Menuhin, un Nobel per 60 anni da re di Luigi Rossi

Menuhin, un Nobel per 60 anni da re Il premio «Una vita per la musica» Menuhin, un Nobel per 60 anni da re VENEZIA — Ha 67 anni, ma suona da sessanta. Pur essendo il più giovane tra i destinatari del premio «Una vita per la musica», finora assegnati, Yehudi Menuhin ha maturato dunque a pieno diritto il prestigioso contrassegno clie gli verrà tributato giovedì alla Fenice dall'associazione «Omaggio a Venezia». Il gruppo di critici musicali che forma la Riuria non ha faticato a raggiungere la quasi unanimità sul suo nome, che viene dopo quelli di Arthur Rubintein. Andrés Segovia, Karl Bòhm e Carlo Maria Giulini. Tutti patriarchi, ad eccezione di quest'ultimo, pressoché nonagenari o oltre come nel caso di Rubinstein. Ma Menuhin è ancora nel pieno della sua attività che non è soltanto di grande interprete come violinista e direttore d'orchestra, ma anche di organizzatore e promotore di iniziative che vanno al di là del semplice àmbito della sua arte. Non per niente è stato insignito del «Premio Nehru» per aver promosso la comprensione fra i popoli. Menuhin è un vulcano di attività e non si è mai fermato da quando, a sette anni, esegui il popolare «Concertodi Mendelssohn che diverrà un suo cavallo di battaglia. Allievo dei leggendari Enesco e Ysaye, è nato a New York nel 1916 da genitori russi. Sembra fatale che tutti i divi dell'archetto provengano da questo ceppo etnico, anche se nati fuori dalle frontiere dell'Urss. Dotato di tecnica prodigiosa, di intonazione infallibile e di perfetto equilibrio nelle sonorità, Menuhin destò l'ammirazione di grandi musicisti come Bartók che scrisse per lui una «Serenata» per violino. Quello che viene definito il «Nobel della musica» verrà consegnato nel corso di una serata con la partecipazione dell'orchestra di Santa Cecilia che Menuhin dirigerà nella «Sinfonia n. 29» di Mozart. Imbraccerà poi il suo famoso violino per essere solista nel «Concerto in re maggiore» di Vivaldi e nella «Partita in mi maggiore di Bach». Poi il sindaco di Venezia gli offrirà le chiavi della città e i fondatori di «Omaggio a Venezia», il famoso violinista Uto Ughi e il giornalista Bruno Tosi, gli consegneranno 11 premio. Sarà presente il nuovo ministro dello Spettacolo, Lagorio. L'associazione «Omaggio a Venezia», promotrice del premio, ha per conto suo organizzato già una trentina di concerti con la partecipazione di artisti come Accardo, Gazzelloni, Sawallisch, la Caballé, la Sutherland, la Kabaivanska. Con i fondi ricavati, ha restaurato lo storico organo «Callido» e quadri del Lotto e di Giambellino. Ora si è gemellata con San Francisco, proprio la città in cui Menuhin iniziò la sua carriera di enfant prodige. Uto Ughi ha già tenuto nella città californiana un concerto per Venezia e in novembre terrà analogo recital In Cina, in occasione della mostra millenaria dedicata a quella nazione che si tiene qui nella città lagunare. Luigi Rossi Y illudi Menuhin sarà premiato giovedì a La Fenice di Venezia