Il Campiello è una febbre di scommesse e di ciacole

i7 Campiello è una febbre di scommesse e di ciacole i7 Campiello è una febbre di scommesse e di ciacole VENEZIA — Quest'anno Venezia è finalista al Campiello addirittura con uno dei suol quartieri: Dorso Duro s'intitola il libro del veneziano Piermaria Pasinetti, edito da Rizzoli, ed è il nome del più grande e piti rit'e-oouc^ie dei «sestieri» veneziani. A Dorso Duro si scommette su Pasinetti: oltreché in America e in mezzo mondo, il professore è ben conosciuto tra le Zattere e il Ponte dell'Accademia, protagonisti di altre puntate della sua saga veneziana. In questi giorni, per la verità, dalle nostre parti non s'è visto: forse è ancora in California; o forse — si assicura da Montin-Antica-Locanda — si fa furbescamente desiderare: per poi riapparire d'un tratto. Ma appena fuori di Dorso Duro, di là del Canal Grande, tornano le antiche ruggini tra sestieri e si scommette sulle altre «partenze di regata». Tanto più che ben quattro finalisti su cinque sono in qualche maniera del Triveneto, come qui si usa dire, veneziani ad honorem. Isabella Bossi Pedrigotti. presente con la sua Casa di guerra, edita da Longanesi, è trentina: ed è nota l'amorosa amicizia dei lagunari con la montagna trentina e la loro partecipazione alle sue antiche e nuove vicende; a parte la simpatia, se ci è consentito, per la giovane e bella signora. Quanto ad Alcide Paolinl e a Carlo Sgorlon, presenti con L'eterna finzione (Bompiani) e La conchiglia di Anata) (Mondadori), sono friulani, e a Venezia tanto basta: le sim¬ patie si sprecano. Basti dire che tuttora a Venezia si parla di < roba da furiant» quando si tratta di un lavoro difficile, condotto con onesta e bravura. Difficile dire piuttosto se a Cannaregio sia più amato il poetico racconto di Sgorlon o a Castello l'Intensa trama di Paolini... Certo, questo Campiello assomiglia assai più del solito alla Regata che si correrà lo stesso giorno: c'è anche il giusto -foresto» che può sconvolgere tutti i pronostici nella persona di Ferruccio Ulivi, con la sua drammatica Notte di Toledo, presentata da Rusconi. Abbiamo parlato di scommesse a Dorso Duro e pronostici a Castello o a Cannaregio, e persino di simpatie e di partecipazione, come vorremmo che fosse, in una città come Venezia. C'è tuttavia 11 coinvolgimento di centinaia di lettori-giurati di tutte le categorie, che si ramifica in mil¬ le modi fra telefonate internazionali e «ciacole» veneziane; e ci sono i giornali e la tv in Palazzo Ducale. C'è l'intenso cerimoniale mondano-letterario tra San Marco e il Danieli, che continua ad attirare critiche e consensi, con qualche tocco d'eccentrico che non guasta. Né mancherà un limitato ma sicuro coinvolgimento propriamente popolare, se si distribuirà come negli anni scorsi un bel numero di copie nelle calli e nei cantieri, tra operai e studenti. Infine: come attirare, se non attraverso il Campiello, qualche sguardo o qualche curiosità da parte degli industriali, degli imprenditori, degli ingegneri, dei signori del mondo, come direbbe Thomas Mann, su questi strani esseri che ci vivono accanto e si dicono scrittori? Il Campiello è sabato prossimo, alle 21,45 in Palazzo Ducale. Bisognerà esserci. Paoi0 Barbaro

Luoghi citati: America, California, Toledo, Venezia