato al ti- tolo tricolore. Come sabato a \ Lissone, il miglior azzurro è stato Baroncìielli. Ieri poi si è visto bene anche Visentini. E nel gruppo che ha «fatto» la corsa c'erano pure, oltre a Paganessi, Visentini e Baronchelli, Loro e Bombini. Insomma, una bella giornata di sport: ed è pensabile die oggi, nell'albergo di Varese, il raduno sia disteso, sereno. Ieri sera qualcuno è ancora andato a dormire a casa, e Saronni ha addirittura fatto sapere che forse si aggregherà ai compagni soltanto stasera. Però già circola aria, come dire, di squadra, di gruppo, di famiglia. Merito di Martini e merito un po'anche di una salute generale buona, che semplifica le cose. Il trittico dunque è andato bene, ha funzionato bene. I vincitori non sono di magnanimi lombi, ma paiono degni e hanno faticato il giusto, sema sfruttare niente e nessuno. Anche ieri c'era molta gente sulla strada, nonostante la pioggia. Un po' squallido, per una corsa classica dall'albo d'oro bello grasso, il posto scelto per l'arrivo. E ovviamente triste il Lago Maggiore sotto la pioggia. Ma non si può avere tutto dalla vita e men che mai dalla Tre Valli Varesine. La Nazionale appare sistemata bene, uomo per uomo, ruolo per ruolo. Martini ha usato anche le polemiche dopo il Giro dell'Umbria (Moser voleva un gregario in più, Saronni anche, specialmente Saronni era arrabbiato) come valvole di sfogo. Ed è riuscito a non smarrire per strada Saronni. Lo ha aspettato, lo ha aiutato aspettandolo. Magari Saronni non confermerà il suo titolo mondiale, però in otto giorni, dal Giro dell'Umbria alla Tre Valli Varesine, è diventato un altro, ha come siI stentato un corridore in più, e ! nuovo, dentro di sé. La polemica di ieri riguarda [caso mai la Bianchi Piaggio che aveva quattro uomini nel ! gruppo di testa e che ha vinto con quello uscito all'ultimo {chilometro, Paganessi. Contij ni, il bian'coceleste massimo | escluso azzurro, dopo il rien\ tro di ieri l'altro voleva vince■ re (tra l'altro è varesino), è arrivato invece secondo battendo in volata Demierre, svizzero. Contini aveva ancora molto fiato dopo l'arrivo, e infatti ha detto che non si fa cosi, che certe gerarchie interne vanno rispettate, che si farà sentire contro Paganessi. Però Paganessi non ha fatto altro che mettere in atto quello che è la normale tattica di squadra | quando si è in una fuga e si temono i velocisti avversari. Nessuno, nemmeno Contini, ad un chilometro dall'arrivo era certo di vincere la volata. I fuggitivi, diciassette (riportati nell'ordine d'arrivo), si erano involati sul Brinzio, nel secondo dei tre giri di 71 chilometri ap l'uno (un circuito nella zona lombarda del Lago Maggiore), a poco meno di cento chilometri dalla conclusione. Il gruppone per un po' li ha tenuti a due minuti, poi li ha lasciati andare, alla fine c'erano quasi dieci minuti. Saronni è scappato alla gente, che ha applaudito molto Binda e Gimondi e Motta e non ha applaudito abbastanza Paganessi. Gian Paolo Ormezzano Ordine di arrivo: 1. Alessandro Paganessi (Bianchi Piaggio), km 213 in 5h 2T50", inedia km 38,983:2. Contini; 3. Demierre: 4. Baronchelli; 5. Mutter; 6. Altverti; 7. Bombini; 8. Lejarreta; 9. Pino; 10. Chioccioli; 11. Ferrari; 12. Fraccaro; 13. Visentini; 14. Meeschler; 15. Loro; 16. Bertacco; 17. Vannotti. Ispra. Paganessi esultante taglia il traguardo della Tre Valli Varesine (Telefoto)

Luoghi citati: Altenrìteìn, Brinzio, Ispra, Lissone, Svizzera, Umbria, Varese